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Harry Potter entrò nella stanza e vide Lord Voldemort... no!

Tom Serpeverde...

Era seduto comodamente in una poltrona a pozzetto di pelle marrone e vi erano le borchiature di colore marrone. Aveva una gamba accavallata sull'altra e nonostante fosse seduto si notava che fosse alto. Un uomo elegantemente vestito con un completo nero e aveva un cravattone verde dove vi era una decorazione d'argento a forma di serpente con un occhio di rubino.

Tom prese la bacchetta e la puntò contro Harry.

<< Mi dispiace.>> disse Harry << Ti chiedo scusa per tutto.>> disse quasi tremando.

<< Non voglio farti del male.>> disse Tom con una voce gentile.

Tom si avvicinò ed Harry che rimase immobile mentre si avvicinava.

<< Non mi sento a mio agio a parlare con te mentre assomigli al figlio dell'uomo che ha aiutato nel rapimento di mia moglie e di mio figlio. >> disse Tom.

<< Se mi togli i blocchi magici il ministro mi troverà e sarò venduto visto che i miei genitori non sono rintracciabili.>> lo informò.

<< Non voglio rimuoverli ma metterci più a nostro agio.>> disse Tom con un sorriso dolce.

Era strano sentire parlare il suo nemico in modo così dolce e gentile... si era chiesto come sarebbe stato il loro incontro, ma non poteva immaginare che sentisse paura di sapere che reazione avesse avuto suo padre... non riusciva a capire come Tom potesse essere il crudele Lord Voldemort.

<< Ehm...>> .

Severus guardò Hermiome furente e la ragazza rimane pietrificata sul posto con una sola occhiata.

<< Assomigli molto a tua madre, di me hai preso solo i capelli leggermente mossi...>> disse Tom accarezzando la guancia del figlio.

Hidrus si lasciò coccolare e quando Tom lo prese in braccio e tornò a sedersi sul suo posto lo fece sedere sulle sue ginocchia.

<< Allora mio piccolo principe dimmi, sono tutto orecchie.>> lo incoraggiò.

<< Mi dispiace tanto per le spese, ma pensavo che sarebbe stato un buon modo per attivare la tua attenzione... in realtà non ho mai avuto soldi miei... e tra le cose che mi servivano e quelle che mi sono piaciute... be'... mi sono lasciato prendere la mano.>> disse Hidrus imbarazzato.

~ Soprattutto se consideri i regali che mamy ha comprato per papy.~ disse Idra.

~ Zitto.~ l'ammonì Hidrus.

~ Come ti chiami piccolino?~ chiese Tom.

~ Idra~ rispose il serpente.

Tom fece una risata divertita facendo così mettere il broncio ai due piccoli albini.

<< Dai non ti arrabbiare.>> disse Tom arruffando i capelli bianchi del figlio << Devi ammettere che entrambi portate lo stesso nome...>> disse cercando di trattenere il riso << Potevi scegliere un nome diverso.>> disse Tom continuando a ridere.

<< È quale?>> chiese Hidrus mettendosi a braccia conserte e quel broncio da bimbo arrabbiato.

<< Sei come tua madre...>> disse Tom con un tono doloroso.

<< Non ti preoccupare troverò la mamma!>> esclamò come una promessa << Silente pagherà per quello che ha fatto a noi!>> ammise con tono crudele.

<< Sì! Questo è mio figlio.>> disse Tom con un sorriso << Anche se non mi assomigli fisicamente devo ammettere che hai dei bei occhi biricchini.>> disse abbracciandolo.

Amore perduto Amore ritrovato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora