Cap. (XXII) Passi Falsi

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Silente era seduto nel suo ufficio cercando di capire cosa stesse facendo Tom quando bussarono alla porta, ma prima che potesse rispondere Draco e Luna irruppero attraverso la porta con un aspetto logoro. Draco aveva uno squarcio sul braccio e Luna aveva un grosso livido sulla guancia, stavano ansimando e sembrava che avessero corso per tutto il castello. Cosa che in realtà avevano, e i loro lividi e tagli provenivano dall'atto in cui Luna aveva fatto cadere un'armatura, che cadde su di loro ma, in un certo senso, si aggiunse alla loro storia.

"Miei cari figli, cosa vi è successo?" Silente chiese di muoversi per aiutare Luna ad alzarsi, usò la sua voce da nonno connivente e manipolatrice per far sì che il bambino si fidasse ancora di più di lui, non aveva idea che stessero litigando tra le risatine per il suo tentativo, e poteva dire che i due sembravano spaventati a morte.

Luna parlò per prima. "Harry." Piagnucolò prima di raggomitolarsi e singhiozzare piano come se avesse il cuore spezzato, qualcosa che era davvero molto brava a fingere e che fece sì che Draco si chiedesse quanti amici avesse effettivamente il giovane corvo.

"Devi aiutarlo." Disse Draco ansimando, aveva davvero bisogno di allenarsi di più, la corsa attraverso il castello gli aveva bruciato i polmoni. "L'ha perso, l'ha perso..." E con questo crollò su una sedia e afferrò Luna che sfrecciava nel suo petto come se fosse terrorizzato che potessero farsi male nel castello. "Non lascia uscire la gente... Alcune cose sono rotte." Assumendo uno sguardo inorridito quasi sogghignò all'uomo che fingeva di preoccuparsi.

"Tom ha fatto del male a Harry? È stato lui a fare questo a voi due?" Silente chiese alla sua mente turbinata da pensieri folli: "Se uccide suo marito e il bambino non ancora nato, allora non devo preoccuparmi... Aspetta... Se è davvero impazzito, allora ho bisogno che Harry lo uccida, accidenti, devo davvero salvare quel moccioso.." Pensò prima di chiedere quando si rese conto che aveva bisogno che l'adolescente vivesse ancora un po'. "Cosa è successo a Harry?"

"L'ho sentito urlare." Sussurrò Luna guardando in alto con gli occhi spalancati quasi senza vedere, e mostrò vero terrore come se stesse rivivendo il suo peggior incubo. "Harry, sembrava che fosse stato torturato... Le sue urla erano... Erano così forti." Distogliendo lo sguardo lasciò che le sue lacrime ricominciassero a scorrere.

"Tutti lo hanno sentito... Abbiamo cercato di aiutarlo ma..." Disse piano Draco. "Ci ha svegliato tutti... Sirius e Lunastorta... Ci hanno aiutato a scappare... Li sta dando la caccia adesso per averlo permesso... Ha detto che era suo diritto disciplinare i suoi marito nel modo che ritiene opportuno... È stata una tortura... Doveva essere... Non ho mai sentito Harry urlare in quel modo," i suoi occhi cominciarono a lacrimare.

"Calmatevi tutti e due." Disse Silente cominciando a sentire il panico nel petto. "Ho bisogno del ragazzo vivo per sbarazzarmi di Tom!"  Pensò in preda al panico: "Harry è vivo?"

La testa di Draco si alzò di scatto: "Certo che sta ancora portando con sé l'erede del Signore Oscuro."

"Il vero Tom non ucciderebbe il suo erede... Quindi Harry è al sicuro per quanto... Circa sette mesi?" Chiese Silente, ricevendo due lenti annuimenti e vide che erano terrorizzati. "Ora dimmi qualsiasi altra cosa che potrebbe esserti utile."

"Io... Io davvero non so molto di più." Sussurrò Draco con voce roca come se fosse disidratato, "Siamo stati portati fuori di lì non appena ha iniziato a far esplodere le cose... Spero che ne escano bene."

"Chi?" Chiese Silente prima di ricevere sguardi del tipo "sei stupido" da entrambi i ragazzi. "Oh sì a tutti, speriamo che non riesca a uccidere nessuno questa volta." Non gli importava davvero, lo voleva solo morto così suo i piani potrebbero continuare.

Fu solo la mattina presto che Sirius e Remus entrarono nel castello ansimanti e con un aspetto logoro, avevano corso per la foresta proibita tutta la notte solo per far sembrare che stessero correndo per salvarsi la vita. Silente li stava aspettando e fece preparare per loro i letti nell'infermeria, dopo aver dormito un po' entrambi raccontarono storie simili a quelle raccontate dai ragazzi.

"Harry è vivo." Disse Sirius piano, guardando in basso. "Ma a malapena... Lui... Viene usato come mangiatoia per Clay..." Improvvisamente cercò di alzarsi e dovette essere trattenuto da Remus. "Lasciami andare! Ho andare a prenderlo!"

"Smettila!" Remus sbottò: "Siamo scappati a malapena! Harry è al sicuro almeno per qualche altro mese, dobbiamo pianificare."

"Allora chiama il dannato Ministero, codardo!" Sirius scattò verso Remus.

"Va bene, lo farò!" Remus scattò prima di andare a prendere una penna per scrivere la richiesta al Ministro, ma sentì Sirius muoversi verso la porta e si voltò per prenderlo in una stretta presa alla testa. "Bel tentativo!"

"Sirius calmati." Disse Silente mentre entrava nella stanza. "Ho chiamato Cornelius, farà venire delle persone oggi per verificare la situazione, sono sicuro che se Harry è in pericolo, riceverà un messaggio ."

"Sì..." Disse Sirius, abbandonandosi tra le braccia del suo amico. "È un ragazzo intelligente."

Quattro ore dopo Silente fissava con espressione assente il volto del Ministro che gli aveva appena riferito tutto, Harry era sano e salvo, felice con suo padre che era piuttosto sconvolto dal fatto che gli amici di Harry si rivoltassero contro di lui in quel modo. "Qualcosa non va..." Pensò mentre ascoltava l'uomo parlare di come non sembrasse esserci alcun segno di disagio, tranne che Harry pianse quando menzionarono le denunce di violenza, ma Tom aveva detto loro che erano solo ormoni.

Continua...

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