20) Clara

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Pov di Riccardo:
(Verrà riportata la versione di Riccardo dei fatti già accaduti)

I giorni passarono in fretta ma non con la stessa facilità, infatti essere così distante da Federica mi faceva uno strano effetto.
I primi due giorni dopo il litigio furono una merda completa, di fatti mi pompavo di palestra, mi deprimevo, piangevo e questo non fece che creare un circolo devastante per la mia sanità mentale.

Il secondo giorno avevo pianto così tanto ed ero così distrutto sia fisicamente che mentalmente da avere gli occhi gonfi e rossi e quando tornai a casa, pronto per arrivare nella mia stanza, mi si piazzò davanti quella ragazza che in quel periodo più che mai mi stava disintegrando, e io non avendo più forze per affrontarla con maturità, le urlai contro di non avvicinarsi più a me, spingendola con quella poca forza che mi rimaneva, lei rimase paralizzata e non aprì più bocca, infine mi rinchiusi come sempre in camera buttandomi sul letto e cercando di riposare.

Mi sentivo così tanto di merda perché avevo paura che veramente mi reputasse un essere orribile come Giorgio, ma io non lo ero! Nessuno mi aveva mai detto delle cose simili e c'era un'altra motivo per cui ero mortificato dai suoi comportamenti, cioè il fatto che mi stavo innamorando di lei ma lei non provava assolutamente niente verso di me, mi reputava solo un puttaniere se non peggio.
Ed io con il comportamento che stavo avendo da due giorni a questa parte le stavo mostrando il peggio del mio essere e la situazione non mi piaceva per niente.

Per tutto il tempo in quella giornata mi balenò per la mente molte volte quella telefonata che avrei voluto tanto fare per sfogarmi un po', l'avrei fatta quella sera, sì era perfetto!
Il pomeriggio passò in fretta senza troppi incontri inopportuni e insieme a qualche scopata con una o due puttane dell'università tra cui Valeria, lei mi stava simpatica era anche la più bella di tutte le ragazze che c'erano nell'istituto, ma c'era da dire che era rifatta, per il resto però era una puttana come le altre, nulla di che.

Per svariato tempo prima di chiamare quella persona, pensai a quale regalo potessi fare a tutti i miei amici e parenti, a mia nonna avrei regalato un mazzo di fiori, ai miei genitori, non ne avevo la minima idea, con loro non avevo mai avuto un bel rapporto, nessuno dei due si fidava di me, pensano sia solo un cazzone, a Samuele avrei regalato quel aggeggio per leggere i libri digitali che tanto desiderava, si chiamava tipo Kindle, o una qualcosa del genere, ad Alessia avrei comprato un profumo, non avevo molte idee... E mi rimase per ultima Federica.

Pensando a lei, afferrai subito il cellulare e digitai il numero della ragazza che avrei chiamato, sul display comparve il modo in cui la tenevo salvata dai tempi più antichi “Sgualdrina rubacuori" Il telefono squillò per due volte fino a quando una voce tanto familiare mi disse scherzosa «Ehy coglione che cazzo vuoi, ne è passato di tempo da quando non ti si vede in paese» uscendo dalla mia camera per non svegliare la coppietta che alloggiava ormai in camera le risposi «Ehy troietta che fai?» mi sembrò quasi che ridesse, ribatté «Ho finito di trombarmi uno poco fa', tu da quand'è che non fai una di quelle chiavate con i fiocchi»
«Coi fiocchi da un po', ma  di scopate schifose da oggi» le rispose «Ci sta dai, per caso hai messo incinta qualcuna?» «MAI, tu invece sei incinta?» ridendo disse «Oh ho abortito mezz'ora fa» risi «Oh ma davvero?!» la persona dall'altro campo iniziò a ridere.

Dopo attimi di silenzio, Clara, sì era quello il suo nome disse «Dai sul serio compà perché mi hai chiamato e non dire “perchè ti volevo sentire” sennò ti mando a fare in culo» «Bhe... Se vuoi la verità, penso di starmi innamorando» dalla telefonata mi sembrò che fosse sobbalzata, quando affermai quella frase, esclamò «Cosa?!»

Clara era stata una con cui avevo scopato molteplici volte, era una semplice ragazza dai capelli rossi e occhi azzurri, non molto affine alla scuola, ma molto matura per la sua età,  oltre ad essere una con cui facevo sesso era come un'amica, sì un amica fidata, era quella che dava consigli migliori, quella che non andava mai nel panico o almeno ci andava poche volte, le volevo bene e anche se non lo ammetteva sapevo che lei ne voleva a me, era a conoscenza della mia vecchia storia con la mia prima e unica ex ed era stata la prima a presentarsi alla mia porta con nonchalance appena mi feci un bonazzo della Madonna e proprio davanti alla porta di casa mia disse “Prima eri un cesso, ora sei bono, scopiamo?» Io non sapendo rispondere annuii soltanto e da lì la mia professione da puttaniere iniziò ad arricchirsi, Clara non era come tutte le altre ragazze che mi facevo, era semplice.

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