6. Essere un padre

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Jacob
È mezzanotte, e ho appena finito di preparare le valigie per domani. Robert, il fratello di Bella, ci ha invitati a partecipare al concerto della sua band che si terrà a Los Angeles. Bella e Edward sarebbero voluti venire con me, Ness e i ragazzi, ma Los Angeles è un posto decisamente troppo assolato per due vampiri. In ogni caso, Bella non si perde quasi mai i concerti di Rob, è molto orgogliosa di quel fratello minore che ha solo un anno in meno rispetto a sua figlia.
Ricordo quando Rob era solo un ragazzo, e cercava di far conoscere i Dark Diamonds - questo è il loro nome - tramite internet. Da allora ne hanno fatta di strada, ora sono una band affermata e di successo. Robert è molto riservato per quanto riguarda la sua vita privata e soprattutto la parte "soprannaturale" della sua famiglia, ovvero Bella e suo padre.
Renesmee è legatissima a lui, il figlio dei suoi adorati nonni umani Renée e Phil. Ness ed io lo abbiamo visto nascere e crescere, ne abbiamo passate tante insieme... Il merito è anche un po' suo se riusciamo a tenere i Volturi a bada, in pace e armonia (si fa per dire) con i Cullen e con la famiglia che ho creato con Ness. C'è stato un momento della sua vita in cui ha voluto un po' chiudere con tutto questo: vampiri, licantropi, ibridi, Volturi, discendenze millenarie... Ha voluto concentrarsi su una normale e soddisfacente vita da umano. Una laurea, una famiglia con Emma; la ragazza di cui era innamorato fin da ragazzino, e una carriera da rock star (okay, questo forse non rientra molto nella norma). Lui ed Emma hanno un bambino di sei anni, Chris, e al momento Robert non ha più pensato all'eventualità di diventare un vampiro. Come biasimarlo? Vorrebbe che suo figlio non abbia mai a che fare, in futuro, con i teneri gemellini vampiri Jane ed Alec... Anche Phil ha preso la sua decisione, non ha mai voluto essere un vampiro e avrà una vita... e una morte, come qualsiasi essere umano. Ma una decisione importante l'ha presa, lascerà il suo potere in dono a Sophia. E anche questa è un'incognita, perché essendo umano sarà molto più difficile impossessarsi di un dono che di fatto non esiste, ma che è solo potenziale...
Jacob vai a dormire, stai ragionando troppo. Sì, credo di soffrire di iperattività mentale, a volte... e pensare alla morte di persone care non aiuta a rilassarsi.

«Ehi, papà», sento dire dalla voce di Will. Sono sul divano e tengo il televisore acceso senza guardarlo, mi volto subito nella sua direzione.
«Che ci fai ancora sveglio, William?», gli domando.
«Non riesco a prendere sonno...». Lo faccio sedere sul divano con me, Renesmee sarà sicuramente già addormentata così come i gemelli.
«Neanche io. Preferisco dormire in aereo, sai?». Will mi sorride. È bello stare a guardarlo, a seconda delle espressioni che assume assomiglia a me o a Nessie. Si sta affacciando all'adolescenza, ma a dire il vero dimostra già quattordici anni al posto dei suoi dodici. Sento che vuole dirmi qualcosa, e lui sa che a me potrà sempre dire tutto, dobbiamo poter parlare di ogni argomento.
«Stiamo svegli finché non abbiamo sonno, che ne dici?», propongo a mio figlio. Nel frattempo abbasso ancora il volume della TV, che ora ha iniziato a trasmettere dei video musicali.
«Va bene papà... Ecco, io volevo parlarti di alcune cose», dice, assumendo un'espressione seria.
«Dimmi pure».
«Perché sono così diverso da Sophia e Michael? Non ho un dono, e avverto l'odore del sangue in maniera più forte. E se non dovessi trasformarmi in lupo?». Will sospira, continuando a guardarmi con i suoi grandi occhi castani.
«Ehi, ehi, calmati. Chi ti ha messo in testa tutte queste cose?», gli dico, poggiandogli una mano sulla spalla. La sua è l'età delle domande esistenziali, solo che per Will queste domande sono in versione "ragazzo mezzo lupo e mezzo vampiro". Dovrò farci l'abitudine.
«Papà, io... mi vergogno a dirlo. Ho paura che dopo mi odierai», risponde preoccupato.
«Se non mi dici qual è il problema, non posso aiutarti», insisto io. Paranoico come Edward e Ness.
«Ieri sono andato da nonno Carlisle. Ho avuto bisogno di bere... del sangue. Nonno mi ha procurato due sacche», ammette con dispiacere. Pensa di deludermi, ma non capisce che lo amerei in ogni caso. Perché l'essere vampiro l'ha ereditato dalla mia Renesmee, e non sarà mai una colpa.
«È solo questo il problema, Will? È un desiderio del tutto normale, per te. Non uccidi nessun essere umano e nessun animale, quindi non vedo quale sia il problema. È la tua natura». Will abbassa per un attimo lo sguardo.
«Michael e Sophia non hanno questo bisogno...», risponde. Carlisle mi aveva detto inizialmente che Will sarebbe stato uguale a Michael e Sophia. Invece, dopo due anni dalla nascita, ci disse che Will possiede un cinquanta e cinquanta del patrimonio genetico mio e di Renesmee: esattamente metà lupo e metà vampiro. E adesso che non si è ancora trasformato, a prevalere è la sua parte di vampiro. Per Michael e Sophia è un po' diverso... Soph è decisamente più uguale a Renesmee, ormai ha diciotto anni e non credo si trasformerà adesso se non è accaduto finora. Michael è decisamente un lupo... anche se possiede un dono da vampiro, il sangue non gli ha mai fatto né caldo né freddo. Entrambi sono stati abituati ai cibi umani ed hanno portato avanti questa abitudine, ed è stato così anche per Will, se non fosse che questo istinto è venuto fuori da solo. Ricordo che quando Ness aspettava Will, bevve del sangue umano per salvare un uomo dalla trasformazione. Questo potrebbe aver avuto delle ripercussioni sul bambino, ed ecco spiegata questa "debolezza" di Will. Ovviamente è soltanto una teoria.
«Be'...». Rispondergli che è diverso dai suoi fratelli sarebbe sbagliato. «Sicuramente ti farai delle domande e non posso fartene una colpa, William. Ma vedi, il fatto che tu avverta questo bisogno e i tuoi fratelli no, non è una colpa. Sarà un problema se hai intenzione di nutrirti di belle ragazze, visto che noi lupi proteggiamo gli umani». Strappo una risata a Will, sorridendo anch'io.
«È che vorrei essere come te, papà. E come Michael. Un lupo».
«Lo sarai, Will, lo sarai. Ma impara ad accettare anche l'altra parte di te, perché... l'ho fatto io con tua madre. E lo farà un giorno la ragazza di cui ti innamorerai». A volte mi sorprendo da solo dei discorsi che riesco a fare... Sotto questo aspetto da giovane e attraente venticinquenne si nasconde il vecchio e saggio Jake. Will fa per alzarsi dal divano e darmi la buonanotte, ma si blocca.
«Ho baciato una ragazza. Più grande... ed ero attratto dal suo sangue», mi confessa. Devo preoccuparmi.
«Cosa?!». Per un attimo non mi prende un accidente.
«Scherzo, papà!», risponde lui mettendosi a ridere.
«Chi è la fortunata?», gli domando, tirando un sospiro di sollievo.
«Viene a scuola con me... - inizia a dire. - Ed è stato il mio primo bacio, non esco mai con quelle che fanno le oche...».
Ora dovrei sentirmi "strano". Mio figlio sta crescendo, ha dato il suo primo bacio e inizia a farsi delle domande su chi sarà un domani.
Lupo, vampiro, non importa: so già che sarà una bellissima persona.

Forever Dawn ~ Cullen-Black's Chronicles (Twilight Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora