{16} Girone Dell'orgoglio†

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Mi ritrovai a pensare se sarebbe stata questa la fine che avrei fatto se quel giorno non avrei incontrato Angel, quello fu l'ultimo mio pensiero prima di addormentarmi scomodissima.


Il risveglio non fu uno dei migliori da quando sono all'inferno, infatti a svegliarmi furono stati dei demoni che si picchiavano vicino a me,
"Trovano sempre una scusa pur di fare bordello.." Pensai alzandomi leggermente cercando di guardarmi attorno, mi misi a sedere sulle mie ginocchia iniziando a stroppiciarmi gli occhi pieni di sonno, all'improvviso sentì una fitta assurda nel fianco ricordandomi troppo tardi della ferita.

«Ma vaffanculo!» gemetti dal dolore che fecero scomparire le ultime tracce di sonno che avevo in corpo, guardai la ferita cercando di alzare la maglia, anche se era attacata, rendendomi le cose più difficili, avrei almeno dovuto disinfettarla altrimenti chissà che infezione mi Verra.

Mi alzai allontanandomi da quei due che stavano facendo a botte, tornai a camminare per questa città senza una meta precisa, decisi di continuare a chiedere come potevo tornare nel girone dell'orgoglio, anche se le persone mi riapondevano male o mi insultavano.

Continuai a camminare fino a quando non vidi una ragazza che piangeva, sospirai, "Magari se io la aiuto, lei poi aiuta me.." pensai avvicinandomi
A lei lentamente, era seduta sul bordo di un marciapiede rannichiata su se stessa a piangere, mi sedetti vicino a lei lentamente, sentendo varie fitte allo stomaco

«Umh.. Perché piangi?» chiesi stendendo le gambe in avanti e portando le mie braccia dietro in modo da sostenermi mentre la guardavo
«Che cazzo te ne frega?» mi rispose male, ma d'altronde come biasimarla
All'inferno non c'è nessuno di buono.
«Perchè..bhe, non ho un motivo precioso, semplicemente ti ho vista piangere e volevo vedere se potevo aiutarti» cercai di mantenere la mia voce più calma possibile in modo da risultare sicura e forte, anche se le ferite lasciavano intravedere palesemente l'incontrario.

«Fatti i cazzi tuoi!» continuò a non guardarmi in faccia mentre il suo corpo aveva dei piccoli sbalzi per i singhiozzi, sospirai, magari non voleva aprirsi con me perché pensava che ero cattiva? Molto probabilmente.
«Sai.. in realtà sono venuta ad aiutarti perché mi ricordi me, all'inizio.. quando mi ritrovai per l'inferno per la prima volta, mi ricordo che piansi molto la prima notte, rimpiangendo la mia vecchia vita..» iniziai,

«E non solo, ero stata separata dai miei amici, loro in paradiso e io all'inferno, ingiusto vero? Ci rimasi male e continuai a stare male per tutta la settimana successiva, fino a quando ieri un mio amico dell'inferno non mi ha dato un consiglio, ha detto che dovevo dimenticarmi tutto e andare avanti, proprio come staranno facendo i miei vecchi amici..» tirai uno sbuffo ripensando alle sue parole, erano vere e la verità faceva male.

«Mi ha detto che ormai è inutile piangersi addosso è cazzo, Aveva più che ragione! io penso che tu debba fare la stessa cosa, andare avanti e dimenticare qualsiasi cosa ti stia facendo piangere in questo momento»
Conclusi con un sorriso che lei vide appena alzò la testa nella mia direzione, restai in silenzio aspettando qualche sua parola è ci riuscì.

«Il mio ragazzo e un puttaniere di merda!» disse soltanto, guardando per terra tristemente, gli feci un'altro sorriso, questa volta di supporto, «Bhe siamo all'inferno, non puoi aspettarti la lealtà» gli risposi «E poi guardati! Sei una cazzo di bomba sexy, troverai di meglio sicuramente!» conclusi alzandomi, per poi porgergli la mano

«Andiamo, non fatti tirare giù per uno stronzo qualsiasi» continuai cercando di convincerla e a quanto pare ci riuscì, lei accettò la mia mano e si alzò asciugandosi le lacrime con un braccio,
«Hai ragione, posso trovare di meglio!» disse facendo comparire un sorriso sulle sue labbra, aveva i capelli Verdi e due corna che fuoriuscivano dalla testa, non stavo mentendo prima, era davvero bella.

«Fall Into Hell» [Alastor×Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora