Capitolo 1: l'incarico

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La notte era fredda, buia. Harumi si strinse nel cappotto di pelle nera rabbrividendo per la ventata di aria gelida sentita poco prima.

Aveva due sacchetti di plastica traboccanti di sushi per gli ospiti di quella sera. Camminò lungo il viale velocemente, odiava girare per i vicoli a quell'ora della sera.

Uno scalpiccio di passi. Harumi si voltò. C'era qualcosa di strano quella notte, poi capì.

La luna era rossa come il sangue e una figura vestita di bianco la stava seguendo.

"Sono felice che siamo tutti qui" disse il capoufficio " Scusate se vi abbiamo convocato in così poco preavviso, ma si tratta di una faccenda seria."

<< Più seria di una cheese cake ai lamponi?>>si domandò contrariato Asato Tsuzuki, ripensando alla deliziosa fetta di torta lasciata sulla sua scrivania.

" piantala di fare quella faccia Tsuzuki, con tutto quel mangiare finirai per ingrassare di qualche chilo" sussurrò sottovoce Hisoka Kurosaki, il suo socio, un po' arrabbiato con Tsuzuki per non averlo fatto ascoltare.

"si sono verificati vari omicidi di giovani ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni" continuò impettito il capoufficio, ignorando il sussurro di Hisoka e facendo continuare a scorrere le immagini dei corpi sullo schermo. C'era molto affiatamento tra i due e lui non voleva romperlo.

"a ogni vittima è stato tolto un arto diverso e tutti quanti, dico proprio tutti, sono stati ritrovati nella cittadina di Higari, nella prefettura di Yamaguci"

A quel nome Hisoka trasalì.

"E a tutti, inoltre, è stata strappata una ciocca di capelli"

Ora era stato Tsuzuki ad avere un sobbalzo e, insieme, lui e Hisoka sussurrarono "Muraki"

"Esatto" disse il direttore cupamente "Non c'è bisogno che vi dica di avere la massima cautela. Per farvi ambientare Gushoshin verrà con voi. Tatsumi e Watari sono impegnati, perciò per ora non potrete contare su di loro" così dicendo si alzò e congedò tutti e due.

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