capitolo 18

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Continuo a parlare con sua madre finché non arriva anche suo padre che ci ascolta, mentre parlo sua madre mi chiede
Be: e i tuoi genitori?
Sento un vuoto in pancia, Pablo fa un cenno di no con la testa e sua madre si interrompe
Be: se non vuoi parlarne tranquilla Gaietta
Ga: no no, diciamo solo che è un punto debole
Be: ne hai mai parlato con qualcuno?
Ga: eh no, in realtà speravo di parlarci con Pablo ma non penso che gli interessi
Mi gira verso di lui
Pa: si che mi interessa amore
Mi bacia a stampo
Be: quanto siete belli madonna
Rido
Be: se volete un po' di privacy dopo potete andare di sopra tranquillamente
Le sorrido
Be: ti prometto che ti tratteremo come se fossi nostra figlia, anche Fermín ormai è di famiglia
I miei occhi diventano lucidi e l'abbraccio
Ga: davvero grazie
Be: non ringraziarci, è il minimo
Poi Pablo dice
Pa: mi piace il fatto che vi piacciate
Be: è una ragazza d'oro, tienitela stretta
Pb: è vero, hai fatto bene a presentarcela
Sorrido
Ga: così mi fate commuovere
Ridiamo
Pa: te l'avevo detto che li saresti piaciuta
Lo bacio
Pa: adesso facciamo un bimbo?
Rido
Pb: calmati Pablo
Pa: dai ma io scherzo
Be: non lo aggredire poverino
Pb: intanto con la stessa frase abbiamo fatto Pablo
Lui spalanca gli occhi
Pa: è un trauma pensare che per fare me e mia sorella abbiate fatto sesso..
Rido
Be: eh vabbè
Pa: ma lo fate ancora?
Ga: amore, ma sono domande che si fanno?
I suoi genitori si guardano
Be: quando capita..
Pa: che schifo
Pb: voi non lo avete mai fatto?
Ci guardiamo e lui fa un finto colpo di tosse
Pa: forse..
Be: davvero? non lo pensavo

Rido e andiamo in camera
Ga: ma ti sembrano da fare quelle domande?
Pa: vabbè amore non arrabbiarti
Ga: non ni sto arrabbiando amore, tranquillo
Chiudo la porta e mi bacia
Pa: aspetta amore devo andare in bagno
Annuisco e mi stendo sul suo letto, poi lui ritorna e si mette a cavalcioni su di me
Pa: coccole?
Sorrido e si stende su di me, gli faccio mettere la testa sul mio petto mentre gli accarezzo i capelli.
Essendo appoggiato sul mio seno, inizia a farmi male, quindi gli dico
Ga: facciamo cambio? mi fai male con la testa lì
Pa: dai, lo sai che non so dirti di no
Rido e sono io a mettermi a cavalcioni su di lui stavolta, ci baciamo ripetutamente
Pa: amore ti amo tantissimo
Ga: io ti amo di più amore
Pa: no io
Mi zittisce baciandomi e ci stendiamo abbracciati, mi abbraccia lungo la vita, il suo solito tocco caldo mi fa venire un brivido lungo la schiena.

Devo ammettere di avere paura degli uomini a causa dei traumi che mi ha lasciato mio padre, con lui è diverso e spero che lo sarà per sempre. Non gli ho mai detto nulla riguardante i miei genitori e non so se farlo, spesso mi convinco di farlo però dopo poco inizio di nuovo a convincermi di non farlo. Mi fido di lui ma ho paura che dopo mi guardi con occhi diversi. Probabilmente potrebbe anche essere un problema per i nostri figli il fatto di non avere dei nonni materni. Nessuno, a parte Fermín o Marta, sa tutta la storia.
La mia famiglia è la causa di molte mie paure traumi, ad esempio ho paura di non trovare un buon padre per i miei figli, non voglio che i miei futuri bimbi subiscano quello che ho subito io, non voglio che abbiano lo stesso vuoto che hanno lasciato a me mia madre e mio padre, non voglio che passino notti a piangere nelle loro camere, non voglio che a natale chiedano come regalo una buona famiglia, non voglio che cerchino l'affetto che i propri genitori non hanno saputo dargli in altre persone, non voglio nemmeno che si affezionino alla prima persona che gli mostri affetto.
Semplicemente non voglio che soffrano come ho sofferto io.

Spazio autrice
ehi, carino questo capitolo? un po' toccante ma almeno possiamo conoscere meglio Gaia..
buona lettura🤍🤍

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