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Le lunghe ciglia sfarfallarono un attimo,mentre quelle nuove informazioni balenavano nella mente della giovane Yamanaka

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Le lunghe ciglia sfarfallarono un attimo,mentre quelle nuove informazioni balenavano nella mente della giovane Yamanaka.

Fece Un ultimo inchino verso il capoclan,per poi seguire i suoi sottoposti,affiancata da TenTen che non potè far altro che tirare un sospuro di sollievo a quella notizia.

"Non siete felice vostra grazia?"le domandó in un sussurro,mentre lei sistemó la propria postura,girandosi di poco verso di lei.

Mosse un paio di passi in avanti,mentre l'ansia prese possesso di lei.
"Sono sollevata...ma non totalmente TenTen"fece uscire quelle parole lentamente,come se esitasse a pronunciarle.

Ben presto arrivarono ad un uscita che dava su un giardino.
Stranamente,quando Ino era arrivata,al esterno il palazzo sembró privo di qualsiasi tipo di vegetazione...ma in quel luogo era pieno di piante di Glicine,che avvolgevano quel posto con il suo profumo avvolgente.

Era uno spazio molto ampio,con uno specchio d'acqua costernato da fiori di loto.

Davanti a lei potè notare una figura,inginocchiata davanti ad un tavolino basso,ove vi erano posate delle tele e dei contenitori simili a ciotole fatti in ceramica finemente lavorata,con al interno una strana sostanza nera.

I servitori davanti a lei fecero un inchino,davanti a colui che,voltato di spalle,alzó il volto,ma senza girarsi.

Ino potè notare dei lunghi capelli neri che,come quelli di suo padre,erano raccolti in un acconciatura per non ricadere davanti ai suoi occhi e quindi,per non procurargli fastidio.

Essa osservó come i servitori la circondarono e lei,sapendo cosa dovesse fare,si inchinó,rimanendo in quella posizione finchè non avesse avuto modo di parlare.

Sentí un rumore,simile ad un oggetto di legno che veniva posato su una superficie,mentre cominció a sentire una strana sensazione,simile al disagio.

C'era uno sguardo su di lei,uno che non poteva incontrare con il proprio data la sua posizione.

"Dunque...a che numero siamo arrivati?Cinque?"domandó una voce profonda e molto calda,mentre si sentí come esso si fosse alzato dalla sua posizione.

Ino tenne gli occhi chiusi,cercando di essere calma e composta,ma quella frase la straní e non poco.

Non capí cosa esso volesse dire,cercó di trovare una risposta a quel affermazione e,riflettendoci un pó,arrivó alla conclusione che lei non fosse la prima ad essergli stata presentata per diventare la sua sposa.

Doveva averne viste parecchie per suonare cosí scocciato.

"La quinta mio signore.Ma vostro Nonno è convinto che questa sia davvero un ottimo partito.È di buona famiglia,è molto colta e sopratutto ha una bellezz-"il servitore si fermó quando alzó lo sguardo verso il suo padrone,sentendolo sbuffare.

Esso si giró verso Ino"Potete pure alzarvi signorina"furono le uniche parole che uscirono dalle sue labbra,mentre Ino alzó d'istinto lo sguardo verso di lui.

𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora