(Al)
Sa che deve parlare a sua madre ma non sa come fare magri ha ragione Scorpius e è strano e vecchio dentro e noioso. Poi sta già malissimo per quello che ha scoperto sulla mamma non vuole dargli un'altro peso. Si mette a guardare fuori dalla finestra e gli scendono le lacrime. Ginny dolcemente dice "cucciolo che succede? vieni qui" Al si siede sul braccio della poltrona ma Ginny lo mette sulle sue gambe e lui non c'è la fa più e piange lei lo abbraccia e dice "il mio bambino qualsiasi cosa sia successo va tutto bene va bene piangere amore sfogati". Con le sue braccia e il suo profumo piange si lascia andare del tutto e piange e piange fino a quando non ha più lacrime e ora si gode solo le coccole delle sua mamma aveva bisogno di questo di lei di sentire il suo profumo e il suo abbraccio che la gli fa pensare che tutto andrà bene e sarà per sempre così l'abbraccio della mamma è qualcosa che non si può sostituire. Dopo un pò Ginny gli bacia la testa e dice "siediti un attimo ti porto una cosa" Al si alza e si siede su un'altra poltrona e esce e lui si sente meglio molto meglio aveva bisogno della sua mamma. Poco dopo arriva con una tazza e un cucchino e glielo porge e dice "bevi questa è la cura a ogni cosa" Al prende la tazza e comincia a bere un pò la cioccolata in silenzio e la beve piano tutta e la appoggia sul tavolino. Ginny chiede "mi dici che succede?" Al sospira si morde la guancia all'interno e dice "secondo te sono strano?" Ginny lo guarda preoccupato e dice "cosa? cucciolo come ti è venuta questa idea? Te l'ha detto qualcuno?" Al dice "forse" Ginny gli prende le mani e dice "amore mio tu non sei strano". Al si morde il labbro per non piangere di nuovo ma so che gli occhi lucidi. Al chiede debolmente senza guardarla " ma tu sei mia mamma ovvio che dici che non sono strano o noioso. Però forse è vero io passo tutto il tempo a leggere non dico mai quello che provo se voglio bene una persona quindi forse è vero. Forse è vero ce sono un nonno dentro". A Al scendendo le lacrime Ginny gli sorride e gli stringe la mano e dice " amore tu sei il mio bambino e questo è vero e lo sarà per sempre. Ma comunque ti assicuro che non sei strano e qualsiasi persona te lo ha detto è un idiota completo.E non è che perché leggi che allora sei strano tu sei meraviglioso amore certo diciamo che non sei un ragazzo comune ma sei speciale per me per il papà sono sicura ti direbbe lo stesso e per tutta la nostra famiglia. Chiunque te l'ha detto è un idiota deficiente e dopo vado ad ammazzarlo e non sto scherzando. Sicuramente non sei un nonno". Al ride e piange e dice "sei sicura? io non faccio le cose normali che fanno le persone non vado alle feste non mi piace questo non è essere strani? Non sono noioso?". A Ginny gli scendono delle lacrime e lo fa sedere sulle sue gambe e gli accarezza i capelli e dice " ascoltami bene cucciolo tu sei meraviglioso. Tu sei bellissimo sei quel bambino dolcissimo che stava sempre tranquillo e piangeva pochissimo. Sei quel bambino che si svegliava di notte con gli incubi e siamo stati da noi. E non sei strano sei meraviglioso e sicuramente non sei noioso non è che visto che fai cose diverse e ti piace cose diverse dagli altri dire che sei noioso.Tu sei e sarai per sempre il nostro bambino bellissimo e meraviglioso e chiunque ti abbia detto il contrario non capisci niente chi è che te l'ha detto?". Al annuisce e dice "Scorpius" vede Ginny incavolata e chiede "cosa è successo al?". Al agitato non l'ha mai detto a loro perché ha cercato di reprimerlo questo sentimento e quello che sentisse perché gli sembrava sbagliato. Al dice tremando piangendo "è difficile da dire è una cosa che non vi ho mai detto " Ginny sorride e dice " amore sono qui per te sempre. Puoi dirmi qualsiasi cosa credo di sapere cosa stai per dire però è giusto che lo dici". Al non credere che Ginny sappia cosa sta per dire guarda in basso senza guardarla negli occhi e dice "credo allora credo che ....... okey c'è la posso fare. Io c...cre..... credo di essere gey". Al si sente più leggero avendo l'ho detto a lei ma non la guarda Ginny gli alza il viso gli bacia guancia e lo guarda negli occhi e sorride Ginny dice " lo sapevo già amore" al scioccato chiede "v...v.....veramente?" Ginny sorride e dice "Cucciolo tu quando eri piccolo ti fissavi sempre sui principi non li guardami neanche le principessa. Quindi già lì avevamo immaginato ma col tempo era chiaro che le ragazze proprio non te ne fregava niente. Ma non è importante anche Zio Alex è gay e è sposato e felice. L'unica cosa che ci interessa che tu sia felice e basta. Certo diciamo che è più preoccupante da certi punti di vista perché so quanto Alex ha sofferto non voglio assolutamente che tu passi quello che ha passato lui". Ginny dolcemente dice "cosa è successo esattamente amore?" Al sospira e la guarda lo vede che è preoccupata e gli racconta tutto. Ginny gli accarezza i capelli e dice "oh amore mio sai non credo che lo pensasse e se anche fosse è stato comunque uno stronzo e ti ha ferito ma credo che lo ha fatto solo perché non vuole ammettere quello che prova per te. Non si è dato neanche la possibilità di provarci ci capire cosa prova vedrai Al che non lo pensava. Ma detto questo mi dispiace un sacco e odio che ti ha fatto soffrire così" Al dice deciso "per me è morto". Ginny dolcemente dice "non dire così era prima di tutto il tuto migliore amico amore" Al dice arrabbiato e feritolo "lo so ma per me è morto". Ginny gli accarezza i capelli e dice "va bene se senti fare così d'accordo io ci sarò per qualsiasi cosa" Al le da un bacio e dice "grazie mamma aveva bisogno di questo di parlarti". Ginny sorride e gli accarezza i capelli e dice "quando vuoi cucciolo sai se posso ti consiglieri di parlare a Zio Alex lui è più esperto di me io posso darti dei consigli ma lui c'è passato" Al annuisce e dice "lo farò grazie" e lei sorride era questo di aver bisogno della sua mamma si sente meglio.
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Cambiamento
FanfictionQuesto è il continuo di e se qualcosa cambia. Questo libro avrà delle scene pesanti avviserò ma comunque lo scrivo qui e ovviamente scene di sesso esplicite. I bambini sono diventi ragazzi.