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Le mani perlacee strinsero il tessuto del abito,mentre il respiro si fece pesante al solo ricordare quante mani si erano posate sul suo corpo

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Le mani perlacee strinsero il tessuto del abito,mentre il respiro si fece pesante al solo ricordare quante mani si erano posate sul suo corpo.

Le ricordava nitidamente,la pressione che esse esercitavano,il calore bruciante che gli sembró di sentire al loro passaggio.
Ustioni sulle sue spalle,sulla sua schiena,il suo bacino...

Odiava sentire quella sensazione rivoltante ogni volta che sentiva qualcuno sfiorarlo.
La mano di Ino era rimasta incollata al suo kosode per poco,eppure era bastato quel singolo tocco a scatenare in lui un attacco di panico,che riportó a galla dolori di un passato che avrebbe voluto dimenticare.

Arrivó fuori,mentre si inginocchió davanti allo specchio d'acqua del laghetto,quasi a volersi specchiare in esso.
Eppure,anche se avrebbe potuto guardare il proprio riflesso,avrebbe voluto evitare di incrociare i propri occhi in quel momento.

Odiava quel volto da debole,odiava il suo corpo,odiava il suo intero essere.
Alzó le maniche del abito e scoprí la pelle chiara come il pallore della luna,cominciando a strofinare con l'acqua quelle zone di pelle,che ricordó benissimo,essere state toccate dieci,cento,mille volte.

Come se volesse pulirsi,come se volesse lavare via quel ricordo disgustoso.
Disgustoso come lui.
Gli salí una voglia matta di vomitare.

"Sai,mio signore,tutto bene?"domandó una voce alle sue spalle,che lo fece irrigidire.
Si giró lentamente mentre incroció gli occhi azzurri del suo compagno d'armi,nonchè uno dei suoi unici due amici.

O per lo meno,lui era suo amico,l'altro...non sapeva nemmeno se considerarlo come tale.
I capelli del altro ragazzo davanti a lui erano Biondi,sul suo volto vi erano alcuni segni che ricordavano i baffi di una volpe e un ampio sorriso abbelliva il suo volto.

"Naruto...sei tornato?"Il corvino si sistemó la manica,alzandosi e voltandosi completamente nella sua direzione,emettendo un espressione confusa.

Il biondo indossava un armatura scura,poichè era appena tornato dal fronte,per poter fare rapporto al proprio Generale.
"Shikamaru e Sasuke stanno gestendo la situazione contro il nemico mio signore. Stiamo cercando di instaurare una tregua per alcune settimane...ma non sta andando come pensavamo."spiegó il biondo,inginocchiandosi vicino a lui,osservandolo.

Lo conosceva da quando entrambi avevano sedici anni.
Naruto era sempre stato un ragazzo vivace,intraprendente e combina guai,ma si era dimostrato anche un abile combattente.
Ben presto,quando a Sai fú data la possibilità di avere un armata propria per portare avanti la sua carriera militare,Conobbe sia lui che Sasuke Uchiha,che ben presto divennero i suoi piú fedeli compagni.
Certo,in battaglia dovevano collaborare come una squadra,ma al di fuori del mondo militare,Con Sasuke Uchiha Vi erano sempre stati dissapori.
Il Tutto cominció quando Sai aveva diretto un imboscata contro l'armata della nuvola,che ben presto fú mandata al aria dal impulsività del Rampollo Uchiha,che decise di fare di testa sua mandando tutto al aria.
Purtroppo quel suo errore costó la vita di molti soldati che, spinti dalla stima e ammirazione che provavano per lui,lo seguirono senza esitare,andando verso morte certa,convinti che grazie alle direttive del ragazzo,avrebbero vinto.
Invece Naruto non era cosí,certo molto spesso aveva un caratterino davvero fuori dal ordinario,ma non gli aveva mai dato troppi problemi.

𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora