( prima di iniziare, volevo chiedervi, se vi andava, di lasciare una stellina o un commento💬⭐️ mi aiutano
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La sveglia suonò con un trillo insistente, e nonostante avessi deciso di ignorarla per qualche secondo, il suono penetrante mi costrinse a tirarmi fuori dal sonno.
Perché ho messo la sveglia anche la domenica mattina?
Perché sono una cogliona assurda che si dimentica di toglierla la sera prima -sì perché mi è suonata la sveglia anche ieri.-
Comunque gli eventi degli ultimi giorni avevano reso le mie notti agitate, piene di sogni confusi e pensieri irrisolti.
Mi alzai dal letto con un senso di stanchezza che si era ormai radicato dentro di me, come se neanche il sonno potesse più alleviarlo.
Mentre mi infilavo un paio di jeans neri e una maglietta bianca, mi sforzai di non pensare al bigliettino che avevo trovato pochi giorni fa sulla mia scrivania.
Le parole scritte mi avevano turbata, ma avevo cercato di non dar loro troppo peso.
Più o meno.
Chi poteva essersi preso la briga di lasciarmi un messaggio così criptico? E perché?
Ma non uno, ma ben due biglietti.
Scossi la testa, cercando di scacciare quei pensieri e di concentrarmi sulla mia routine mattutina.
Anche perché le domande che mi pongo sono sempre le stesse, a cui non so darmi una risposta quindi preferisco non pensarci, almeno finora.
Ora Devo scendere a fare colazione e poi decidere cosa fare di questa domenica mattina.
Mi legai i capelli in una coda bassa, lasciai scivolare le dita lungo la scrivania, dove il bigliettino era rimasto, e uscii dalla stanza.
Mentre scendevo le scale, sentii un mormorio di voci provenire dalla cucina.
Sembrava che mia madre stesse parlando al telefono, ma non riuscivo a distinguere con chi.
Non era usuale sentirla così presto la domenica mattina, di solito approfittava del weekend per dormire un po' di più.
Entrai in cucina, trovando mia madre con il cellulare all'orecchio.
Stava mescolando il caffè distrattamente, mentre ascoltava attentamente l'interlocutore.
Quando mi vide, mi fece un cenno di saluto con la mano libera, ma non interruppe la conversazione.
<<Capisco, ma... non c'è proprio nulla che possiate fare?>> disse mia madre, con un tono che tradiva un velo di preoccupazione.
Mi fermai un attimo, il cucchiaio a mezz'aria.
Chiunque fosse dall'altra parte della linea, non stava dando buone notizie. Lei si prese un attimo di silenzio, ascoltando con attenzione.
<<Capisco... è solo che mi aspettavo ci fosse un minimo di sicurezza. È una situazione davvero spiacevole, e ora non so cosa dire a mia figlia...>>
Finsi di essere concentrata sul mio caffè, ma in realtà, il cuore mi batteva più veloce. Qualcosa non andava.
Sentii la voce dall'altro capo della linea, e subito realizzai che era quella del preside.
<<Sì, lo so che le telecamere erano disattivate, ma...>> continuò mia madre, con una leggera nota di frustrazione.
Un brivido mi percorse la schiena. Le telecamere disattivate? Di cosa stavano parlando? Sentii il mio stomaco stringersi in un nodo mentre cercavo di dare un senso a quelle parole.
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THE SECRETS
RomanceTra le pagine di The secrets danza un vortice di emozioni nascoste intrecciando sussurri d'amore e misteri nascosti due cuori destinati a svelare i loro più profondi segreti sotto il manto stellato della notte eterna.