~•Warrior Cats •~ L'Ultima Battaglia. "L'Ascesa Di MorsoGhiacciato"

Capitolo 14

La foresta era silenziosa. Una densa nebbia la avvolgeva e i raggi pallidi della luna non riuscivano a passare attraverso essa.

Nell'ombra, due sagome scure si mossero tra gli alberi, silenziosi come la morte. I loro occhi vuoti e luminosi brillavano nelle tenebre, e i loro passi lenti e leggeri.

I loro manti erano oscuri e trasparenti, il pelo andava disperdendosi nell'aria come fumo. I loro passi lasciavano impronte nere come la pece, che sparivano dopo qualche momento.

Camminando, altri gatti simili si aggiunsero ai due spettri erranti, giungendo a uno spiazzo senza alberi, con una grande roccia scura nel centro.

Sul masso brillavano due occhi ambrati appartenenti a una figura visibilmente infastidita. La coda screziata si muoveva avanti e indietro, sbattendo sulla superficie dura e grigia su cui era posata.
"Maledizione.." soffiò la gatta, graffiando la dura roccia con gli artigli.

Gli spettri la fissavano, senza vita, senza emozioni. Erano indifferenti quando non si trattava di eseguire ordini.
La tricolore li guardò sprezzante.
"Brutti cervelli di topo...non sapere fare nulla. E smettete di fissarmi!!" sibilò.

OrmaBuia fissò gli occhi vuoti degli spettri. Digrignò i denti e saltò giù dalla roccia, mentre un gatto dal pelo nero uscì dalle tenebre silenziosamente, i suoi occhi gialli scintillavano nelle ombre.
"Ce ne hai messo di tempo, cervello di topo!" gli fece la gatta.

Il gatto si sedette con calma. "Non è semplice come pensi. Mi hanno mandato in pattuglia di caccia e durante la stagione degli alberi nudi le prede scarseggiano." replicò il guerriero.

OrmaBuia balzò verso il guerriero, che fece un passo indietro rizzando il pelo.
"Non trattarmi con sufficienza, chiaro? Spero ti sia chiaro che ho molta più esperienza di te" ruggì la gatta.

Il gatto nero mosse i baffi con fastidio.
"Ad ogni modo.." soffiò la gatta "Hai fatto quello che ti avevo detto?"

Il soriano nero assottigliò gli occhi e si leccò una grande zampa muscolosa.
"Come ti ho detto, il nostro piano richiederà tempo." disse, calmo.

OmbraBuia iniziò a camminare avanti e indietro, muovendo la coda senza pace.
"Non ce lo abbiamo, il tempo. I membri del Clan della Stella hanno intercettato il nostro piano da lune, ormai.. E nonostante tutto lo hanno fatto, in parte, capire ai clan terreni. Ora sono tutti in guardia.." ringhiò sottovoce.

Il guerriero alzò la testa.
"Dobbiamo tagliare i loro ponti con il Clan della Stella"
"Esatto!" la gatta si fermò, fissandolo.
"Per una buona volta usi la testa."
OrmaBuia sorrise maliziosamente.
"Finalmente ho capito."
Fece un paio di balzi per tornare in cima alla roccia scura.

"Ho già in mente un piano.. Uno che li guiderà alla morte! Uno dopo l'altro, come miseri vermi!!" gridò, sbattendo una zampa sulla dura pietra nera.
Gli spettri emisero sibilii, e il soriano scuro continuò a fissarla.

OrmaBuia spostò gli occhi scuri addosso al guerriero e conficcò gli artigli nel terreno.
"Alla prossima luna piena, tornerai qui insieme agli altri. Fai in modo che lo sappiano. I nostri prossimi passi devono essere perfettamente sincronizzati. Dobbiamo riunirci in gruppo." ordinò la gatta.
"Sono stata chiara?" i suoi occhi si assottigliarono e dalla sua gola salì un lieve ringhio.

Il maschio dal pelo scuro si alzò.
"Si, OrmaBuia. Nel frattempo, continuo con il mio compito" disse con voce secca.

La tricolore annuì.
"Bene. Dobbiamo confonderli. Non devono assolutamente scoprire chi è il guerriero dagli occhi color del ghiaccio."
OrmaBuia ghignò, mostrando i denti affilati. "Siamo finalmente in vantaggio. Porterò il prescelto dalla nostra parte, prima che ci riescano loro. Il Clan della Stella non potrà fare più nulla per sottrarli alla loro sorte!!"

Si girò dall'altra parte e, lentamente, scomparve nelle ombre, circondata dai sussurri delle anime vagabonde che la osservavano.
"Moriranno... E SOFFIRANNO."