5; Alex

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Non so se considerare Dalila la mia fidanzata, non ne abbiamo mai parlato.

Dopo quel bacio, tra noi è andato tutto a gonfie vele e non ho mai pensato di chiederle cosa fossimo noi.

In questo momento siamo appena usciti dall'ospedale e, a piedi, stiamo tornando nella nostra camera d'hotel.

Didy piange a dirotto, addirittura tiene le mani sul viso per non mostrarmi i suoi occhi molto arrossati. Non mi piace vederla triste e mi dispiace tantissimo anche per la morte di sua madre.

So che loro erano molto legate e che sua madre, prima che arrivassi io, era l'unica persona a lei accanto.

Siamo ormai tornati in hotel, Dalila si è seduta sul letto e ha il mascara colato. Di certo non ha una bella cera.

<<Didy, sai che vederti così non mi fa stare per niente bene e che tua mamma ti guarda da lassù.>> cerco di rassicurarla ma scoppia a piangere di nuovo tra le mie braccia.
<<Te lo prometto Dali, realizzerò tutti i tuoi sogni. Ti amerò come nei film romantici, mi prenderò cura di te e del tuo grandissimo cuoricino come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo e farò di tutto per renderti felice...>> qualche lacrima riga anche il mio volto, perché anche se non ho mai conosciuto la madre di Didy so che era veramente una persona buona e forte.

Dalila mi guarda in modo triste e lentamente le do un bacio lento e dolce sulle labbra.

<<Dali non hai una bella cera, ti consiglio di fare una doccia calda>> le presi la mano e ad un tratto si asciuga le lacrime guardandomi con un sorriso dolce.

<<Grazie per tutto Ale, ma non credo di avere le forze...->>
<<Allora ti aiuto io, ma per favore non voglio più vedere questo faccino triste>> la interruppi prendendole le guance.

Lei per un attimo fu sorpresa, ma poi sorrise.

<<Sì, hai ragione. Possiamo farla insieme, dopotutto sei il mio fidanzato>> disse.
Rimasi immobile alle ultime quattro parole, perché proprio qualche minuto prima stavo pensando di chiederle cosa fossi io per lei.
Quindi...stiamo insieme.

<<B-bhe sì, siamo fidanzati...>> chiesi grattandomi la nuca. Sono convinto di esser diventato rosso, sento la pelle bruciare.
Lei fece un sorriso dolce poggiando la fronte sulla mia spalla e sussurrando un "sì".

amarsi davvero 🌼 // Alex Wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora