13)Quella sera ✨

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Appena vidi Giorgio gli corsi incontro e gli saltai addosso,lui non riuscì e tenermi (e pure ero una piuma), notai che Riccardo si era girato come se non volesse guardare e disse <<Vado a trovare qualcuna,a dopo>>, gli andai incontro e dissi <<No,non so perché c'è l'hai così tanto con Giorgio è un bravo ragazzo, ma rimani>> lui ribatté <<Senti a me non interessa guardare voi che vi scambiate carezze e altre cose, preferisco dare piacere ad una ragazza >> gli ordinai<<Devi solo rimanere qua>> e aggiunsi poco dopo <<Ti prego>> lui si arrese e mi seguì, urlai a Giorgio <<Stasera dobbiamo fare un sacco di tik tok e soprattutto uno in particolare, ora te lo faccio vedere>> cacciai fuori il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans e schiacciai l'app di tik tok, andai nei video salvati e premetti su uno tra i tanti che c'erano, in questo video c'era una ragazza che inizialmente girava intorno a se stessa e poi veniva presa al volo da un ragazzo, Giorgio esclamò <<Uh figo, ma direi prima di andare a mangiare una pizza, sto morendo di fame>> annuii, entrammo nella pizzeria e ci sedemmo ad un tavolo da sette, io mi sedetti di fianco a Giorgio e di fronte a lui c'era Ricky, mentre di fronte a me c'era Diego al capotavola c'era Samuele e infine ordinai ad Alessia di sedersi vicino a Riccardo in modo tale che la puttana di Aurora non si potesse sedere lì e tutti saremmo stati felici e contenti, il cameriere raggiunse il nostro tavolo poco dopo e iniziò a prendere le ordinazioni prendemmo due margherite, due wurstel e patatine  e due diavole, il ragazzo di fianco a me iniziò a parlare e disse con tono di sfida <<Ah, Riccardo non sapevo che i ragazzi come te, cioè voglio dire quelli con i muscoli capisci? Mangiassero la pizza.>> Prima che il ragazzo interessato rispondesse, qualcuno l'anticipo e quel qualcuno era proprio Diego che disse <<Cosa ti fa pensare che noi ragazzi con i muscoli non possiamo mangiare della pizza o qualsiasi altro alimento contenente lipidi o più comunemente grassi o magari anche zuccheri>>, Riccardo rispose subito con una risata sarcastica forzata <<Dìe' non sprecare fiato, lui non sa cosa significa palestra>> non lo so per certo ma il ragazzo di fianco a me si morse la lingua, due minuti dopo arrivarono le pizze, intanto Aurora si mise a fare foto, taggando tutti noi.
Intanto Riccardo si servì di una diavola e io di una margherita, gli altri presero un po' di una e un po' di un' altra.

Dopo aver finito di mangiare chiedemmo il conto e Giorgio si offrì di pagare per me ma io rifiutai, dopo poco che continuava ad insistere accettai, uscimmo fuori dalla pizzeria e io e il mio principino, scendemmo nella piazza adiacente al locale in cui eravamo appena stati anche gli altri lo fecero ma si sedettero su dei muretti Aurora, Samuele, Diego e Alessia su un muretto e Ricky in disparte da un'altra, dissi a Giorgio che era arrivato il momento di fare i tik tok, lui annuì e io appoggiai su un ramo di un albero il mio telefono, misi la musica adatta a quel trend e mi misi in posizione al centro della piazza, iniziai a girare intorno a me stessa e poco dopo Giorgio corse il più che potè, quando mi afferrò però stavo quasi per toccare con la testa a terra e non mi immagino quello che sarebbe successo dopo se non mi sarei appoggiata con le mani, lo riprovammo altre due volte, ma niente di niente, Giorgio non riusciva a tenermi e mi facevo di continuo male, strusciando con le ginocchia per terra con le mani e a volte anche con la schiena, lo provammo per l'ultima volta e quando stavo per cadere di faccia una voce urlò <<Idiota così la fai male>>, Giorgio si fermò immediatamente e disse a Riccardo, di nuovo con aria di sfida <<Allora fallo tu>>, lui senza aggiungere nient'altro si avvicinò a me, mi toccò i fianchi e mi mise in posizione, il contatto con la sua pelle mi faceva ancora strano, lui si mise in un punto in cui la telecamera non poteva vederlo e quando partì la musica io iniziai a girare ad un certo punto arrivò spedito come un razzo il puttaniere che mi prese per i fianchi e mi attirò a sé senza farmi sfiorare terra con un solo piede, riuscì ad uscire dalla telecamera anche in tempo e in quel preciso istante stavamo faccia a faccia, tenendomi in braccio io ero arrivata alla sua altezza e io nostri respiri affannati per quella singola volta che lo provammo si unirono l'uno con l'altro, i suoi occhi verdi si intrecciarono nei miei fino a quando una voce che per quella volta mi sembrò così fastidiosa non ruppe il silenzio, Giorgio urlò <<Vabbè fa niente, non pubblicarlo>> Riccardo mi poggiò subito a terra e si staccò da me come se avesse preso la scossa, il ragazzo che fino ad un secondo prima stava parlando si avvicinò a me e disse <<Principessa mia, io vado a casa, vuoi che ti accompagni?>>
Riccardo mi anticipò e disse <<Ci penso io, vai pure a casa tua>>, baciai Giorgio sul naso e lui fece lo stesso e poi scomparve con la sua macchina.
Il puttaniere nel frattempo mi prese sulle spalle e mi portò nella macchina che circa un'ora prima aveva guidato Samuele e io impaurita gli dissi <<Cosa vuoi fare?>> E lui mi rispose <<Voglio vedere se quell'idiota nelle cadute ti abbia fatto male>> io mi affrettai a dire <<Sto bene>> lui ribatté <<insisto>> io rinunciai a mandare avanti il discorso perché sapevo che avrebbe tirato qualcosa delle sue per qualunque cosa che avrei detto, mi sedetti su un sedile e lui mi fece cenno di spostarmi e io aggiunsi <<pure>> scesa nuovamente dal sedile mi sistemai il pantalone e lui sorrise, si mise lui al posto in cui ero seduta e presa dal cassettino della macchina dell'acqua ossigenata ed dei fazzolettini, mi fece segno di sedermi sulle sue gambe ed io lo feci, fortunatamente nessuno dei nostri amici ci poteva vedere perché la macchina era molto distante da loro, il ragazzo iniziò a prendermi delicatamente la mano scoprendomi le braccia dalla maglia, vide delle sbucciature, segno che avevo toccato più volte il suolo ruvido e iniziò a mettere dell'acqua ossigenata su un fazzolettino, me lo passo sulle braccia e io emisi un sibilo di dolore, mi ricordai quando ero bambina, mi sbucciavo le ginocchia e dicevo sempre a mia madre e mio padre <<Non lo voglio mettere il coso che fa la schiuma, perché brucia>> e loro mi obbligavano a metterla, poi il ragazzo mi fece girare verso se stesso e mi scopri le gambe dove c'erano dei tagli ancora più evidenti, bagnò nuovamente un fazzolettino e me le passò da sopra alle ginocchia sbucciate, dopo poco disse <<Fa male?>> Io risposi <<Un po'>>, mi rigirò di nuovo e mi chiese <<Posso?>> indicando la schiena, io annui leggermente, fortunatamente sotto le felpe avevo sempre un top, striminzito ma c'è l'avevo.
Iniziò a sfilarmi la felpa con mani esperte fino a rimanere in topo da cui fuoriuscivano le bretelline del mio reggiseno nero, iniziò a strusciarmi delicatamente il fazzoletto ancora bagnato di acqua ossigenata sulla schiena, provocandomi dei piccoli brividi su di essa, a volte le sue dita fredde toccavano la mia pelle calda e ciò mi faceva venire la pelle d'oca, dopo un po' mi scostò con leggerezza le bretelline del reggiseno che indossavo, cosa che mi fece arrossire per l'imbarazzo, mi passò il fazzoletto anche lì infine mi rimise le bretelline del reggiseno sulle spalle  e anche la felpa, mi fece girare verso di lui e mi prese con morbidezza il mento tra le dita, iniziò a girare il mio viso a destra e a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessun taglio, ma ad un certo punto avvicinò il suo viso al mio e le nostre labbra si unirono, da lì non capii più niente, le nostre lingue si intrecciano tra di loro e iniziarono a cercarsi;
Lui mi teneva il viso tra le mani ed io involontariamente avevo preso la sua testa avvicinandolo ancora di più a me, un toc toc sul retro della macchina ci fece staccare e mettere ognuno al suo posto, Riccardo si mise al posto del guidatore e come se nulla fosse successo, abbassò il finestrino da cui si affacciò Samuele che disse <<Oh frate dammi le chiavi della moto, ci porto Alessia su, tu guida qua>> Dopo poco udii la voce di Diego che diceva <<Tranquillo, posso anche accompagnarla io>> Samuele serrò la mascella e fece un sorriso forzato <<Faccio io>> il ragazzo di fronte a lui disse <<Ok>> intanto sbucò anche la puttana di fronte a Samu e disse <<Eh a me non mi porti?>> Il ragazzo le rispose <<Tranquilla amore mio dopo dormiamo insieme>> e Alessia <<Ah vero, Bello mio stasera dormi con me>> disse rivolgendosi al suo finto ex, Samu si irrigidì di nuovo e disse <<Esiste il divano>> e la mia amica quasi innervosita da quel comportamento disse <<Se per questo anche lei potrebbe dormire sul divano, ma visto che è la tua ragazza dorme con te e se io decido che Diego deve dormire con me, dorme con me punto>> Samuele si ammutolì e si diresse verso la moto, Alessia si affacciò al finestrino e mi chiese <<Fede tutto bene?>> Ero visibilmente scioccata dal bacio di prima e ancora con le guance rosse e le labbra gonfie risposi <<Sisì>> sforzandomi di fare un sorriso, lei era incerta su quello che risposi infatti mi disse <<vabbè ne parliamo dopo>> si diresse anche lei sulla moto, mentre gli altri due rimasti si sedettero sui sedili posteriori volevo chiedere a Diego di fare cambio posto ma non c'è la facevo, appena la macchina partì il puttaniere mi mise una mano sulla coscia, perché era così bravo a complicare le cose, arrossii e girai il viso dal lato del finestrino, lui mi guardò per qualche secondo con un sorriso tipo da mamma e poi si girò.
Arrivati a casa, corsi subito nella mia camera, mi misi il pigiama e sprofondai nel mio letto, sperando che quello fosse tutto un sogno.
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Spazio autrice:
Hola guyss, come state? Spero bene
Come promesso in questo capitolo è successa una
Cosa stra bella, i nostri due bimbi si sono baciati
Da ora come saranno i rapporti tra di loro?
Inoltre Cosa succederà tra Samuele e Aurora?
Tra Diego e Alessia scatterà una scintilla?
E Giorgio? (Verrà picchiato un giorno di questi?)
Lo scopriremo nel prossimo capitolo
P.s
Grazie per le stelline e le letture, continuate così, vi amoo!!
Ciao bimbiii
❤️⭐

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