POV MASSIMILIANO
8/02/2024 MATTINA
Mi rigiro nel letto, non ho voglia di svegliarmi perché penso che queste saranno le nostre ultime ore insieme, la nostra ultima colazione, non ci vedremo per un po' di tempo.
So che lei andrà a Parma per il musical,questa tournè,giuro,non vedo l'ora che finisca,fin quando sarà impegnata non ci sarà chissà quale possibilità di vederci.
Giro la faccia sul lato destro, la mia mente torna a ieri sera, a quando l'ho vista in intimo, per un attimo è stata mia, ma stamattina mi sento come se mi fosse scivolata di nuovo dalle mani, le stesse mani con cui fino a qualche ora fa le accarezzavo il corpo rabbrividito. Mi manca già,e non è ancora partita,non oso immaginare quel momento in cui resterò qui da solo,si resterò qui perché devo fare altre interviste e poi domani ho una specie di festa che non so nemmeno cosa riguarda,non mi interessa,ci andrò perché devo ma so che con la testa starò da tutt'altra parte.Decido di scendere per andare a fare colazione,non sono solito farla però magari sarà l'ultima volta che ci vedremo qui,anche se spero di ritornare anche l'anno prossimo.Mi vesto con il maglione beige di fendi,sotto metto i miei soliti pantaloni neri.
Mi infilo come sempre i texani ai quali sono molto affezionato e prima di scendere mi vengono in mente quattro parole da buttare giù su carta. Io scrivo ogni mattina, scrivo i miei pensieri, le mie sensazioni, quasi sempre lettere. Amo scrivere, è il mio modo per guardarmi dentro, per ritagliarmi uno spazio tutto mio. È uno spazio immaginario, ma quando scrivo sono me stesso, non c'è niente che mi frena, sono Massimiliano al 100%.
Come prima cosa metto la mia firma,mi piace rendere il foglio mio prima di scriverci su.
Inizio a pensare prima a due parole chiave che descrivono il concetto generale:
"desiderio e repressione" questo siamo noi due, abbiamo paura di mostrare le nostre debolezze, quando stiamo insieme tendiamo a nascondere le nostre fragilità, eppure è proprio da queste che iniziare ,perché sono proprio quelle che a noi ci frenano.
Inizio a scrivere,ho già fatto mille cancellature ma non ho molto tempo per ricopiarlo,glielo lascerò così perché alla fine sono le imperfezioni che ci fanno innamorare,sono i difetti a renderci unici.Tutte le mie lettere devono essere speciali e uniche,e l 'unico che può renderle tali sono solo io.
Passano circa cinque/sei minuti e finisco di scriverla."Fragilità nascosta, vulnerabilità intrinseca, desideri repressi,mani che si sfiorano, labbra che si cercano;di questo siamo fatti noi, di possibilità negate e destini incrociati"
piego il foglietto di carta e me lo infilo in tasca,non so ancora come darglielo,ci devo ancora pensare.
Nel frattempo esco dalla camera e chiamo l'ascensore,ci mette sempre tanto ad arrivare.
Appena arriva ,faccio un piccolo saltello,tutto d'un tratto sono diventato frenetico,voglio vederla e non voglio più perdere tempo,non voglio passare nemmeno più un minuto senza di lei.Finalmente arrivo al primo piano,nella sala colazioni.
Appena entro vedo Federica, la manager di Maria, che sta bevendo il suo cappuccino mentre sta parlando al telefono,a giudicare dal tono professionale credo sia una telefonata di lavoro.
Mi saluta facendomi segno di sedermi accanto a lei,così ricambio il saluto e le faccio segno che per me andava bene.
Passano circa dieci minuti,nel frattempo ordino al cameriere un pezzo di ciambellone con un caffè,mi servono energie.
Ma dov'è Maria?perché non arriva?si sarà svegliata?starà bene dopo la sbronza di ieri?si ricorderà di quello che è successo?
I pensieri mi inondano la testa,e ad interromperli è federica che mi chiede come sto e mi fa i complimenti per il monologo di ieri.Dice che io e Maria siamo una squadra impeccabile e che entrambi non potevamo trovare un partner migliore. Io annuisco e rispondo a monosillabi,non mi va di parlare,sono preoccupato per la mia tarantella e vorrei parlare solo con lei.
Ad un tratto,proprio quando stavo chiacchierando un po' in più con la sua manager la vedo arrivare,cammina a testa bassa,non guarda nemmeno avanti,all'improvviso alza gli occhi e ci guardiamo ma è uno sguardo spento,non so che le prenda...
Si siede al tavolo,ordina un cappuccino e un cornetto e poi come se niente fosse e con una voce imbarazzata dice:"Buongiorno,che bel tempo stamattina a Sanremo avete visto?".
Il tempo?n'agg manc guardat for ra finestr,ma c va truvann chest a me stamatin...ma comm s'è scetat?cre tien ancor l'alcol nguorp?
mentre penso a tutte queste cose accennando un "no nun cia pozz fa" con la testa lei sta aspettando una mia risposta,federica non risponde,penso abbia capito che a risponderle devo essere io.
"oggi si potrebbe fare il bagno a mare,il sole è caldissimo" dico punzecchiandola,vuole l'affronto?e che affronto sia allora!!
lei mi guarda dritta negli occhi,alza il sopracciglio e appoggiandosi una mano sotto al mento batte le unghie rosse sul tavolo a ritmo di ciò che sta per dire.
"peccato che andiamo via e torniamo alla normalità,ciò che si fa a sanremo resta a sanremo"
azz e menomale oserei dire..cara la mia tarantella.Non so cosa dire,questa sfida la faccio vincere a lei.La osservo con uno sguardo quasi spento,non so proprio come si sia alzata dal letto stamattina...ma fa che quando le ho dato il bacio della buonanotte mi ero trasformato in un attimo in una tarantola?boh.Sospiro e mi mordo la guancia interna facendo una smorfia.
Nel frattempo la sua manager di getto ci chiede se le nascondessimo qualcosa,e a quel punto,dato che lei prima con quella frase ha voluto mettere un po' le cose in chiaro,dico a federica che non è successo niente e di stare tranquilla.
Non finisco nemmeno di risponderle che in una frazione di secondo Maria si alza e scappa via quasi come se le fosse andato di traverso il cornetto.È corsa così in fretta che ha lasciato le chiavi sul tavolo,è il mio momento.
Sbatto le mani sul tavolo prendendo le chiavi e indietreggiando con la sedia.
Alzandomi noto il fondo del caffè che si muove ma non mi importa.
Non mi importa nemmeno di qualche volto che si è girato incuriosito da quella mia reazione.
Devo rincorrerla,ora è il mio unico pensiero,spesso sono impulsivo,non penso più a niente quando di mezzo c'è lei,lei che può farmi salire al settimo cielo e poi farmi precipitare al piano -1 di un grattacielo alto non sette,ma almeno 14 piani.
"Marì marì marì" urlo quasi,l'ho detto che non mi interessa di niente e di nessuno.
Non sembra ascoltarmi,anzi,non lo fa per niente e si dirige verso gli ascensori.
Così le devo afferrare per forza la mano,non mi dà un'altra chance. Una scossa mi attraversa tutto il corpo e in un attimo mi dimentico di Elena,mi dimentico che non ci rivedremo per un po',c'è solo lei ora,non mi manca niente.
Com'è piccola la sua mano,l'ultima volta che gliel'ho presa era per rassicurarla.
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ij p me tu p te- #ESPOIAZZO
RomantizmCi piace pensare che la loro sia una storia di due destini incrociati,due occhi che si guardano come la prima volta ma che affrontano tanti ostacoli.L'unica cosa che li unisce ad oggi è un filo invisibile come il loro amore, agli occhi di tutti.E'...