rabbia

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Si incendia negli occhi la rabbia

come tenue fiammella

che il sangue t'infiamma.



Brucia le cellule della ragione

nell'inceneritore delle orecchie fumanti.



Come il diavolo,

con morbida voce

all'orecchio sussurra,

raccontando una dolce bugia.



La calma apparente

l'esplosione imminente

nel profondo dell'animo

instancabilmente si affrontano.

La mente soccombe al fuoco incrociato

mentre una macchia di nero petrolio

oscura e nasconde il candido animo

ormai incatenato in una putrida cella.



Quando tutto finisce

e l'ira si placa

ormai inesorabilmente

qualcosa è incrinato.



Non capisce la mente,

stordita da questo blackout.



A Samarcanda la vergogna ti attende

l'umiliazione a Canossa

perché sfuggire non puoi.



Si può tornare indietro?

Quando nel tempo primitivo

la scintilla dell'ira funesta

ancora inesplosa

ma riflessa negli occhi

come fuoco fatuo,

mortale presagio.

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