Candido filo bianco
teso e piegato,
sul fuso dell'arcolaio avvolto
mentre le parche,
silenti tessitrici arroganti
decidono il destino
dell'uomo mortale
che la fine di tutto attende.
Quando tutto è compiuto
e il filo è reciso
il corpo morto cade
dolce sul suolo
mentre l'anima
per l'etere vaga,
disperata piangendo,
invisibile,
accanto ad amici e parenti.
Solo la luna,
enigmatica fenice di perla,
sorride benigna
alla nuova arrivata
nel firmamento di stelle.
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le mie piccole poesie
Poesieraccolta di poesie e pensieri vari a seconda dell'ispirazione "Non c'è bisogno di aver studiato per leggere le poesie. Basta sentirle. Amarle. Io le leggo perché mi aiutano a vivere. Perché, come ha detto lei, parlano di noi e come noi. Anzi, come v...