mi piazzai davanti all'armadio in cerca di qualcosa da mettermi, quella sera saremmo dovuti uscire a cena assieme ai ragazzi e poi avremmo fatto tappa in discoteca ed io non sapevo minimamente come vestirmi.
cercai qualcosa di elegante ma che allo stesso tempo tenesse caldo visto che ormai era novembre inoltrato e non potevo vestirmi in modo leggero come ero solita a fare, alla fine però cedetti e mi misi un vestito corto senza spalline con sopra una giacca nera e ai piedi i miei soliti dottor martens.
« ma sei pazza? ti viene una polmonite » disse Sere ridendo entrando nella mia stanza con lo scovolino del mascara in mano
« non mi verrà - dissi ridendo con lei - ho le collant felpate »
« su chi devi fare colpo pupa? » chiese facendo un sorrisino malizioso, sapeva benissimo che volevo che Pietro si pentisse della scelta che avevo fatto ma eravamo entrambe consapevoli del fatto che un bel vestito e un buon trucco non avrebbero per niente risolto la situazione che si era creata tra me e il biondo.
« su di te » dissi mandandole un bacio volante che lei prese e si posò su una guancia
« finisco di prepararmi e arrivo, tra dieci minuti Duccio è sotto »
la mia amica uscì dalla stanza prima che io potessi fare domande, lei ed il rosso in questi ultimi giorni erano diventati sempre più affiatati, si capiva ormai che ci fosse qualcosa tra di loro ma nessuno dei due ne aveva mai parlato, chissà cosa stavano tramando.
scacciai i pensieri e mi sedetti nella mia piccola postazione trucco, che in realtà era la mia scrivania visto che non ero cosi brava a truccarmi da avere pure una postazione per farlo, tirai fuori quel poco che mi serviva e mi resi presentabile, un filo di blush, un po' di mascara ed una passata di gloss sulle labbra ed ero pronta, giusto in tempo per l'arrivo del rosso.
mi diedi un'ultima spazzolata, sistemai il vestito che mi si era leggermente tirato su ed andai verso l'ingresso dove la mia amica e Duccio mi stavano aspettando con un sorriso sul volto.
« ciao Pippi » dissi salutandolo dandogli un bacetto sulla guancia che lui ricambiò
scendemmo da casa e ci dirigemmo verso la macchina del rosso che ci avrebbe accompagnate al ristorante nel quale quella sera avremmo cenato.
« che fanno da mangiare? » chiesi sistemandomi sul sedile del passeggero, ormai Sere e Duccio erano diventati mamma e papà.
« penso cibo, ma non ne sono sicuro » disse Duccio sorridendo beccandosi un dito medio come risposta
« guarderò là visto che papà non me lo vuole dire » dissi con voce da bambina scoppiando poi a ridere
« papà? » chiese il rosso divertiti
« si, mamma e papà » dissi sorridendo indicando prima la mia amica e poi il rosso facendoli scoppiare in una risata contagiosa
arrivammo al locale dopo pochi minuti visto che non distava molto da casa nostra, scendemmo dalla macchina ed entrammo in cerca dei nostri amici che ci stavano già aspettando all'interno del ristorante.
« ciao bellissimi » disse la mia amica sorridendo appena vide i ragazzi andandosi a sedere affianco a Marco seguita dal rosso che si sedette affianco a lei lasciandomi come unico posto quello tra Andrea e Jack
« ciao » quasi sussurrai imbarazzata, ero seduta lontana dalle uniche due persone con cui mi sentivo completamente a mio agio e la cosa mi fece salire un senso di ansia incontrollabile
« rorinaa » disse Andrea sorridendo dandomi un bacetto sulla guancia per salutarmi.
mi girai verso la mia amica chiedendole aiuto con gli occhi mentre lei mi guardava divertita insieme al rosso, spostai lo sguardo poi sul resto del gruppo trovando Pietro che mi fissava in malo modo, era forse geloso di Andrea?
ricambiai il bacio del corvino, avevo trovato il passatempo per quella sera: far ingelosire Pietro con l'aiuto di Andrea, anche se alla fine lui non lo sapeva.
dopo pochi minuti dal nostro arrivo il cameriere arrivò e prese i nostri ordini segnandoli su un foglietto e tornando poco dopo con le bibite che avevamo scelto.
« niente pizza con le patatine sta sera? » chiesi a Jack ridendo
« se l'avessi presa tu l'avrei fatto anch'io » disse lui ridendo con me, io e Jack eravamo i più piccoli del gruppo e ci divertivamo a farlo notare anche nel modo in cui mangiavamo.
passammo tutta la serata a ridere e scherzare fino a quando non arrivò il momento di uscire dal ristorante che stava ormai per chiudere, ci stavano letteralmente cacciando via perchè avevamo fatto tardi.
« andiamo in disco? » chiese Andrea sorridendo, a me non andava proprio ma se tutti avessero accettato lo avrei dovuto fare anch'io senza nessuna esitazione
« che dite di un giro alla piazza? » chiese il biondo, sembrava quasi mi avesse letto nella mente ma ricordandomi poi che fosse lì con Chiara pensai che alla fine fosse stata lei a chiedergli di andare a farci un giro
tutti accettarono e quindi andammo nel posto proposto dal biondo che non distava molto dal ristorante dal quale eravamo appena usciti.
« raga basta sono stanco » disse Jack facendo finta di svenire andandosi poi a sedere su una panchina
« anch'io »
mi andai a sedere accanto a lui mentre il resto dei ragazzi continuò con il loro giretto turistico per la piazza di Empoli.
« c'è qualcosa tra te ed Andrea? » chiese il ricciolino appena tutti si erano allontanati abbastanza da non sentirci
« lui mi viene dietro ma a me non interessa » dissi sincera, alla fine che avevo da perderci? Andrea era uno che si scordava facilmente delle ragazze che non ricambiavano il suo provarci sempre.
« devi far percaso ingelosire qualcuno? nell'ultimo periodo gli dai sempre corda » disse con un sorrisino malizioso sul volto
« macché »
« secondo me nascondi qualcosa con Pietro » disse sorridendo, diventai rossa anche se alla fine tra di noi non c'era nulla.
« non è vero » dissi solamente cercando di risultare il più imparziale possibile
« Aurora - disse, sentendo il mio nome attirò completamente la mia attenzione - quella sera che avete dormito al bunker insieme »
« non aggiungere altro per favore » dissi interrompendolo imbarazzata mentre lui si mise a ridere
« dai ci sono i muri che sono praticamente di carta pesta, come pensavate che nessuno sentisse? » disse continuando a ridere mettendomi ancora di più in soggezione
fortunatamente prima che potessi rispondere i ragazzi ci raggiunsero con dei gelati in mano, Duccio ne porse uno a Jack ed Andrea ne porse uno a me, aveva azzeccato i miei gusti preferiti: pistacchio e stracciatella, probabilmente c'era stato lo zampino della mia amica ma mi fece molto piacere.
mi alzai e feci per dargli un bacio sulla guancia per ringraziarlo ma lui spostò il viso facendomi finire in un dolce bacio sulle labbra, devo dire che alla fine non mi dispiacque come pensavo.
gli urletti dei ragazzi si alzarono facendomi sentire in soggezione ed obbligandomi a staccarmi imbarazzata dalle labbra di Andrea, mi girai in cerca dello sguardo della mia amica trovandola scioccata accanto a Pietro che sembrava a dir poco furioso, ma lui che voleva? era fidanzato non aveva il diritto di guardarmi così.
« scusate »
lasciai il mio gelato nelle mani di Andrea e mi allontanai velocemente dai ragazzi, mi sentivo in soggezione e in imbarazzo non sarei riuscita a rimanere ancora per molto sotto gli sguardi indagatori dei miei amici.
« ci hai messo poco »
« non ti ci mettere Pietro, sei il primo che è tornato dalla sua ex »
mi accesi una sigaretta e mi girai a guardare il ragazzo che mi aveva raggiunta
« e tu ti sei baciata uno dei miei migliori amici davanti ai miei occhi, cosa dovrei dire? »
« lui ha baciato me »
« e tu non ti sei staccata »
« vaffanculo Pietro, tu mi hai detto che era troppo tardi, tu sei tornato dalla tua ex non io » dissi acida sputandogli addosso tutti i pensieri che avevo in testa
« sei stato uno stronzo, pensavi che rifiutarmi ti avrebbe fatto stare meglio? non è così e lo sappiamo entrambi, ti sei pentito della scelta che hai fatto ma non lo vuoi ammettere e quindi te la prendi con me che sto cercando di andare avanti, di interessarmi a qualcun altro perché adesso oltre al pensiero di Diego c'è anche il tuo che mi perseguita »
una lacrima solitaria bagnò il mio viso, non avrei voluto piangere, non avrei voluto farmi vedere piangere da Pietro ma non riuscii a controllarmi.
il biondo si avvicinò a me e mi trascinò in un abbraccio, non proferì parola, non mi disse neanche le ragioni per le quali aveva fatto quella stupida scelta.
mi staccai bruscamente e tornai dal resto dei ragazzi che vedendomi arrabbiata non dissero nulla su quello che era successo con Andrea e non commentarono nemmeno il fatto che Pietro mi fosse venuto dietro.« che è successo? » chiese la mia amica sedendosi sul mio letto poggiandomi una mano sulla spalla, ormai la mia stanza era diventata il nostro confessionale.
le spiegai della conversazione con Pietro e le dissi anche che il bacio con Andrea era stato più che insignificante, o almeno da parte mia.
« tesoro hai fatto bene a dire quelle cose a Pietro, però sei stata un po' stronza a cercare di farlo ingelosire con Andrea »
la mia amica era sempre stata schietta, diceva sempre quello che pensava anche se sapeva che volesse andare contro le mie scelte.
« lo so - sospirai e cercai di cambiare discorso, non mi andava di parlare di me - è successo qualcosa con Pippi? vi siete finalmente chiariti? »
« non volevo dirtelo ora perché sei triste però prima mi ha chiesto di metterci insieme »
« dovevi dirmelo subito »
le saltai addosso e la abbracciai, ero così felice per la mia amica che finalmente aveva trovato il ragazzo giusto per lei
« vado a nanna Sese, sto morendo di sonno »
stranamente quella sera dissi la verità, ero stanchissima, mi si chiudevano gli occhi da soli, Sere mi diede la buonanotte e tornò nella sua stanza andando a dormire come a poco avrei fatto pure io.
presi il telefono per mettere la sveglia, trovando però un messaggio inaspettato dal ragazzo del quale avevo parlato poco prima alla mia amica.in mezzo a quellе maschere
tu sei l'unica sеnza_________
NOTA AUTORE
ciao!!
capitolo che fa cacare come sempre
spero però che a voi sia piaciuto
( non ho riletto per vedere la diretta di jack quindi se ci sono errori è colpa sua )vi voglio bene
( sere t amo )- rora☀️
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distaccato | fares
FanficAurora e Pietro, due semplici ragazzi che si incontreranno per puro caso, chissà cosa succederà