L'amore è come un fiore-PL

Capitolo 20

Con il passare delle settimane, Meadow si abituò finalmente al suo nuovo stile di vita. Correva nella sua forma di lupo con maggiore sicurezza e memorizzava i percorsi di pattuglia in modo da non doverli chiedere costantemente. Si sentiva ancora a disagio nel spogliarsi ogni volta che voleva cambiare, ma fortunatamente i ragazzi le davano privacy. L'unica cosa di cui non era ancora sicura era fare a pezzi i vampiri. Non riusciva a separare la creatura dal corpo. È stata costretta, una volta, da Sam a strappare un pezzo da un vampiro, aveva paura di farlo, ma Sam a vevadetto che era qualcosa che doveva superare.

Rimase in silenzio per giorni dopo quell'incidente e si rifiutò di parlare con chiunque. Non capivano perché si sentisse in quel modo, quindi non vedeva il bisogno di parlarne con loro. Sapeva che per essere una mutaforma di successo, aveva bisogno di superare la sua paura, ma non era così facile come sembrava.

A parte questo, tutto era tranquillo. Beh, ad eccezione del subdolo vampiro dai capelli rossi che continuava a insinuarsi nella Riserva. Era la stessa testa rossa che Meadow aveva incontrato il suo primo giorno da mutaforma. Ogni volta che il vampiro vedeva Meadow, le sorrideva e la prendeva in giro con le sue espressioni facciali. A Meadow faceva davvero incazzare, ma non poteva farci niente, la donna era veloce ed in qualche modo riusciva a sfuggire anche alle situazioni più difficili.

Come catturi e uccidi qualcuno che riesce a divincolarsi da qualsiasi cosa? Meadow aveva la sensazione che dovessero tenderle un'imboscata in qualche modo. Ovviamente, il vampiro sarebbe stato in grado di annusarli prima che avessero la possibilità di balzare, ma avrebbero potuto prenderla se l'avessero ingannata invece che viceversa. Potevano confonderla e farle pensare che ce n'erano solo uno o due quando erano tutti sulle sue tracce.

Sospirò e fece scorrere le dita tra i suoi corti capelli neri. Si era appena fatta il tanto necessario taglio di capelli. I suoi capelli le erano cresciuti oltre le spalle senza che se ne rendesse conto, quindi li aveva accorciati fino a raggiungere un caschetto lungo il mento. Il suo viso era privo di frangia e sentiva che il taglio di capelli le si adattava molto più delle onde più lunghe. Guardò fuori dalla finestra e vide che il mattino prendeva il sopravvento sulla notte.

Si alzò dal letto e si stiracchiò. Si accigliò quando sentì bussare alla porta d'ingresso. Sentì suo padre dire alla persona di entrare. La luce inondò il corridoio e suo padre disse: "Bene, buongiorno, Bella. Che cosa fai così presto?"

Bella Cigno. Un altro problema. Ha perseguitato Jake, Meadow e Billy ogni giorno per avere aggiornamenti su Jake. Per una settimana di fila dopo la trasformazione di Jake, il telefono squillò ad ogni ora. Era fastidioso e dava sui nervi a Meadow. Il peggio è stato quando si è presentata e ha aspettato fuori casa il ritorno di Jake. Ha discusso con lui per circa dieci minuti sotto la pioggia finché non ha colto il suggerimento e se n'è andata. Meadow pensava che si fosse arresa, ma eccola qui.

"Ehi, Billy. Devo parlare con Jake. Dov'è?" chiese Bella.

"Uhm, non lo so davvero," disse Billy. Meadow alzò gli occhi al cielo vedendo le terribili capacità di suo padre di mentire.

"Sai cosa fa Charlie stamattina?" chiese Bella in tono esigente. Meadow stava iniziando ad arrabbiarsi per il modo in cui gli stava parlando.

"Dovrei?" chiese Bolly.

"Lui e metà degli altri uomini in città sono tutti nei boschi armati di fucili a caccia di lupi giganti."

Meadow si bloccò e ascoltò attentamente la loro conversazione. I cacciatori avrebbero complicato le cose e ci sarebbero state maggiori possibilità che un altro essere umano morisse per mano dei vampiri in agguato nei boschi.

"Mi piacerebbe parlarne con Jake, se non ti dispiace," continuò Bella. Ci fu una pausa prima che Billy parlasse di nuovo.

"Scommetto che sta ancora dormendo. Fa spesso tardi in questi giorni. Il ragazzo ha bisogno di riposo, quindi probabilmente non dovresti svegliarlo."