Sophia
Mi sveglio di soprassalto nel mio letto, il rumore di un tuono troppo forte mi ha fatto svegliare. Josh invece dorme bello tranquillo come un angioletto, neanche un terremoto lo farebbe svegliare dal suo "coma" notturno. Mi infilo le pantofole leopardate che mi ha regalato zia Alice e mi alzo dal letto, adesso non ho proprio voglia di provare a riaddormentarmi di nuovo. Scosto la tenda dalla finestra e vedo che sta piovendo a dirotto, con tanto di lampi e tuoni. Se continua così potrei accompagnare i nonni e gli zii a fare una bella partita di baseball vampiro... Be', magari se il tempo migliora giusto un po'. Sono le cinque di mattina, ed io ho fame. Non è molto normale, ma tanto che male può farmi mangiare qualche schifezza nel cuore della notte? Vado in cucina e mi preparo una bella tazza di cioccolata calda, dopodiché mi rimetto seduta a letto per gustarmela in santa pace. Mi lascio cullare dal profumo del cioccolato e finisco di bere quasi subito, ma dopo mi viene la nausea.
Che mi succede? Provo inutilmente a riaddormentarmi, ma sto sempre peggio. Finirò addirittura per svegliare Josh, forse... e poi domani ho anche la festa di addio al nubilato di Nicole, e Josh deve andare a quella di mio fratello Will. Non oso immaginare, tra Josh e i miei due fratelli, cosa potrebbero combinare. Ricordo ancora il casino che hanno fatto per la festa di diciotto anni mia e di Michael...Mamma e papà non c'erano, in casa c'eravamo solo noi tre fratelli e il cane, Wolf. Mamma aveva deciso di darci fiducia e lasciarci casa libera per il nostro compleanno, papà invece era stato un po' più restio a convincersi. Come al solito, se si trattava di Michael e William acconsentiva, mentre io ero ancora la piccola principessa di casa e dovevo essere protetta e tenuta d'occhio.
«Ma quindi ti organizzi la festa da solo?!». Ero scoppiata a ridere in faccia a Michael, in fondo il compleanno era anche suo.
«Sì, problemi?». Mickey aveva risposto cercando di fare il serio, ma poi era scoppiato a ridere.
«E vuoi coinvolgere anche il nostro fratellino nei tuoi piani criminali?», ribattei.
«Will ha tredici anni, non è più il nostro piccolo fratellino. Tutte gli vanno dietro...».
«Okay, okay! Voglio proprio vedere questa festa meravigliosa, Mickey». Sapevo che nei suoi piani aveva coinvolto anche Josh, ma avevo preferito non saperne niente. Non volevo deludere papà comportandomi da figlia sconsiderata...
La sera del mio diciottesimo compleanno, quando rientrai in casa, mi trovai davanti a un casino allucinante. Io e Lily, che avevamo passato il pomeriggio assieme a delle nostre amiche, ci guardammo sconvolte. Il cane si era seduto sotto al tavolo del salone, infastidito da tutto quel rumore, perciò io e Lily lo portammo nella stanza di Will e Mickey, facendoci spazio nella confusione.
«Auguri, Sophia! Bella festa!».
«Grazie...», risposi imbarazzata ad un tizio che mi pareva di aver visto a scuola. Dopo aver portato Wolf nella camera dei miei fratelli, io e Lily decidemmo di tornare dagli altri.
«Questi ti distruggono casa, secondo me», mi disse Lily, notando bicchieri di plastica sparsi ovunque.
«Tu mi aiuti a picchiare Michael, a Will ci penso io». Una bella proposta, no?
«Dai, Soph... magari non è male come sembra». Lily sorrise. Forse avrei dovuto usare il mio dono acquisito per controllare meglio la situazione. Dove diamine si erano cacciati i miei fratelli? Un tizio mai visto stava saltellando sul divano con una bottiglia di non so quale alcolico in mano, così lo afferrai per il braccio e decisi di usare le maniere forti.
«Scendi subito da questo divano e vai a ballare con gli altri». Avevo usato il mio dono e aveva funzionato, perché pochi secondi dopo il ragazzo ubriaco andò a ballare con gli altri come se nulla fosse. Avere il controllo della situazione mi faceva sentire potente, anche perché non avevo mai usato il mio dono per cose che non avrei dovuto fare, ma solo per cose giuste.
«Eccoti, non sapevo dove ti eri cacciata!». Michael era spuntato dal nulla, all'improvviso. Vicino a lui c'era Josh e anche William.
«Bella festa, Michael» dissi in tono ironico a Mickey. «E tu - continuai, puntando il dito verso Will - non dovresti neanche essere qui!».
«È vero, abbiamo fatto un po' di casino...», rispose Michael. «Ma magari puoi aiutarci a mandare via qualche imbucato, o... che so... "controllare" qualcuno?». Sbuffai, guardando male persino Josh. Passai dieci minuti buoni a tenere a bada gente che mi stava distruggendo casa, lasciando stare quelli più tranquilli che ballavano e non facevano nulla di male. Mi ero innervosita, e quella sera iniziai a bere un po' troppo, perché a un certo punto non mi ero nemmeno accorta di essere brilla. Dicevo cose senza senso e ridevo come una scema. Al momento della torta, dissi una cosa che fece ridere tutti: «Auguri a tutti, belli e brutti! Auguri a chi è lupo e a chi è vamp...». Michael mi impedì di finire la frase, che senza dubbio le persone presenti non avrebbero capito. Josh mi aveva portato a sedermi sul divano e cercava di farmi stare tranquilla, ma io non mollavo. Non avevo mai bevuto più di tanto, e per una volta che non avevo fatto attenzione, ero totalmente fuori controllo. Continuavo a dire a Josh di portarmi a letto, avevo persino provato a togliergli la maglietta in mezzo a tutti.
«No Soph, devi stare seduta e aspettare che starai meglio».
«Ma Josh, io ho sete! E poi voglio vedere di che colore hai le mutande!». Credo che se Josh non avesse avuto l'imprinting con me, avrebbe perso la pazienza. Soltanto dopo un'ora iniziai a riprendermi e dovetti cancellare la memoria ai presenti per quanto riguardava le assurdità che avevo detto. Quella festa è stata un disastro, ma la colpa ce la eravamo presa tutti e tre. Ed io, che ero quasi sempre stata impeccabile, avevo dato un pretesto a papà per farlo preoccupare...
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Forever Dawn ~ Cullen-Black's Chronicles (Twilight Fanfiction)
FanfictionSEQUEL DI "ETERNITY", che trovate sul sito EFP (Eternity di SweetLuna) ~ I CAPITOLI SONO AUTOCONCLUSIVI E SI SVOLGONO IN PERIODI DIVERSI L'UNO DALL'ALTRO ~ Una raccolta di one shot dedicata alla famiglia Cullen-Black: Renesmee, Jacob e i loro tre f...