Solo una questione di attimi

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POV MASSIMILIANO

29/02/2024
Sono un turbine di emozioni,mi sento energico e non ho preso nemmeno ancora il mio solito caffè amaro della mattina.
Mi passo una mano tra i ricci e mi stropiccio gli occhi,mi giro sul fianco destro e vedo il telefono che si illumina.
È Giuseppe Pirozzi.

"Uagliò ma cre t'è pers a novità?vir ca stamm vnenn nda località toij".
"O sacc fra,agg vist e storij" gli rispondo al messaggio con superbia.
"Ah vabbuo allora sai pur a che ora venimm vabbè allor nun t serv".
"Bro ua su chest m cogl e sorpres...a che ora venit?" gli scrivo incuriosendomi sempre di più.
"Eh io e gli altri partiremo a breve con il van,però so che Maria e Giulia saranno a Roma verso mezzogiorno,stanno per prendere il treno" mi scrive lui con una serie di "😉😉😉".
"Massimiliano Caiazzo è la tua occasione,nun a spreca,fo brav" mi dice mandando uno dei suoi sticker.
"Stavot no,teng già t cos a ment nun t preoccupa'".
Gli scrivo chiudendo la conversazione facendogli capire che avevo poco tempo e che dovevo preparare il tutto.

Così chiudo il telefono e vado in bagno a lavarmi.Faccio qualche smorfia allo specchio,mi rassicuro dicendo tra me e me che questa sarà la volta buona e mi dirigo in cucina da Elena che sta preparando il caffè.
Le do un bacio in fronte e la abbraccio.
"Ti sei svegliato presto stamattina,che c'è tieni qualcosa da fare?"mi dice lei con sguardo interrogatorio.
"Si renderti la donna più felice del mondo" ribatto io dandole un bacio dietro l'orecchio.
"Massimiliano Caiazzo,ti senti bene questa mattina o ti devo portare at the hospital?" mi dice lei mettendomi una mano sulla spalla.
"Che c'è non posso sorprendere la mia ragazza?è vietato?" le domando facendola girare tra le mie braccia.
"Che scemo che sei,dai vatti a preparare che dovrai sicuramente andare a fare jogging"
"E se ti dicessi che stamattina voglio andare più tardi?" le dico io abbracciandola da dietro mentre controlla se il caffè è pronto.
"Addirittura ritardi gli allenamenti per me?e poi per fare che cosa?"
"Per niente....vorrei farti un ritratto...se per la mia princess va bene..." le dico io toccandole i capelli,so che adora quando me ne esco con le mie idee folli.
"OMG,il mio artista preferito...questo è il buongiorno più bello di tutti" mi dice lei con tono amorevole.
"Va bene però dimmi come devo mettermi che qui non ci sono filtri" riprende lei con ansia.
"ma quante volte devo dirtelo che tu non hai bisogno di filtri e che sei perfetta così come sei?tu si a modell mij"
Beviamo il caffè e scegliamo il punto in cui c'è più luce,così da vedere bene i suoi lineamenti affinché non si trascuri l'essenza che bisogna trarre da questo ritratto quando l'avrò concluso.
Casa sua è molto luminosa,ed è questo che amo di più di questa abitazione,ci sono poche zone d'ombra e dove quest'ultima è presente si abbina all'area circostante,instaurando un rapporto luce-ombra equilibrato e sopratutto raffinato.
Le faccio qualche scatto tra baci e mani intrecciate,passa circa un'ora ed io devo andare a fare il mio solito allenamento.
Così la saluto,le do un bacio di sfuggita e scendo.
Faccio il mio solito giro con la mente totalmente immersa nel profumo dei cornetti appena sfornati  miscelato all'odore del sugo proveniente da qualche balcone poco sopra la mia testa.
Questa città mi affascina ogni giorno di più,la mattina quando vengo a correre su questo marciapiede con il vento tra i capelli mi rilasso,per me questo è curativo.
Ma oggi qualcosa deve cambiare e a far sì che sia così devo essere io,sono io che devo farle aprire gli occhi,sono io che devo agire.
Accendo il telefono,vado sulla sua chat e inizio a mandare una serie di messaggi come al mio solito.
"Tarantè ma cre si viv?nun c sentimm ra vint juorn e nun  m'e manc ritt ca veniv a Rom?possibl ca l'agg scoprì semp tramit e sfaccimm re storij tuoje?" non posso essere dolce.Devo spronarla.Devo provocarla...deve capire che si deve svegliare,che non posso starle sempre dietro e che questa è la nostra occasione.Una settimana nella stessa città.È il nostro momento o almeno deve esserlo.
"Me lo devi far sapere prima...devi essere furba...arap l'uocchie,questa potrebbe essere la nostra occasione..." scrivo il tutto molto velocemente,penso e scrivo.Tiro la testa all'indietro per togliermi i ricci dagli occhi e continuo. "tarantè...pruvammc...io ti amo e anche tu...perché amma sta accussì?rind a sto limbo?perchè amma sta luntan si nun c riuscimm?" non riesco nemmeno a mandare questo ultimo messaggio che lei ha già risposto,sembra incazzata:
"A quann munn e munn n'agg rà cunt a nisciun arò vac e po' sai sul e parlà"
resto così,attonito,so solo parlare.Ma chi io?Massimiliano Caiazzo sa solo parlare?
solo parlare.Solo parole.
Queste sono le frasi che mi rimbombano nella testa.Io?I o? mo ti faccio vedere io chi sa solo parlare.
Cammino lentamente,ho perso tutte le forze nelle gambe,non mi va più nemmeno di correre.Guardo le nuvole in alto nel cielo e mi ricordo di quando sul set durante le pause restavamo catturati nel vedere che forme formassero.
"Quello è un cuore"
"No ma che dici!!!è palesemente un drago,quelle sono le ali e quellaa....quella è la coda" le dissi io facendole il solletico.
"Ejaaaaa m raij sul fastidij e smettila un po' " mi diceva lei con la sua vocina metá infastidita e metá divertita.
Adesso guardo le nuvole e vedo solo nuvole.Non mi fanno più ridere,l'ho detto che senza di lei niente ha più senso.Sono solo un puntino nello spazio privo di qualsiasi dimensione.
Non sono niente,a tratti mi sento solo uno stupido,ma oggi no.Oggi ho deciso che me la devo riprendere e poi le devo dare la collana.
Mi dirigo verso la stazione e lungo il tragitto decido cosa fare per rendere il tutto più romantico,infondo lo sono è solo che non sono abituato a farlo,preferisco essere duro,come vorrei fosse il mio cuore quando incontra il suo,ma sappiamo tutti che non è così.
Io con lei torno bambino,un po' come quando i neonati sono sul letto e muovono animatamente le braccia e le gambine minuscole agitandosi perché accanto a loro c'è qualcuno che li sta facendo divertire.
Faccio uno scatto,porto la schiena all'indietro e mi do uno sclancio,m'agg movr.
Scrivo dei messaggi veloci,agg truvà n'escamotage.
"Sono in stazione,dove dovrai scoprirlo da sola"
si,m piac,lo invio.Devo essere misterioso.Volevi i fatti?ecco qua.E mo vediamo se mi conosci tarantè.Io sto qua,davanti ai tuoi occhi,cospargendo il mio profumo per tutta la stazione e tu dove sei?mi troverai?tempo 5 minuti,se non mi trovi ti darò un indizio,anche se non dovrebbe essercene bisogno.Faccio un sorrisetto un po' rumoroso e nel frattempo penso a dove farmi trovare.
Libreria.Il mio mondo.Il profumo dei libri mi è sempre piaciuto,io e Riccardo quando eravamo piccoli costringevamo i nostri genitori a leggerci sempre un libro prima di andare a dormire.Una sera lo sceglievo io e una sera lui,avevamo una piccola libreria vicino al letto,mi piaceva tanto,e poi lì potevo tenere tutti i disegni o i pensieri che facevo e che scrivevo.Per me era come se fosse un tesoro,ed ogni sera incrociavo le gambe di fronte a questa mini libreria e mi mettevo a leggere le cose che avevo scritto e a rivedere i disegni che avevo fatto,immaginandomi la situazione che mi aveva ispirato.Era un momento tutto mio,potevo restare così per tutta la notte a pensare al perché mi era venuto di scrivere quella cosa in quel momento.Erano pensieri sparsi,il più delle volte spiegavo il perché avevo fatto arrabbiare mamma e papà,e mi mettevo sempre dalla loro parte,cercando di ricordare ciò che mi avevano detto e recitandolo ad alta voce.
Spesso mi mettevo proprio i loro vestiti e recitavo delle vere e proprie scenette.Probabilmente è da lì che è nata la mia passione per la recitazione,è stato uno scegliersi reciproco e un bisogno di distaccarmi un po' da tutto il resto.
Alla fine la passione è questo,ti permette di creare uno spazio tutto tuo e prima di iniziare a fare ciò che ami entri in questo spazio(che sia reale o immaginario) dicendo:"okay,ora basta.Lascio tutti i miei problemi e tutte le mie preoccupazioni fuori da qui.Qui ci siamo solo io e la mia passione.Concentrazione e determinazione" questo ho imparato in tutti questi anni che studio recitazione,e queste due cose devono esserci per forza se vuoi riuscire a realizzare i tuoi sogni.
Entro nella libreria e inizio a cercare il libro che io e Maria leggevamo sempre quando una scena non ci riusciva alla perfezione e avevamo bisogno di ispirazione.A quel punto ci mettevamo sul divanetto blu del camerino che in realtà era un po' piccolo per starci tutti e due,però noi ce lo facevamo andare bene.Lei mi guardava assorta mentre io leggevo le poesie,e mentre mi toccava i ricci che puntualmente penzolavano da una parte all'altra mi ascoltava,anche se probabilmente stava pensando totalmente ad altro,ed ogni volta dovevo riprenderla dicendo:"Marì ma m staij sentenn?vir ca si nun ascolti nun legg chiu" e lei ogni volta mi spingeva a continuare.Potevamo restare così per giorni se non avessimo avuto un orario prestabilito di quando dovevamo ricominciare a girare,ma purtroppo facevamo sempre tardi perché per noi il tempo non passava,restava intrappolato in quelle pagine e nelle nostre mani strette che in sintonia sfogliavano le pagine minuscole di quel libricino.
Spulcio la libreria,ho l'occhio abituato,leggo poesie praticamente da quando ho iniziato a leggere.Trovo il libro,prendo un pennarello sparso nei porta matite che si trovano ad ogni scompartimento e con quello azzurro evidenzio la parola "Sole" di una delle poesie che leggevamo.
Il Sole.
Perché ho cerchiato proprio quella parola?
Beh,quando io e Maria ci siamo incontrati per la prima volta,qualcosa è scattato tra di noi,è inutile che lo neghiamo.È stato un fulmine o meglio,quel momento lo descriverei come un'eclissi.Noi siamo il sole e la luna e come loro dobbiamo stare distanti,quando c'è il sole non c'è la luna e viceversa.Eppure,c'è un momento in cui queste due entità magistrali,separate da tutta la vita,possono finalmente essere complementari l'uno per l'altra.
Ogni giorno che passa aspettiamo solo quel momento,quell'istante in cui possiamo finalmente incastrarci,essere l'uno il bisogno dell'altra,essere completamente in sintonia,tornare dopo tanto tempo nella condizione in cui non ci manca niente e con la voglia di viverci.
Prendo il pennarello,e cerchio la poesia con estrema precisione per non macchiare la pagina.Deve essere un segno coinciso e perfetto,deve circondare solo quella parole e non altre,niente segni di troppo,solo un cerchio.Uno e basta.
Circondo la parola,scatto la foto e la invio.Ora deve per forza trovarmi,spero sola che venga e che non mi dia buca,spero che per lei non sia troppo e che capisca al volo il messaggio che celatamente(ma non troppo)voglio mandarle.
Giro un po' tra quei libri,vado nello scaffale dei libri per bambini e faccio una giravolta per non cedere ai miei occhi che stanno per diventare lucidi.La mia infanzia è stata bella perchè sono cresciuto con mio fratello,e anche se ci rincorrevamo per casa litigando e facendo la lotta con gli animaletti di gomma,ci volevamo un gran bene e anche ora ce ne vogliamo,ci siamo sempre l'uno per l'altro,anche se non ci vediamo quasi mai.Siamo sempre stati molto uniti,e quando mamma e papà litigavano ci rifugiavamo nella nostra cameretta e gridavamo più forte delle loro urla.Eravamo felici nella tristezza,ma sempre uniti.
Ad un tratto,immerso in questa malinconia sento una stretta al cuore,mi formicolano le gambe e il cuore fa dei piccoli spasmi.
La vedo camminare a passo veloce,probabilmente non riesce a trovare il libro,è voltata di spalle ma riesco ad immaginare la faccia nervosa che ha.Non le piacciono queste cose,ma a me piace sorprenderla e infastidirla.
Le vado incontro quasi in punta di piedi per non farmi sgamare.
Appoggio le mie mani come se stessi toccando una rosa che potrebbe sfiorire da un momento all'altro se la si tocca con una presa più energica.
Le mie mani a confronto con la sua pelle sono fredde,infatti sento le sue spalle cedere rabbrividite.
"Tarantè" le sussurro nell'orecchio destro mentre siamo incastrati l'uno nell'altra proprio come il sole e la luna nel momento dell'eclissi;momento stratosferico sopratutto per chi lo guarda,e sono sicuro che abbia quest'impatto sulla gente perché non avviene quotidianamente,perché se avvenisse ogni giorno nessuno lo apprezzerebbe più,sarebbe un qualcosa di scontato.Ed è esattamente questo che siamo noi,non è scontato vederci insieme,come non lo è quello che c'è tra di noi.
"Vogl resta accussì p semp"

ij p me tu p te- #ESPOIAZZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora