Cap. (XIV) Visite Di Silente

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Quando Harry e Tom scesero verso l'ora di pranzo distolsero tutti lo sguardo, finché sia ​​i lupi mannari che Clay non ebbero la sensazione che Harry fosse ancora vergine. Guardandoli Clay fece un passo verso Harry prima di ricordarsi che non lo voleva vicino a sé, con un cipiglio si allontanò da Harry con il cuore in gola.

Harry vide lo shock di Clay e si accigliò, andando avanti guardò Clay prima di sorridere calorosamente. "Tom, salterò il nostro pranzo, okay." Afferrando la mano di suo padre lo trascinò via. "Vieni a parlarmi di papà! " Per due ore trascorsero del tempo insieme e Harry stava bene con Clay che gli metteva una mano sulla spalla, e quando Harry tornò al fianco di Tom baciò la guancia di suo marito. Il che sorprese i loro ospiti, che era Silente: "Ciao professore."

"Harry... Sembri stare bene." Disse Silente con un batter d'occhio. "Come ti ha trattato Tom?"

Non potendo perdere l'occasione, Harry sorrise innocentemente. "Oh, è perfetto." Camminando verso la porta più lontana, si fermò e si guardò alle spalle. "Anche se potrei non riuscire a sedermi correttamente per una settimana." Con una risatina se ne andò. il marito mortificato dietro.

"Harry!" Tom gridò, diventando rosso, coprendosi gli occhi, sospirò e guardò gli occhi spalancati di Silente. "Stava solo scherzando - Clay!" Chiese mentre il vampiro irrompeva nella stanza. "Cosa ti è preso?"

"Da che parte è andato?" Chiese Clay guardandosi attorno e vedendo Silente gli ringhiò: "Tom, dov'è Harry?"

"Sembrava che fosse diretto verso l'ala ovest, perché?" Chiese Tom, il suo amico semplicemente sorrise: "Clay?" Chiese in tono di avvertimento.

"Lo sto per... Mordere - Ciao!" Disse Clay prima di correre fuori dalla stanza ridendo.

"Hmm, strano... Vabbè:" Disse Tom alzando le spalle, vedendo lo sguardo sorpreso del Preside alzò un sopracciglio. "Cosa?"

"Dovresti proteggerlo! Così diceva il contratto! Come fa a lasciarsi mordere da un vampiro per proteggerlo!" Silente chiese in preda al panico: "Stai ancora cercando di ucciderlo?"

"No, Harry è perfettamente al sicuro, Clay non può fargli del male." Disse Tom alzando le spalle prima di alzarsi e aprire la porta così un lupo e un gigantesco cane nero entrarono scivolando attraverso la porta seguiti da Remus e Fenrir. "Ehi, fai attenzione a-" Cominciò a chiamare in fondo al corridoio ma si udì uno schianto. "Oh, non importa." Voltandosi di nuovo verso Silente chiese. "C'era uno scopo per questa visita?"

"Sì, volevo controllare come sta Harry, e non penso che questo sia l'ambiente adatto per lui!" Disse Silente prima di alzarsi e andare alla radiofrequenza: "Tra qualche giorno avrai notizie di Harry da un funzionario del Ministero..."

"Perché preside?" Chiese Harry tornando nella stanza con un cipiglio sulle labbra. "Ho rotto il contratto in qualche modo?" Lanciando un'occhiata a Tom chiese: "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Aveva paura che Tom non lo volesse più.

"No Harry." Disse Tom, avvicinandosi al suo piccolo marito e gli sorrise. "Non hai fatto niente di male, pensa che non mi prendo cura di te, nel mondo dei maghi se fosse dimostrato che il il marito o il partner dominante in un matrimonio non poteva prendersi cura del proprio coniuge, quindi il coniuge sarebbe stato portato via se il coniuge fosse minorenne e se fosse adulto il matrimonio sarebbe stato sciolto."

"Perché pensi che?" Harry chiese a Silente che stava fissando il suo collo dove aveva un segno di guarigione lasciato da Clay. "Oh, è perché Clay mi ha morso?" Ha chiesto, inoltre è il suo modo di reclamarmi." Alzando le spalle si staccò dalla presa di Tom e si sedette accigliato verso il professore: "Preside Signore, prima stavo solo scherzando, se è questo il problema, Tom è stato un gentiluomo, non si è approfittato di me." Tom si sedette accanto a lui.

"Harry, un branco di cani è appena passato di qui! E un vampiro ti ha morso! Questo non è salutare." Silente sapeva che se Harry avesse affermato che non c'era nulla di sbagliato allora il Ministero non avrebbe potuto fare nulla.

"Oh, il branco di lupi è ancora qui?" Harry chiese a Tom che gli fece un cenno. "Sono loro che hanno rotto il vaso nel corridoio, è stato carino." Ottenendo un cenno, aggrottò la fronte. "Quei quattro sono un tale disturbo, giuro che si comportano come bambini."

"Beh, sta a te metterli in chiaro, tu sei il cucciolo dell'alfa." Disse Tom, in qualche modo il gruppo aveva scelto Remus come l'Alfa, e Harry era l'unico che tutti ascoltavano abbastanza da ottenere punti. "E Ti sistemo il vaso."

"Grazie Tom." Disse Harry prima di alzarsi in piedi e sorridere al Professore, agitando la mano mentre cominciava ad andarsene. "Credo che resterò a casa mia, altrimenti Tom impazzirà con tutti gli ospiti che ho portato qui, Voglio dire, andiamo, due lupi mannari, un vampiro, due animagus, un aristocratico biondo e un Maestro Di Pozioni... È come una brutta soap opera."

Tom sorrise a Silente non appena Harry se ne andò: "È il mio vecchio, non metterai mai più le mani su di lui." Con questo guardò Silente allontanarsi e se ne andò per seguire Harry. Trovò suo marito che rimproverava il branco di lupi che sembravano tutti vergognarsi di aver sconvolto l'adolescente, Clay si sedette di lato sorridendo come orgoglioso che Harry potesse gestire così bene il gruppo turbolento.

Continua...

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