8; Dalila

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*il continuo dello scorso capitolo*

<<Dali, chi è?>> chiede.
<<Ale...>> sussurro con gli occhi pieni di lacrime.
<<Dali, hey, che cosa è successo?>> chiede prendendomi le mani e guardandomi preoccupato.
Gli passo il telefono e mi getto su di lui piangendo.

<<Allora..."Dalila, ciao. Sono Salvatore, vorrei scusarmi con te per ciò che ti ho fatto passare e invitarti da me a Venezia... ti spiegherò poi. Rispondi presto, ti prego è importante.">> legge ad alta voce il messaggio che mi è arrivato.
<<Che cosa devo rispondere?>> chiedo guardando altrove.
<<Dipende, tu che cosa vuoi fare?>> dice mettendosi i boxer.
Rimango senza dire niente per ragionare.
So che Salvatore non è uno di cui fidarsi, ma ha scritto che è importante...
<<Sinceramente, io ci andrei dato che ha detto che è una cosa importante. Se succede qualcosa ti mando un messaggio>> rispondo pensandoci un po'.
<<Secondo me, invece, c'è qualcosa che non quadra. Un ragazzo che ti picchia da sempre vuole chiederti scusa. Ma accetto la tua decisione, ti chiedo soltanto di stare attenta..." sussurra con le lacrime agli occhi e porgendomi il mio intimo e dei pantaloncini bianchi, che poi cambio con un paio nero.
Gli sorrido e mi vesto.
<<Tranquillo, se succede ormai ci sono abituata...>> metto una maglietta oversize blu.
Prendo nuovamente il telefono e rispondo.

+39 *** *** ****
Dalila, ciao. Sono Salvatore, vorrei scusarmi con te per ciò che ti ho fatto passare e invitarti da me a Venezia... ti spiegherò poi. Rispondi presto, ti prego è importante.

Ok...quando devo venire a Venezia?

Oggi pomeriggio, 16:15. Non un minuto in più, ho fretta. Ti porterò a casa mia, non devi preoccuparti di nulla. Passo a prenderti io e andiamo in macchina.

Oh, ok...a dopo?

A dopo.❤️

<<Tutta questa confidenza dove se l'è presa? Pure il cuore ti ha mandato?>> dice infastidito e scoppio a ridere.
<<Aiutami a fare le valigie...>> sorrido cercando di nascondere l'ansietta. So che se avessi rispondo di no a Salvatore, avrebbe tormentato anche Alessandro. Io non voglio tutto questo, voglio che almeno lui sia felice...e io voglio essere felice insieme a lui. Prima o poi torno a Bergamo, no?

Prepariamo la mia valigia, ma ad un tratto prende un foglio di carta e vi scrive sopra qualcosa. Un numero di telefono.

<<Questo è il mio numero, scrivimi quando puoi...>> dice mettendomi il biglietto in tasca con delicatezza.

alle 16:13

+39 *** *** ****
sono giù

arrivo

<<Ale, andiamo...>> sussurro.
Lui annuisce lentamente con un sorriso preoccupato.
<<Andrà tutto bene?>> chiede.
<<Andrà tutto bene.>> rispondo.
<<Ah, Ale... un'ultima cosa.>> dico uscendo dalla porta.
<<Dimmi>>
<<Ti amo>> sorrido e gli do un bacio a stampo.
<<Ti amo anch'io, tantissimo>> risponde lasciandomi andare.

Esco dall'hotel e vedo Salvatore in macchina, mi avvicino ed entro.
<<Ciao...>> lo saluto.
<<Ciao, Dalila. Sono le 16:18...ti avevo detto di avere fretta.>> dice senza guardarmi.
<<Non cominciare così, piuttosto dimmi perché dobbiamo andare a Venezia.>> dico fredda.
<<Senti, puttana. Smettila con questo linguaggio o quello che ti farò a Venezia non ti piacerà.>> sussurra spingendomi contro il sedile.

Non fiato, non dico niente.
Alessandro aveva ragione.

amarsi davvero 🌼 // Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora