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corsi velocemente giù dal treno trascinando la valigia dietro di me, ero finalmente tornata ad Empoli dopo una lunga e stancante settimana a Milano, abbandonai la maniglia della mia valigia e corsi in braccio alla mia amica che mi era mancata più di qualunque altra cosa al mondo, rimasi ad abbracciarla per più di due minuti, nessuna delle due proferì parola ma fu uno degli abbracci più belli che io avessi mai dato a qualcuno in tutta la mia vita.
« mi sei mancata » dissi appena ci staccammo
« anche tu » disse lei sorridente
« non vedo l'ora di ritornare a casa, sono stanca morta » dissi prendendo con una mano la vaglia e con l'altra il braccio della mia amica
« che dici di un bel gelato? ho già preso la vaschetta prima che arrivassi » disse la mia amica con un sorriso sul volto facendo sorridere pure me, Sere doveva aggiornarmi su tutto quello che era successo durante quella settimana che non c'ero stata e io dovevo fare lo stesso con lei e quale momento migliore se non davanti ad una vaschetta di gelato?
ci dirigemmo verso la macchina della mia amica e durante tutto il viaggio fino ad Empoli ascoltammo il nuovo album dei ragazzi, Sere l'aveva sentito insieme a loro mentre io l'avevo sentito da sola e per questo voleva avere una recensione accurata di tutte le canzoni che non avevo sentito insieme a lei.
« tu non puoi capire quanto cazzo ho pianto » disse la mia amica ridendo senza togliere gli occhi dalla strada
« non dirlo a me - dissi ridendo con lei - ho pure scritto a Pietro » continuai sussurrando, la ragazza accanto a me spalancò la bocca incredula, probabilmente non si aspettava che io scrivessi al biondo
« non ci credo! » disse lei sempre più incredula
« ti spiegherò meglio davanti al gelato » dissi ridendo
arrivammo a casa in poco più di mezz'ora e non appena entrammo la mia amica si diresse in cucina a prendere il gelato di cui avevamo tanto parlato per tutto il tragitto, entrò in salotto con la vaschetta e due cucchiaini in mano, li poggiò sul tavolino e si sedette affianco a me in attesa di sapere di più sull'argomento che le avevo accennato poco prima, in quella settimana io e lei ci eravamo sentite ma ci eravamo ripromesse di tenere i discorsi importanti per quando ci saremmo riviste perchè parlarne dal vivo era sicuramente meglio che parlarne per telefono.
« ma non è nulla di importante, non mi ha nemmeno risposto » dissi passandole il telefono, lei lesse velocemente la chat, visto che alla fine erano solo quattro messaggi, e poi mi passò nuovamente il telefono che io spensi ed appoggiai sul tavolo davanti a noi.
« che stronzo che non ti ha risposto, però alla fine anche tu non gli avevi risposto » disse lei affondando il cucchiaino nel gelato al cioccolato
alzai le spalle e feci la stessa cosa che aveva fatto la mia amica prendendo però la parte al pistacchio
« ah comunque » dissi ripensando al mio soggiorno a Milano, la mia amica mi fece cenno di continuare curiosa
« ho rivisto Diego »
« sta ancora in mezzo? mamma mia » disse ridendo, Sere e Diego non erano mai andati d'accordo e dopo che ci fummo lasciati lo odiò ancora di più
« abbiamo chiarito, siamo usciti qualche volta ma nulla di che, sicuramente non ci tornerò » dissi seria, Diego era sempre stato un bravo ragazzo e mi aveva sempre trattata bene ma non sarei tornata con lui, non avrei retto un'altra relazione con quel ragazzo.
« ci mancherebbe! »
« con Pippi come va? » chiesi con un sorriso malizioso sul volto, ormai Sere e Duccio erano fidanzati ma lei non mi aveva mai raccontato di come stesse andando con il rosso.
« benissimo, mi ha portata al planetario » disse con gli occhi illuminati, Duccio aveva preso in pieno quello che più piaceva alla mia amica e l'aveva sicuramente fatta interessare ancora di più di quanto già lo fosse.
« ma sai che - disse la mia amica bloccandosi subito prima di parlare, le feci sguardo confuso e quindi riprese a parlare velocemente - Chiara ha lasciato Pietro perché dice che ha solo te in testa »
sorrisi all'affermazione della mia amica, un po' mi dispiaceva per il biondo ma se alla fine era come pensava Chiara non aveva senso che stessero insieme.
prima che potessi rispondere alla mia amica il mio telefono iniziò a squillare, segno che mi era appena arrivata una notifica, lo presi in mano e alla visione del messaggio sbiancai.
« Pietro, è qua sotto » dissi facendo una piccola pausa dopo ogni parola, la mia amica sorrise e mi spinse a scendere.
presi la prima giacca che trovai e misi le scarpe scendendo velocemente da casa trovandomi davanti il biondo con il cappuccio in testa perché aveva appena iniziato a piovere.
senza dire nulla appena mi vide corse ad abbracciarmi stringendomi a sè come se potessi scappare da un momento all'altro.
« mi sei mancata picci » disse quasi sussurrando al mio orecchio stringendomi sempre più forte, quasi fino a farmi soffocare.
« anche tu » dissi sorridendo per il nomignolo che mi aveva dato, il biondo era venuto qui subito, appena aveva scoperto che io fossi tornata e la cosa mi aveva fatto sciogliere il cuore
alzai lo sguardo verso Pietro perdendomi dentro i suoi grandi occhi verdi, ogni volta l'effetto che mi facevano era sempre lo stesso: ne rimanevo incantata perdendo la cognizione del tempo fino a quando qualche evento al di fuori di me e lui interrompeva il momento, il biondo si avvicinò sempre di più al mio viso interrompendo le distanze con un bacio sulle labbra paragonabile a quelli dei film, in quel momento c'eravamo solo noi, la pioggia cadeva veloce sui nostri corpi ma a noi non importava, poteva anche iniziare a grandinare ma noi saremmo rimasti lì per sempre senza mai staccarci bisognosi l'uno dell'altra.
« neanch'io riesco a stare senza di te » disse appena ci staccammo per via della mancanza di fiato, sorrisi e lui ricambiò subito, le emozioni che mi provocava quel ragazzo erano indescrivibili.
« penso di essermi innamorato di te » continuò poi con un sorriso sul volto, era la prima volta che qualcuno mi si dichiarasse in quel modo, avevo le farfalle che volavano nello stomaco e il cuore in gola per l'emozione non riuscivo a controllare il mio corpo.
« io sono sicura di esserlo » dissi quasi sussurrando sotto lo sguardo attento del biondo che appena finii di parlare poggiò nuovamente le sue labbra sulle mie
« saliamo dai o prenderai freddo » dissi sorridendo, Pietro aveva indosso solamente la felpa scelta molto azzardata vista la stagione nella quale eravamo
« rimarrei sotto la pioggia per ore per te »
sentii il viso andare a fuoco, probabilmente ero diventata tutta rossa, il biondo se ne accorse ed iniziò a ridere per la mia reazione beccandosi una piccola gomitata amichevole.
« saliamo per davvero pi »
presi il ragazzo per mano e salii le scale trascinandolo dietro di me senza proferire parola.
« abbiamo un ospite » dissi imbarazzata guardando la mia amica che per tutto il tempo era rimasta sul divano
« ciao princi » disse la mia amica sorridendo facendo un cenno con la mano
« ciao sese, come va? » disse il ragazzo salutando a sua volta
« tutto ok, ora chiamo Duccio, voi andate pure in camera di rora se volete » disse Sere
« Duccio potrebbe essere già qua sotto » disse Pietro imbarazzato facendo rimanere confuse me e la mia amica
« eh metti che finiva male e avevo bisogno di consolazione, non si sa mai! »
io e Sere scoppiammo a ridere ed obbligammo il biondo a scrivere a Duccio per farlo salire per poter stare con la sua fidanzata, appena il rosso arrivò io e Pietro ci dileguammo nella mia stanza consapevoli di avere un lungo discorso da fare.
ci sedemmo sul letto ed aspettammo che l'altro iniziò a parlare ma visto che nessuno dei due prese coraggio rimanemmo in silenzio per una decina di minuti a fissarci negli occhi.
« mi dispiace per come ti ho trattato la prima volta, avevo solamente tanta paura » dissi sincera interrompendo il silenzio
« sono stato uno stronzo anch'io, non avrei dovuto trattarti così solo perché pensavo che mi avrebbe fatto stare meglio » disse lui prendendo le mie mani nelle sue, sapevo benissimo che si stesse riferendo al discorso che avevamo fatto nel cortile del bunker ma non accennai nulla di quella conversazione.
« sento che devo dirti una cosa, non posso nascondertela ancora per molto - fece una pausa in attesa di una mia reazione ricevendo però solo un cenno che gli indicava di continuare a parlare - quella sera, la prima che ci siamo incontrati, tu eri ubriaca ma io no, mi ricordo tutto, tutte le parole che mi hai detto »
« non so quanto potessero avere un senso quelle parole Pi, probabilmente dicevo cose senza senso » dissi confusa guardando il ragazzo davanti a me che non aveva smesso di guardarmi nemmeno per un secondo
« tu ti sei sfogata con me, mi hai raccontato di tutto quello che ti aveva fatto Diego e di tutto quello che hai passato quando eri piccola, mi hai abbracciato ed hai iniziato a piangere come una bambina, in quel momento non avevo capito perché lo avessi fatto, perché avessi parlato con me di quelle cose ma poi ho capito quanto fossimo simili, ti ho ripensata molto quella notte e ho cercato in tutti i modi di ritrovarti, il destino a quanto pare ha fatto la sua parte perché il giorno dopo ci siamo subito rincontrati, da lì ho capito che avrei fatto qualsiasi cosa per salvarti da te stessa, per salvarti da questo mondo di merda perché nessuno lo ha mai fatto con me »
rimasi ad ascoltare tutte le sue parole con le lacrime agli occhi, non pensavo che qualcuno oltre alla mia amica si potesse affezionare così tanto a me, non pensavo che qualcuno fosse disposto a salvarmi veramente da me stessa e ad aiutarmi ad uscire da quel tunnel buio nel quale ormai ero da anni.
« Pietro io non so che dire, non so come ringraziarti, non so cosa fare »
mi catapultai tra le sue braccia iniziando a piangere nuovamente, non potevo controllare le mie emozioni sopratutto perché quando mi trovavo con quel ragazzo sembravano amplificate, ritornavo una bambina che stava ancora scoprendo il mondo che con lui aveva una sfaccettatura totalmente diversa da come lo avevo sempre visto.
« io mi farò salvare a patto che tu ti faccia salvare da me » dissi accennando una risata tra le lacrime facendo sorridere il ragazzo che mi teneva tra le sue braccia
« ci sto » poggiò una mano sulla mia guancia e mi asciugò dalle lacrime che poco prima si erano posate su di essa e mi sorrise lasciandomi poi un dolce bacio sulle labbra.
« possiamo provare ad avere qualcosa di serio? se non va non fa nulla ma non voglio rinunciare a questa occasione » chiesi sorridendo
« me lo chiedi anche? ovvio che si » disse accennando una risatina, mi strinsi a lui e gli lasciai un'altro bacio, dopo qualche minuto decidemmo di raggiungere i nostri amici senza però dire nulla a nessuno, per ora quello era il nostro piccolo segreto.

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NOTA AUTORE

ciao!!
questo capitolo mi piace molto, prima di scriverlo ne avevo scritto un'altro di 800 parole ma l'ho cancellato perché non mi piaceva ( si sono pazza )
è molto lungo ma ci tengo molto e mi ci sono impegnata molto quindi spero che vi piaccia tanto quanto piace a me.

vi voglio bene
( sere t amo )

- rora ☀️

GIOVEDÌ NOTTE ESCE NERO MASCARA!!!

distaccato | faresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora