capitolo 6

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Sono passati vari giorni da quella giornata, sono distrutta, non esco più di casa e non apro i social. Spesso ricevo chiamate alle quali non rispondo. Non mi sto più allenando a tennis e anche la mia allenatrice è sempre più preoccupata. Sto anche mangiando troppo poco, spesso salto anche i pasti.

Oggi è una solita giornata, non rispondo a nessuna chiamata e mangio poco, nonostante ciò continuo a prendermi cura di me stessa e della casa. Decido quindi di fare una doccia e di vestirmi. Guardo il telefono squillare con la chiamata di Fermín, decido di rispondere
Fe: Gaietta?
Ga: hm?
Fe: posso venire da te, se vuoi viene anche Pablo
Ga: no no, vieni solo tu
Fe: va bene, arrivo subito
Chiudo e dopo pochissimo sento suonare alla porta, apro ed è mio cugino, lo abbraccio e lui mi stringe forte quasi piangendo
Fe: siamo tutti preoccupatissimi, ti prego non stare così
Lo guardo e chiudo la porta alla sue spalle
Ga: Pablo ha trovato una nuova ragazza?
Chiedo ironica
Fe: Pablo sta peggio di te, non esce più dalla sua stanza
Spalanco gli occhi, ma sta dicendo sul serio? Inizio a piangere sentendomi in colpa
Fe: shhh tranquilla, se stasera c'è Pablo vuoi uscire con noi? Una semplice passeggiata
Ga: va bene, non mi farà male uscire un po'
Lui sorride e sta un po' con me, appena se ne va inizio a richiamare tutti e a casa viene Marta, le racconto tutto mentre pranza da me
Ga: vabbè, alla fine stasera esco con voi, mi ha invitato mio fratello
Ma: e io ti aiuterò a prepararti, dai su iniziamo
Dice visto che ormai si sono fatte le 4 e scenderemo di casa verso le 7 e mezza. Ci metto un po' troppo per prepararmi, ma alla fine il risultato mi piace. Finisco di prepararmi per le 6 e mezza, mi metto al telefono mentre mi scrivo con mio cugino, mi dice che tra poco verrà a prenderci. Dopo una decina di minuti finisce anche Marta, sento suonare alla porta ed apro, vedo mio cugino e lo abbraccio, mi dà un bacio sulla fronte
Ga: Fefi
Mi sorride, Marta nel frattempo entra in auto, io e Fermín la raggiungiamo ed inizia a guidare, è quasi il tramonto, c'è davvero una bella atmosfera.

Parcheggia l'auto e siamo su lungomare, vedo seduti assieme Pedri, Ferran, João e.. Pablo.
Non riesco a guardarlo, mi fa una sensazione strana. Ci avviciniamo a loro per salutarli, cerco di evitare il suo sguardo anche se fallisco, stabiliamo un contatto visivo per circa 3 secondi, noto che sorride leggermente.
Iniziamo a fare una passeggiata, tutti chiacchierano e parlano, noi due invece rimaniamo silenziosi.
Non lo guardo ma sento il suo sguardo addosso, mio cugino rimane accanto a me e poi tira verso di sé, anche se dall'altro lato, Pablo
Fe: ma quanto sono belli i miei piccioncini
Fulmino mio cugino con lo sguardo, ma lo fa apposta? Vedo Pablo sorridere e poi João, Ferran e Marta dicono
Fer: raga noi andiamo a prendere il gelato, sappiamo già tutti i gusti tranquilli
Annuiamo
Pe: oh va bene, io e Marta andiamo a prendere una cosa che ho lasciato in auto
Guardo mio cugino, Marta batte un piede per terra facendo un finto colpo di tosse
Fe: ah, si, cioè vi accompagno
Rimango sola con Pablo, mi siedo su un muretto, c'è un silenzio tombale. Si siede accanto a me
Pa: posso?
Annuisco e poco dopo dice
Pa: come stai?
Ga: non troppo bene, tu?
Pa: neanch'io sto troppo bene, forse non ci saremmo dovuti distaccare
Lo guardo
Ga: hm si, forse è vero
Mi guarda a sua volta mettendo la sua mano sulla mia.

Spazio autrice
ehii, vi è piaciuto questo capitolo? forse i nostri piccioncini si stanno riavvicinando. io come sempre vi auguro una buona lettura🤍

somos almas gemelas || gaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora