Sogni

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Il giorno successivo Hermione stava meglio.
La preside McGranitt le diete un permesso.
Avrebbe trascorso una settimana a casa per ristabilirsi completamente.
Lei, come ci si poteva immaginare, si era rifiutata di saltare così tanti giorni di lezioni preziose, ma fu costretta.
Gli Auror, nel frattempo, si stavano muovendo per scoprire chi si fosse intrufolato nella scuola.
Tutto quello che avevano erano sospetti... tutto faceva pensare che si trattasse di Corban Yaxley.
Il professor Piton gli aveva dato molte informazioni utili su possibili posti usato dai mangiamorte come nascondigli, però ancora non avevano trovato niente.

Herry sentiva la mancanza di Hermione,ma era felice che stesse bene.
Lei gli aveva dato l'ingrato compito di prendere tutti gli appunti anche per lei.

Hermione era tornata a casa dai suoi genitori al numero 7 di Heathgate.
Coccolata e accudita  si sentiva di nuovo bene, era anche andata a teatro con loro e a cena fuori.
In cuor suo però era preoccupata, questo allontanamento aveva anche lo scopo di proteggerla.
Qualcuno voleva farle del male e questo pensiero la tormentava.
Cercava di godersi questi giorni in famiglia.
Domani si sarebbe recata a Grimmauld Place, li avrebbe passato il fine settimana poi con Harry e Ginny sarebbero tornati a scuola.
Ormai era diventata un'abitudine passarci le domeniche, l'ordine voleva riunirsi per discutere di Corban.
Hermione era felice di rivedere Ron e tutta la sua famiglia  ma sopratutto aveva bisogno della sua amica Ginny.
Due chiacchiere tra ragazze le avrebbero fatto bene.

Punto di vista di Hermione

Ero nella mia solita camera, al primo piano che divido sempre con Ginny.
Non vedo l'ora che arrivi, sento il bisogno di parlare con lei.

Molly e Arthur sono già qui, sicuramente stanno per arrivare anche gli altri, decido di fare un bagno e poi andrò ad aiutare Molly con la cena.

Esco dal bagno con il mio accappatoio rosa ed un turbante in testa.
Per fortuna il bagno è sullo stesso piano della mia stanza.
Torno nella mia stanza per più ripararmi e scendere.
"Molly posso aiutarti?"
"Vuoi occuparti tu della tavola?"
"Si, Grazie..."

Nel frattempo ecco un trambustò provenire dall'ingresso.

Devono essere arrivati.
Ecco sbucare Ron, Harry e Ginny.
Ci abbracciamo tutti insieme era da tanto che non eravamo tutti e tre, poi intravedo una figura dietro Ginny.
È Piton...
Ci scambiammo un occhiata veloce e poi andai in soggiorno con i miei amici.

"Come stai Hermione?"
Chiese Ron
"Adesso sto bene, tutto passato, cerchiamo di non pensarci adesso e godiamoci la serata"

Piton si accomodò in sala da pranzo con Arthur , arrivò anche Aberforth  i tre conversavano mentre aspettavano gli altri membri, dopo cena sarebbe iniziata la riunione.

La cena era stata deliziosa, Hermione aveva la pancia piena ed era felice, il golden trio era di nuovo insieme.

La riunione fu lunga era passata la mezzanotte quando giunse al termine.
Cercai di non incrociare mai lo sguardo di Piton.
Non so il motivo, se fosse stato un solo bacio potevo pensare ad un errore ma due.
È così quindi..?
Tra me e lui c'è qualcosa?
Ho appuntamento in camera con Ginny per chiacchierare un po'.
Mi alzai per salutare i presenti e congedarmi.

Quando sentii Molly

"Professore ....rimanga la prego ...ormai è notte fonda e qui ci sono molte camere liberi"

"Grazie ma non voglio disturbare oltre..."

Mi lancio un'occhiata e si smaterializzo.

Tornai in camera da Ginny parlammo a lungo.
Lei non mi giudicava anzi capiva i miei tormenti, quando furono le due di notte lei si addormentò, ma io non ci riuscivo.

Volevo andare da lui, così presi il mio capotto e chiusi gli occhi, mi materializzai fuori da casa sua a Spinner's End.

Cera una luce accesa e bussai.

La porta si aprì.
Lui era davanti a me.

"Ma sei impazzita???!!!.... Cosa fai in giro a notte inoltrata .... "
Mi spinse dentro e chiuse la porta dietro di me.

"Lo so ho sbagliato a venire..."

Eravamo l'uno di fronte a l'altro.

Casa sua aveva le pareti piene di libri.

"Non riuscivo a dormire e così..."

Mi offri una tazza di tè.
Lui si mise sulla sua poltrona e si accese un sigaro.
Mi alzai e iniziai a scorrere i titoli sulla sua libreria.
Mi avvicinai a lui.

Mi piaceva il profumo del suo sigaro.
Cercavo di studiare il suo volto.
Lo conoscevo però non lo avevo mai guardato veramente.

Mi avvicinai, lui poso il sigaro sul posacenere.

Mi sedetti sulle sue ginocchia, mentre lo guardavo negli occhi.

"Ti prego Hermione non...."

Avevo paura di un suo rifiuto, ma avevo un tremendo bisogno di lui.
Mi ero sentita così al sicuro tra le sue braccia e adesso volevo provare di nuovo quella sensazione.

L'abbracciai.
E non servirono più parole.
Quel semplice gesto le aveva rese inutili e prive di significato.
C'eravamo solo noi, il calore dei nostri corpi, i nostri respiri.

"Ho paura .... Ma non voglio più averne."

Piton a quelle parole l'accolse tra le sue braccia, e le sue mani si posero sulla sua schiena.
Sentiva i suoi capelli  e inizio ad accarezzarli.

Rimasero lì in silenzio, quando lei si addormentò.
Lui si alzò tenendola come una sposa, la porto in camera da letto.

Punto di vista di Piton

È così bella.
Perché mi fa questo effetto.
Se qualcuno sapesse che ho una studentessa nelle mie stanze.
Rabbrividisco al pensiero.

Presi la coperta e la coprii.

Ero stanco, fuori iniziava ad albeggiare, mi infilai sotto la coperta con lei .

Potevo sentire il suo profumo, la guardavo respirare, mi addormentai guardandola, mi sembrava un sogno.
Lei era un sogno...

Amore contrastatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora