Capitolo 1.

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Giulio.

Ho 13 anni ed ho la testa che mi scoppia, non credo di potercela fare, ho iniziato a fare rap ed ho anche partecipato ad un concorso, so che non ho speranze però ci ho provato. Sto troppo male davvero, e non ho una cazzo di vita. Oddio, mi hanno appena chiamato dal concorao per farmi sapere che ho vinto il concorso, sono arrivato al primo posto. NON POSSO CREDERCI. Vorrei gridalo a qualcuno, ma sono solo, devo andare alla premiazione. Sono appena arrivato e c'è un ragazzo che mi fissa, mi fissa di continuo, cazzo c'ha da guardare?, mi fissa in un modo strano, dai suoi occhi riesco a vedere che anche lui e quasi distrutto come me, ma non ho molto tempo per riflettere sul palco, mi hanno appena scaraventato giù dal palco e tutti mi chiamano. Quel ragazzo ricordo di averlo già visto, ma certo, a scuola, è un anno più grande di me, mi sta seguendo con lo sguardo, o mio dio mi sento troppo in imbarazzo non sono mai stato al centro dell'attenzione. Il giorno dopo devo andare a scuola, scopro che l'altro ragazzo si chiama Giorgio e che fa anche lui il primo superiore perché è stato bocciato, e inoltre si è "trasferito" nella mia classe. Oddio. E' appena entrato, e simile a me, intendo come personalità, è molto più alto di me, ovviamente, e ha una piccola cresta nera come capelli. Si è seduto vicino a me e continua a fissarmi, odio questa sensazione. Mi mette in suggestione. Passano i giorni e lui continua a fissarmi, io non sono un tipo molto amichevole ma provo a fare il primo passo

Giù.-Mh, ciao. Ho notato che mi fissi dal giorno in cui ho vinto il primo premio nel concorso di rap, come mai?-

Giorgio gira la testa dall'altra parte imbarazzato.

Gio.-Scusa, non volevo infastidirti, non me ne ero neanche accorto, e solo che, il giorno del concorso sei stato fantastico, cioè con il rap sei riuscito ad esprimere tutte le tue emozioni, o almeno questo è quello che ho capito io-

Non posso crederci. Nessuno è mai riuscito a capire i miei sentimenti attraverso i miei testi, lui è primo, non può essere vero se lo sarà inventato. Devo parlare con Giorgio fuori da scuola.

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