Ad occhi chiusi sopra la follia, basta solo un po' di vento e tutto vola via.
Alessandra Amoroso.
Sulla Luna e oltre.
È assurdo quanto una situazione possa cambiare in così poco tempo, ricordavo ben poco della sera precedente, ero confusa, stanca, ma Viva. Dannatamente Viva.
Respirai affondo, alla ricerca dell'ossigeno necessario per respirare. Il sole del mattino sapeva, sapeva ormai tutto di noi. Ci aveva visti, sul mio letto, presi ad esplodere uno insieme all'altro.
<Cosa pensi di fare?> Una presa salda bloccò la mia intenzione di alzarmi.
<Farmi una doccia>
<Risposta sbagliata Italy> Sogghignò il ragazzo dai capelli perfettamente spettinati mentre con una mano mi riavvicinava a lui.
Come dicevo, il mondo gira, cambia sempre e non è mai scontato, non chiede mai il permesso per mutare ogni qualsivoglia situazione, scenografia o momento, e lui era così, proprio così, un mondo a parte, pronto a capovolgerti.
E così, in un batter di ciglia mi ritrovai distesa sul letto, con il suo addome da farmi da sfondo, e i suoi occhi che fremevano dalla voglia di riscoprire tutto il mio corpo come se fosse l'unica cosa necessaria per sopravvivere.
La sua mano scorse i lineamenti del mio corpo, lasciando brividi indicenti sulla mia pelle, capii subito la sua intenzione, ma, improvvisamente la mia voglia di fare io qualcosa per lui divenne troppo prepotente per lasciarlo fare.
Cercai quindi la forza necessaria per alzarmi e alzare lui, puntai le mani sul suo petto. Mi guardava, dall'alto, non capiva, ma io si, capivo benissimo quello che stavo per fare, e la sentivo la paura battermi nella pancia.
Non so come, ma riuscii ad invertire la posizione, lui era sdraiato, i suoi addominali riflettevano sotto la luce del sole, era nudo, davanti a me, ed io, impaurita e tremante come una foglia ero sopra di lui.
<No Laura, non lo devi fare> Mi bloccò.
All'istante qualcosa si ruppe dentro di me, perché mi aveva bloccato? Perché non potevo ricambiare ciò che lui faceva provare a me? Va bene, sicuramente anzi, molto probabilmente era abituato ad altro, a ragazze più esplicite, più brave, più..
<Giusto, sei abituato a qualcosa di più> Non mi trattenni.
Meglio una brutta verità che una bella bugia.
<Sbagliato, potrei non essere abituato a questo> Confessò poi puntando lo sguardo altrove.
<In che senso?>
<Niente> Tagliò corto.
E nulla, quella tempesta che aveva dentro si riprese subito i suoi segreti.
Sinceramente non sapevo cosa fare, solitamente era lui che nonostante tutto riusciva a cambiare situazione, sia chiaro, lui riusciva a cambiarla letteralmente, sia in bene che in male ma almeno lo faceva, ma quella volta non la cambiò affatto. Rimasi in silenzio, mentre lui si alzava frettolosamente dal letto pronto ad accendersi una sigaretta.
Era lì, con i gomiti fermi sul davanzale, ed il fumo che face da contorno alla sua figura. Avrei voluto chiedere tante cose, tantissime cose, avevo bisogno di sapere, di mettere in chiaro le cose, perché era proprio quando il nostro mondo si fermava che io sentivo la necessità di sapere se davvero quel mondo era giusto, se valeva la pena o se era tutto un mondo di cartone. Però, sempre troppi però avevo in testa, e in quel momento, l'unico però era uno; lui era lì, appoggiato alla finestra, bello come il sole, e io volevo davvero non fare niente?
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ARE YOU MY MELODY?
ChickLitQuesta è la storia di un'anima venduta, rubata, presa con forza e strappata via. Austin aveva appena 18 anni quando decise di accettare un patto terribile, ma lui non lo sapeva, non poteva immaginare che quella opzione al momento l'unica possibil...