Why?

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⚠️TENGO A SPECIFICARE CHE NESSUN COMPORTAMENTENTO VIENE ROMANTICIZZATO O TROVATO CORRETTO⚠️

Pubblico consapevole 🫵

Detto questo, buona lettura 🫶🏻


Capitolo tre

                  POV SCONOSCIUTO

<<Il piatto è vuoto, le carte le abbiamo, iniziamo con il primo giro di puntate.>> Ghignò.

La serata è iniziata da poco e abbiamo deciso di farci una partita a poker come ogni sera.

<<Voglio una bella cifra, senza non si gioca.>> Disse muovendo lo stuzzicadenti nella sua bocca.

Mi faccio avanti per primo appoggiando una mazzetta da mille euro.

<<Veramente? Puoi fare di meglio.>> sospirò iniziando a perdere la pazienza.

Così aggiunsi altri millecinquecento euro, lasciando alla sorte tutti i soldi che avevo in mano.

<<Cosi mi piaci.>> ridacchió e mi diede una pacca sulla schiena mentre si metteva comodo.

Estrasse il suo portafoglio dalla tasca e puntó tremila euro.

<<Puntate fatte, vediamo il flop.>>
Giró le prime tre carte e le lasció scoperte sul tavolo.

Sorrise mentre si accarezzava la barba rasata.

<<Seconda puntata, prego a te l'onore di iniziare.>>

Non avevo più un cazzo.

Ho solo settanta euro scarsi e qualche moneta che non formerà nemmeno un euro.

Punto trenta euro per non finire tutti i soldi.

Alzó entrambe le sopracciglia e mi guardó con disgusto.

Puntó millecinquecento euro.

In palio ormai ci sono: settemilatrenta euro.

<<Bene, vediamo la quarta carta comunitaria.>> scopre la carta mettendola vicino alle altre tre a faccia in su.

<<Ultimo giro di puntate, cosa fai?>>
Mi sfidó con lo sguardo.

Ci devo provare, quei fottuti soldi mi servono cazzo.

<<Vado in all-in!>>
Le mani mi sudavano dall'ansia.

<<Accetto la sfida, vado in all-in anch'io.>>
Ghignó come se avesse la vittoria in pugno.

<<Ti lascio ancora l'onore, scopri l'ultima carta comunitaria.>>

La misi a faccia in su.

Ingoiai un groppo di saliva.

<<Allora, quali sono le tue carte?>>
Socchiuse gli occhi mentre si tolse lo stuzzicadenti di bocca per poi buttarlo da qualche parte nella stanza dietro di sé.

<<Ho un paio di re.>>
Dissi appoggiando le carte.

<<Ho una scala dal dieci all'asso.>>
Fece la stessa cosa, mentre avvicinò il piatto a sé.

<<Cazzo!>> mi afflosciai sulla sedia mente mi strofinavo le mani sulla faccia, rendendomi conto in che guaio ero finito.

E sperando che mia moglie abbia guadagnato qualcosa.

<<Peccato.>> si mise tutti i soldi in tasca.

Mentre stava mettendo gli ultimi trenta euro in tasca, una delle sue guardie arrivó.

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