13.

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« raga dai dobbiamo sistemare per il compleanno di Sere! » dissi cercando di attirare l'attenzione dei sei ragazzi presenti in casa nostra.
« ma che facciamo? » chiese Andrea sedendosi sul divano affianco a Duccio e Jack, avevo invitato i ragazzi per poter organizzare una sorpresa alla mia amica ma nessuno di loro aveva intenzione di darmi una mano.
« se non vi alzate a darmi una mano vi tirò una ciabatta » dissi seria minacciando i tre ragazzi sul divano scoppiando poi a ridere vedendo la faccia sconvolta di Marco.
« dai ragazzi aiutiamola o la nanetta si esaurisce » disse Duccio ridendo alzandosi dal divano beccandosi davvero una ciabatta addosso.
« meglio se tu vai a tenere occupata Serena, qua ci pensiamo noi » disse Jack sorridendo mentre Duccio si massaggiava il punto nel quale era arrivata la mia ciabatta, mi avvicinai a lui ridendo e gli diedi un bacio per scusarmi, lui all'inizio fece il finto offeso ma poi mi perdonò.
« allora io vado, ci sentiamo dopo ragazzi » il rosso uscì di casa salutando tutti con un cenno di mano e noi ci mettemmo all'opera per poter sistemare la casa in tempo per l'arrivo della mia amica.
« dove poggio questo? » chiese Andrea avvicinandosi con il regalo della mia amica, avevamo preparato uno scatolone enorme ma il vero regalo era un semplice biglietto per un viaggio che avremmo fatto tutti insieme che aveva come destinazione un luogo scelto da lei.
« mettilo in camera mia così non lo vede »
il corvino fece come detto ed andò in camera mia seguito dal biondo che non si fidava molto a lasciarlo andare da solo per paura che potesse rompere qualcosa.
« la torta chi la ritira? » chiese Marco fissandomi, per la mia amica avevamo preso una semplice torta gelato ma sapevamo che l'avrebbe sicuramente apprezzata.
« andate voi? » chiesi guardando con occhi da cucciolo Dario e Marco che annuirono sorridendo dirigendosi subito verso la gelateria presso la quale avevamo ordinato.
« quei due si staranno scannando? » disse Jack ridendo riferendosi ad Andrea e Pietro, effettivamente ci stavano mettendo tanto tempo e la cosa stava iniziando a preoccuparmi.
« vado a vedere, tu intanto finisci di sistemare la tovaglia per favore » dissi sorridendo avviandomi verso la mia stanza, non trovai nessuno quindi intuii che fossero andati sul balcone per fare una pausa ( anche se non avevano fatto nulla ).
« sono contento per te Pi » sentii dire dal corvino.
« alla fine avevi ragione, non avrei mai pensato però che le cose potessero andare così bene » disse il biondo portandosi la sigaretta alla bocca.
« Andrea Locci ha sempre ragione! » disse ridendo seguendo poi la mossa che aveva fatto poco prima il biondo, ero molto curiosa di sapere di cosa stessero parlando ma non era giusto farmi gli affari loro quindi, anche se dispiaciuta, decisi di interrompere il momento.
« fate già pausa? » chiesi ridendo uscendo sul balcone facendo sussultare entrambi i ragazzi.
« pausa più che meritata » disse Andrea sorridendo, fece l'ultimo tiro dalla sigaretta e la mise nel posacenere, si poi alzò dal pavimento iniziando a parlare.
« torno dentro ad aiutare Jack » disse sorridendo facendo come detto lasciando soli me e il biondo.
« vieni qui dai » disse lui indicando il posto affianco a lui, feci come mi disse e mi sedetti affianco a lui accendendomi una sigaretta dopo una mattinata intensa senza fumare.
« di che parlavate? » chiesi curiosa poggiando la testa sulla sua spalla ed accendendo successivamente la sigaretta che tenevo tra le labbra.
« nulla di che, mi ha solo chiesto come stava andando » disse sorridendo poggiandomi una mano sulla coscia, il suo tocco mi provocò una scarica di brividi che lo fece sorridere.
« abbiamo finito i preparativi per Sese? » chiese cambiando argomento, annuii senza proferire parola, l'univa cosa che mancava era la torta ma ci stavano già pensando Marco e Dario.
« chissà se Duccio riuscirà a tenerla ancora per molto » dissi ridendo, il rosso avrebbe dovuto tenere occupata la mia migliore amica per qualche ora in modo tale che potessimo preparare le cose al meglio.
« parli del diavolo » disse il biondo ridendo mostrandomi lo schermo del telefono, i due fidanzati erano appena partiti da Firenze quello voleva dire che in meno di mezz'ora i ragazzi che erano andati in gelateria sarebbero dovuti essere qui.
buttai la sigaretta finita nel posacenere e mi alzai dal pavimento tendendo la mano al biondo che subito afferrò, tornammo all'interno della mia stanza e ci dirigemmo poi verso il salotto dove trovammo tutti e quattro i ragazzi intenti a chiacchierare su una delle tante partite di calcio che c'erano state in quella settimana.
« vi do i soldi per la torta »
feci per andare a prendere il portafoglio ma il biondo mi bloccò prendendomi per un fianco.
« è parte del nostro regalo per Sere, non ci devi nulla » disse Andrea sorridendo, non volevo che pagassero tutto loro visto che si erano già offerti di farlo per il regalo ma i ragazzi non vollero sentire nessuna esitazione obbligandomi ad accettare il fatto che io non avrei dovuto metterci neanche un centesimo visto che mi ero sbattuta per organizzare tutto.
« sono qua sotto » disse Jack quasi urlando dopo essersi affacciato alla finestra per controllare se il rumore della macchina che avevamo sentito fosse davvero quella di Duccio.
annuimmo tutti quanti e ci sistemammo sul divano aspettando che la mia migliore amica entrasse in casa.

Serena's pov

« Dudu mi stai facendo paura » dissi ridendo vendendo il rosso camminare a rallentatore, sembrava stesse facendo qualsiasi cosa per rallentare il rientro a casa.
« addirittura paura? » disse ridendo mettendomi un braccio sui fianchi portandomi verso di lui e lasciandomi un veloce bacio sulla guancia
« dai muoviamoci »
mi staccai dal rosso e lo presi per mano avvicinandomi velocemente all'entrata del palazzo nel quale era presente l'appartamento dove vivevamo io e la mia amica, misi le chiavi nella serratura ed aprii la porta, entrai e salii le scale trascinandomi dietro il rosso come se fosse un cagnolino che non voleva tornare in casa dopo una lunga passeggiata.
« sorpresaaa »
le urla dei miei amici si fecero spazio per tutto l'atrio, feci cadere lo zaino a terra e corsi dalla mia amica stringendola forte tra le mie braccia, non potevo credere che avessero preparato una sorpresa per me.
« non dovevate » dissi sorridendo guardando tutti i ragazzi presenti nella stanza
« tutto per te sese » disse Jack sorridendo, mi avvicinai e gli diedi un bacetto sulla guancia facendo poi lo stesso con tutto il resto dei ragazzi.
la mia amica scomparve dietro la porta della cucina insieme al biondo, tornarono poi dopo poco con una torta e dei piattini in mano, me la misero davanti obbligandomi ad esprimere un desiderio mentre mi cantavano la canzoncina di buon compleanno.
« vi amo pupi! » dissi ridendo dopo aver spento le candeline.
« questo è per te » disse Marco sorridendo porgendomi un'enorme scatolone, lo presi sorridendo e lo aprii, conteneva una miriade di altri scatoloni vuoti fino ad arrivare all'ultimo dove era presente una busta da lettere, la aprii e trovai un buono per un viaggio per tutti ed otto con destinazione ancora da scegliere.
« è bellissimo » sentii gli occhi umidi e in poco le lacrime calde iniziarono a scendere sulle mie guance, non erano di tristezza però.
« amore non piangere »
la mia amica mi venne subito ad abbracciare e mi asciugò le lacrime lasciandomi poi un bacetto sulla guancia, quello fu il compleanno migliore di tutta la mia vita, finalmente mi sentivo parte di una vera famiglia.

« vieni un attimo con me? » chiese Duccio sussurrandomi all'orecchio, annuii e mi prese per mano portandomi nella mia stanza per essere lontani dal resto del gruppo.
« che c'è Pippi? » chiesi guardandolo confusa mentre tirava fuori qualcosa da sotto al mio letto.
« questo è per te »
sorrisi all'idea che aveva nascosto il mio regalo sotto al mio letto e lo presi, iniziai a scrutarlo, era la custodia di una chitarra, la aprii e all'interno trovai una fender.
« pippi » dissi con le lacrime agli occhi, poggiai delicatamente la chitarra sul letto ed andai dal rosso, lo abbracciai più forte che potevo e lo baciai, non potevo credere che mi avesse fatto un regalo del genere.
« sapevo quanto la desiderassi e quale occasione migliore per prendertela se non il tuo compleanno? » disse sorridendo lasciandomi poi un bacio sulle labbra.
« non avesti dovuto, costa tanto » dissi staccandomi da lui cercando di guardarlo male, odiavo quando le persone spendevano troppo per me.
« farei di tutto per vederti felice »
quella frase bastò per farmi addolcire, gli andai incontro abbracciandolo nuovamente e lasciandogli un altro bacio sulle labbra.
« ti amo Pippi » dissi guardandolo negli occhi perdendomi in quel verde smeraldo come facevo ogni volta.
« ti amo anch'io Sese »


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NOTA AUTORE

ciao!!
capitolo di passaggio, non mi piace molto ma ci accontentiamo.
spero che vi sia piaciuto <3

vi voglio bene
( sere t amo )

- rora ☀️

distaccato | faresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora