MIKE

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Un amico è cosi, non chiederà né il come né il perché,

ti ascolterà e si batterà per te, oh, e poi tranquillo ti sorriderà.

Un amico è così.

Laura Pausini


<Buongiorno Principessa!> Esordii spalancando la camera del mio amico. 

Casa sua ormai era casa mia, avevo le chiavi. 

<Abbassa la voce cazzo> Ringhiò puntando gli occhi su Mia. 

<Buongiorno Mike, tranquillo sono sveglia> Sussurrò lei angelica e ancora assonnata. 

La osservai attentamente, era bella, come sempre, ma aveva qualcosa negli occhi, aveva pianto. 

La bambolina bionda dagli occhi cristallini, si alzò dal letto per andare in camera sua, io invece andai dritto al punto.

<Tutto bene?> Guardai interrogatorio Austin.

<Quel coglione l'ha lasciata> 

<Ah>  L'unica cosa che riuscii a dire. 

<A lui ci penserò ma prima di poter fare qualsiasi cosa devi capire> 

<Cosa?> Domandai allarmato.

<Capire cosa mi nasconde Mia, mi ha detto che si sono lasciati ma poi non ha voluto parlare di altro> 

<Senti da che pulpito, ci sarà pur un motivo se siete fratelli no?> 

Era vero, seriamente si stava lamentando della riservatezza di sua sorella? lui? che per fargli estorcere una parola bisogna pregarlo in cinese?. 

Austin mi guardò abbastanza serio da uccidermi il sorriso all'istante.

<Non scherzare, mi nasconde qualcosa ed io devo sapere cosa. Con me non parla, ci puoi pensare tu?> 

Devo proprio?

<Non puoi chiedere a Laura?> Chiesi ingenuo, alla fine erano migliori amiche.

<Magari Laura lo sa già, ma sicuramente non verrà a dirmelo. Per questo lo sto chiedendo a te>

<Va bene, ci proverò> 

<Grazie, solo non capisco il perché, mi ha sempre confidato tutto..>

<Forse perché ha paura della tua reazione?> 

<Va bene andiamo ora> 

Dalla sua risposta capii subito che non era aria. Avrei voluto tartassarlo di domande su Laura, ero troppo curioso, ma mi avrebbe mangiato vivo se solo avessi ancora parlato di lei. Era nervoso, lo era sempre a dirla tutta ma quella mattina ancor di più. 

Lo seguii in sala dove Mia, raggiante come il sole di agosto era impegnata a prepararci la colazione. 

Che forza che aveva, fino a qualche minuto prima aveva gli occhi gonfi, rossi, il sorriso triste e dopo poco? raggiante, splendente, forte. Era una donna. E come dicevo sempre: le donne hanno la forza di tenere il mondo con una mano. 

<Avete deciso quale costume indossare sabato?> Domandai, osservando quel piatto pieno di uova strapazzate. 

<Mike è presto per pensarci, non rompere il cazzo> 

< Le è caduta la coroncina questa mattina principessa?> Azzardai, prendendo in giro il mio amico. 

Ovviamente mi fulminò con gli occhi.

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