Non vi era mai stato nel cuore della ragazza,una sensazione di delusione e timore come in quel momento.
Tutti i piani che aveva per il futuro,ogni singolo sogno che aveva mai voluto realizzare era andato in frantumi.
Non era abituata a ricevere una delusione,daltronde era sempre stata figlia unica,agiata sempre e comunque,ricevendo sempre quello che voleva.
Ma in quel momento,quella notizia le aveva fatto cambiare completamente la propria visione del mondo.
TenTen le stava sistemando i lunghi capelli biondi,mentre un milione di pensieri diversi invasero la mente della giovane,pensieri che la stavano divorando dal interno come se un gashadokuro* stesse banchettando con le sue carni.
Lo sguardo della consigliera si posó verso il suolo,mentre continuava a passare il pettine in legno tra le lunghissime ciocche color grano.
"Perchè...tutto questo è capitato a me?"si domandó d'un tratto la ragazza,mentre un pesante sospiro aveva finalmente lasciato le labbra rosee.
Una leggera brezza primaverile entró al interno della stanza,smuovendo le ciocche lasciate libere dalla presa della Castana.
Una sola domanda,che fece alzare subito lo sguardo della sua sottoposta che,dal canto suo,non seppe come risponderle.
Rimase in silenzio,mentre acconciava i capelli della padrona,in un acconciatura ordinata,tenendola salda con una decorazione floreale.
"Vostra grazia,il cielo opera in modi imperscrutabili,che avvolte nemmeno noi siamo in grado di capire.Il destino vi ha riservato questa opportunità,certo è diversa da quella in cui speravate voi,ma non per questo non puó essere una cosa positiva..."
Le parole di TenTen non la rassicurarono per niente,troppo presa dal suo esser indispettita per riflettere al loro significato.
"I fiori possono sbocciare anche tra le pietre vostra grazia. Bisogna attendere e tutto farà il suo corso,nel bene e nel male"concluse poi la sua consigliera,cercando di tirar sú un sorriso per farla tranquillizzare.
Anche se La castana avesse avuto ragione,Ino continuava a credere che l'unica vera possibilità di esser felice le era stata strappata dalle mani.
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Se qualcuno avrebbe voluto chiedere a Ino,cosa avesse in mente di fare in quel momento,lei avrebbe risposto,senza se e senza ma,che avrebbe voluto buttarsi da un burrone.
Continuava a torturarsi le mani,innervosita dal solo fatto di star andando nel palazzo che ben presto sarebbe diventata la sua futura dimora.
Era imponente,cosí tanto da metter paura per la sua stazza,mentre osservó l'enorme muraglia che la circondava.
Era sicuramente un palazzo molto piú grande del suo,degno del titolo del signore che vi abitava.
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𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼
Fanfiction❝ 𝐻𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑒,𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑢' 𝑠𝑎𝑛𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑢' 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑎. 𝑀𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎,𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑐𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑠𝑜𝑙�...