Ryan era confuso...com'era possibile che quel ragazzo fosse uguale a suo padre tranne che per gli occhi? Il corvino sosteneva di essere un Potter, l'unico tra l'altro... eppure lui non aveva fratelli, insomma lo saprebbe se li avesse no? Era alquanto improbabile che i suoi genitori gli avessero tenuto nascosto una cosa così importante.
Ryan era cresciuto a villa Potter assieme ai suoi genitori, Lily e James Potter; la prima aveva dei lunghi capelli rossi che gli ricadevano sulle spalle e dei bellissimi occhi color smeraldo e la pelle chiara ,Lily era una madre che voleva molto bene a suo figlio gli e lo comunicava in moltissimi modi, come quando nel giorno del suo compleanno lo svegliava con la colazione a letto ( l'unico momento in cui poteva farlo),nel modo in cui lo accoglieva quando rientrava a casa, dandogli una carezza sulla guancia chiedendogli se la giornata fosse andata tutta bene, regalandogli un sorriso che poteva illuminare un'intera stanza, ma era anche la mamma testarda, che quando Ryan ne combinava una delle sue lo sgridava diventando una furia rossa, come ogni tanto la soprannominava suo padre, ma che una volta che Ryan andava da lei prima di cena chiedendogli scusa lei lo abbracciava sorridendo, perdonando ogni sua marachella, era la mamma che quando era triste per qualcosa gli rimaneva accanto ascoltandolo e rassicurandolo che sarebbe andato tutto bene, che lei sarebbe rimasta con lui fino alla fine, che qualunque cosa sarebbe successa, che comunque sarebbe andata lei c'era.
Suo padre James, invece aveva la pelle un po più scura, gli occhi color nocciola e i capelli neri senza alcun ordine preciso, lui era colui che gli aveva trasmesso la passione per il Quiddich, colui con cui si poteva confidare sapendo che non lo avrebbe mai giudicato, James era il padre che quando lui stava male gli rimboccava le coperte raccontandogli aneddoti della sua adolescenza e rassicurandolo che sarebbe guarito al più presto, era il padre che quando lui era triste lo portava fuori a giocare a Quidditch o semplicemente lo portava alla spiaggia a giocare facendolo distrarre, era il padre che quando Lily lo sgridava per una sua marachella o per un brutto voto a scuola prendeva le sue difese, fallendo miserabilmente le più delle volte. Insomma niente di strano, niente che facesse presumere che nascondesserò un figlio da qualche parte insomma, anche se deve ammettere che cerano dei giorni in cui i due si comportavano in modo diverso, che si, cercavano di essere come al solito ma gli occhi non erano luminosi come gli altri giorni, erano spenti, vuoti come se gli mancasse qualcosa o qualcuno, in quei giorni i coniugi verso le 19 lasciavano la villa, raccomandando al figlio di non aprire a nessuno, che se aveva fame avrebbe trovato del cibo in frigo e che poteva riscaldarlo, Lily gli diceva sempre di non esagerare con le schifezze e che poteva mangiarle soltanto se prima mangiava ciò che Lily gli aveva lasciato in frigo; Ryan si ricordò che in quei due giorni( il 31 luglio e il 31 ottobre, per essere precisi), i suoi genitori dopo tutte le raccomandazioni lo abbracciavano forte, più del solito e giurava che delle volte vedeva gli occhi di sua madre lucidi come se si stesse trattenendo dal non piangere; il ragazzo non sapeva dove andassero i suoi genitori in quei due giorni, aveva provato più volte a chiederlo ma ogni volta che lo faceva scendeva un silenzio agghiacciante per poi tirare delle scuse banali oppure cambiavano discorso, allora il ragazzo aveva smesso di farsi tante domande e a continuato come se nulla fosse.
Ryan era sdraiato sul letto a baldacchino della sua stanza, che condivideva con alti tre suoi compagni di Grifondoro del suo anno, che al momento erano fuori, stava pensando a tutto ciò quando decise di alzarsi e di scrivere ai suoi genitori del suo incontro con Harry Potter.
Scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts
08\03\1997
Cari mamma e papà, come state? Qui ad Hogwarts è tutto fantastico, il campo da Quidditch è enorme, peccato che per gli studenti del primo anno non è concesso entrare nella squadra, cosa che secondo me trovo inutile, cosa cambia dal primo al secondo anno? Se ci posso giocare fra un anno posso giocarci anche adesso no? vabbè vuol dire che ci proverò il prossimo anno! le lezioni le trovo interessanti e devo dire (per la felicità di mamma) che eccello particolarmente in pozioni! E tranquilli mi sto facendo degli amici! Comunque non vi ho scritto solo per farvi sapere come mi trovo qui, ma anche perché mi è successa una cosa molto strana o meglio ho incontrato qualcuno di molto strano, è un ragazzo del quinto anni di grifondoro e assomigliava moltissimo a papà, aveva i capelli corvini uguale ai sui, nemmeno uno in ordine! Aveva una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, portava un paio di occhiali rotondi dove sotto ci sono degli occhi color verde smeraldo come quelli della mamma. Gli ho fatto notare il fatto, mi sono presentato ma lui mi ha risposto che era impossibile, che lui era l'unico Potter e che era impossibile che io lo fossi...si è presentato con il nome di Harry Potter, voi sapete chi sia?
Vi voglio bene, il vostro Ryan
p.s. Ah quasi dimenticavo, si mamma stai tranquilla sto mangiando!
Finito di scrivere, Ryan si alzò dalla scrivania e andò in guferia dove legò la lettera alla zampa del gufo e lo spedì a villa Potter.
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Weilà sono viva si! Premetto, potrebbero esserci degli errori ma ho sonno perdonatemi ahah però volevo riuscire a pubblicare questo capitolo, spero vi piaccia.
~Prongs
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Un amore a distanza||Drarry//SOSPESA
FanfictionHarry frequenta il sesto anno a Hogwarts in Inghilterra. Draco frequenta il sesto anno a Ilvermony in America. Un giorno Harry annoiato decide di scrivere una lettera anonima e di spedirla ad una persona a caso in America. Draco,avendo ricevuto la l...