guerra, fallimento dell'umanità

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"si vis pacem, para bellum"

Così dicevano gli antichi romani 

mentre l'aquila d'oro svettava maestosa.

nulla poteva placare la sete di sangue.

La testuggine avanzava lentamente 

mentre i nemici sputavano parole di odio e rancore.



Dopo duemila anni la mentalità 

sarà finalmente cambiata?

No! 

Il gioco continua ancora

sulla grande scacchiera del mondo,

mentre i generali vogliono soldi e potere

e la povera gente muore di fame.



Si farebbe di tutto per proteggere il re,

arroccato, al sicuro,

dietro le alte mura degli immensi palazzi.

D'altronde sono i pedoni a venir sacrificati

in un inutile scambio di pezzi

in cui non vinci se ne perdi di meno,

ma se ne uccidi di più.

Muovi la torre, sposta l'alfiere,

sacrifica il cavallo, mangia la regina.



Scacco matto!



Chi ha vinto? Chi ha perso?

Ha davvero importanza?

guarda i ponti crollati, le case distrutte,

i civili sfollati.

Dove prima c'erano feste e fiere 

ora ci sono i solchi delle bombe.

Si diceva che la bellezza avrebbe salvato il mondo,

ma non ci è riuscita.

O forse è l'umanità ad avere fallito?

Guarda le strade allagate di sangue.

È sangue nemico? O è sangue alleato?

Ha davvero importanza?

Guarda quella bambina che piange:

il padre è caduto in battaglia

ma una medaglia al valore non può farlo tornare. 



Solo tu esulti per la grande vittoria

In mezzo alla sperduta gente.

Taci , se vuoi fare una figura migliore.

Nasconditi, se sei intelligente.

Dimettiti , anche solo per salvare le apparenze,

Almeno non potrai fare altri danni.




Oh, dolce bambina,

tu dovresti giocare, ridere, e divertirti,

invece sei qui a piangere

per un genitore che non tornerà.

A te spetta il compito più duro: 

Dovrai ricordare e raccontare a chi non c'era.

Non ti sarà concesso dimenticare 

l'odio e la violenza.

Saranno altri a dimenticare e negare. 

Ma tu non devi arrenderti

perché nessun altro dovrà vivere

la tua stessa traumatica infanzia.

E allora sappi questo:

un giorno anche la guerra

si inchinerà dinnanzi alla pace.







PICCOLO ANGOLO AUTORE

Questa poesia è stata scritta nel 2021 prendendo ispirazione dall'enciclica Fratelli Tutti di papa Francesco le cui parole fungono da titolo.

Spero veramente che un giorno la guerra possa chinare il capo al cospetto della pace riconoscendone la superiorità come ha detto la nostra senatrice a vita Liliana Segre che ha ispirato la figura della bambina testimone dei peggiori orrori che l'umanità abbia mai prodotto e che, proprio per questo, ho voluto citare nell'ultima frase.

Purtroppo i recenti avvenimenti in Ucraina e nella striscia di Gaza fanno dubitare della capacità degli esseri umani di vivere in pace ma proprio per questo è importante non smettere di sognare e di impegnarsi nel raggiungimento di tale scopo perché, come diceva Gino Strada, o saremo noi a buttare fuori la guerra dalla storia o sarà la guerra a buttare fuori noi.

Io credo non sia mai troppo tardi per vivere in pace.

"You may say I'm a dreamer

But I'm not the only one"


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