Capitolo 19

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salutiamo la mister e ci dirigiamo verso lo studio della mamma

entro nel suo ufficio, e le metto le mani davanti gli occhi, lei le toglie e si gira a guardarmi

- amore! -

si alza e mi abbraccia

- come stai? sei sempre più bella! ma questi capelli,i hai fatti crescere! ti stanno benissimo, Ricky come sta? Simone? ma tu? -

- mamma, troppe domande! sto bene anche gli altri-

- mh stai bene, ma non sei felice come al solito! dopo parliamo un po -

la mamma è la mamma.

prendo il cellulare e videochiamo Ricky

- eccovi! vorrei essere anche io lì con voi, ma ci vedremo lo giuro -

- come si sta la? -

dice papà quasi urlando.. pensa che non si senta! bomer

- fa caldo, ma il mare è stupendo! -

vedo Daniel passare dietro Riccardo, il corpo si inizia a scaldare, ma cerco di essere impassibile

- Daniel! fammelo salutare -

come non detto... Daniel si avvicina, avevo dimenticato quanto fosse bello, mi mancava vederlo... ma non potevo farlo notare

- ciao Stefy! -

- Ciao! come stai? -

- si tira avanti -

dice spostando lo sguardo, penso stia guardando me, inizio a sentire veramente troppo caldo, mi alzo dalla sedia che mamma mi aveva dato e vado in bagno

mi guardo allo specchio e vedo i miei occhi lucidi, ormai pieni di lacrime... io devo lasciarlo perdere.

mi asciugo le lacrime e mi sciacquo la faccia, esco dal bagno e ritorno all'ufficio di mia madre

- stai bene amore? -

chiede mio padre preoccupato

- si tutto bene -

aspetto qualche minuto e poi torniamo tutti a casa insieme

corro in camera mia e inizio a cercare cosa mettermi dentro la valigia disordinata che avevo fatto scappando da loro... scappando da lui

trovo un vestito verde perfetto, mi metto i tacchi ed esco di casa

- come siamo belle! dai sali -

dice mio cugino affiancandosi a me con l'auto

- ciao -

sento una voce maschile dietro di me, mi giro e vedo Marco

- oddio! da quanto tempo! -

- sei sempre più bella Bea -

dice guardandomi le gambe e poi ripercorrere il mio corpo fino al mio viso, gli sorrido e mi giro

ci fermiamo davanti una casa ed entra in auto un ragazzo, molto alto, ma secco... ha la pelata, e indossa una camicia sbottonata

- piacere Kevin -

- Bea -

dico sorridendogli

- mi piace, bel nome -

sorrido nuovamente e cerco di inquadrarlo, ha i capelli rossi molto molto corti, uno specie di buzz cut, ha la mascella molto definita, e gli occhi marroni scuri quasi neri

entriamo nel locale, mille persone... non sono abituata ad una discoteca

passa qualche ora e mi ritrovo sola in mezzo a mille sconosciuti, quando vedo Marco insieme ad un suo amico

- e lei la ragazza? -

chiede l'amico a marco, lui annuisce e mi porge un drink

- grazie -

dico afferrando il bicchiere e iniziando a bere

- piacere Denis, ti va di conoscerci? -

- certo perché no -

mi prende la mano e mi porta fuori dalla discoteca

- quanti anni hai? -

- 24 -

- sembri così innocente -

dice portandomi i capelli dietro un orecchio

- ti va di divertirci? -

- lasciami stare no -

dico cercando di liberarmi dalla sua presa stretta

- staccati -

- ormai sei mia -

dice facendomi indietreggiare sempre di più, mi fa sbattere contro un'auto, la apre e mi spinge sui sedili posteriori

- lasciami -

dico strillando, mi tira uno schiaffo in volto e sorride

- smettila ti prego -

- fammi finire poi sarai libera -

dice togliendo le spalline del mio vestito, e lasciandomi in reggiseno e mutande

cerca di aprirmi le gambe ma faccio resistenza

- vuoi che ti faccia del male? -

dice alzando lo sguardo verso di me, con in mano una lama

apro le gambe, e sento due delle sue dita dentro di me, avanti e indietro, non riesco a muovermi, non riesco a parlare sono pietrificata

- arriviamo al bello -

dice ridendo, sento la cerniera dei suoi pantaloni, e l'acciaio della cintura far rumore, chiudo gli occhi e mi tiro indietro verso la portiera opposta

- ti avevo detto di fare la brava -

dice per poi tirare fuori il coltellino e tagliarmi sulla coscia, scivolo sul sedile sdraiandomi totalmente e chiudendo gli occhi dal dolore

sento poi una smorfia di dolore provenire da esso, mi tiro su e vedo la figura di mio fratello che mi guarda con gli occhi lucidi, chiudo le gambe e cerco il mio vestito per coprirmi

si toglie la giacca e me la mette addosso per poi prendermi in braccio e portarmi alla sua auto

what if I fall in love? ~ Daniel D'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora