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Ten Ten aiutó Ino ad indossare il suo abito,dalla stoffa di un delicato color pesca con dei decori dorati sulle maniche,mentre la sentì borbottare alcuni insulti,probabilmente rivolti al ragazzo che la sera prima le aveva tolto il sonno,facendole ...

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Ten Ten aiutó Ino ad indossare il suo abito,dalla stoffa di un delicato color pesca con dei decori dorati sulle maniche,mentre la sentì borbottare alcuni insulti,probabilmente rivolti al ragazzo che la sera prima le aveva tolto il sonno,facendole venire delle profonde occhiaie,che TenTen si stava impegnando a nascondere con il trucco.

"Dannato...se non fossi costretta a stare calma,lo avrei già strozzato con le mie stesse mani,non solo è un rozzo infame,mi priva pure del sonno!Come osa...AH!"Un grugnito uscí dalle labbra della bionda,mentre il lungo ciuffo che di solito le ricopriva l'occhio venne spostato dalla sua mano,che bel presto finì sul suo viso.

"A chi vi riferite vostra grazia? Qualcuno vi ha importunata?"emise subito preoccupata la castana al suo fianco,mentre le sistemó le maniche del abito con cura.

Qualcuno che la importunava?
Se doveva essere sincera,in modo fisico nessuno aveva osato sfiorarla con un dito,eccetto TenTen e suo padre ed non era neanche un modo malizioso.

Ma importunarla con lo sguardo,con quei occhi neri e intensi,con quel sorrisetto di sfida...

Si,qualcuno la stava importunando.

E con sua grande disgrazia,quel qualcuno era il suo futuro sposo,che avrebbe dovuto sopportare per il resto della sua vita,suo malgrado.
L'idea non la rendeva felice,neanche di poco.
Qualsiasi cosa che aveva a che fare con quel ragazzo,la invogliava a voler stare il piú lontano possibile da lui.

Eppure,era qualcosa che non avrebbe potuto evitare.
Il giorno prima avevano condiviso lo stesso ossigeno che respiravano e,fra qualchr giorno,avrebbero condiviso le lenzuola e il resto della loro vita.

E Ino inorridiva al pensiero che avrebbe dovuto sopportarlo per tutto quel tempo,specialmente perchè a primo impatto le aveva subito procurato un enorme senso di antipatia.

Ma cosa poteva fare? Oramai il suo destino era stato scritto e lei non poteva sottrarsi a ció che le spettava.

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Non volava una mosca,mentre erano tutti attorno al tavolo,per consumare la colazione.
Il profumo intenso delle portate si diffuse nel aria,facendo sorridere lievemente la ragazza che,cominció a mangiare con gusto quelle delizie che aveva davanti.

Mentre si era apprestata ad addentare un boccone di pesce notó che Sai non era presente,cosa che le parve parecchio strana,visto che avrebbero dovuto trascorrere parecchio tempo insieme,tecnicamente.

Mentre avvicinó la ciotolina con il riso al proprio volto si fermó"Sai non viene a mangiare?"domandó voltandosi leggermente verso Danzo,che emise un sospiro,continuando a mangiare.

Seguì un lungo momento di silenzio,mentre il patriarca aprí l'unico occhio scoperto,osservandola"Ha mangiato al alba ed è subito andato ad allenarsi,quel ragazzo non conosce il riposo,ma non preoccupatevi,è una cosa che fà spesso."

𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora