Cicatrici

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Punto di vista di Hermione

Ormai sembrava tutto un ricordo lontano, cercavo di concentrarmi sul nuovo anno mentre preparavo le ultime cose prima di partire.

Ron era stato categorico nel non voler tornare.
Ero felice che almeno Harry avesse deciso di finire gli studi.

Mi è stato sempre vicino come un fratello, a lui ho raccontato tutto o quasi, quello che non ho avuto il coraggio di raccontare se lo è immaginato da solo.

Non mi ha mai chiesto niente e io sono grata di questo.

A volte mi capita di  pensare al professor Piton, da quando l'ho lasciato al San Mungo non l'ho più visto o sentito.

Vorrei parlargli, adesso che ho ritrovato un po' di serenità, adesso che la verità è venuta fuori, per ringraziarlo.
Forse non serve.
Gli ho restituito il favore.
E poi lo rivedrò comunque con la ripresa delle lezioni.

Non so se sappia che sono stata io a salvarlo, ma forse meglio così.

Ho deciso di non prendere il treno quest'anno, non mi va di stare in mezzo a troppa gente.
Userò la smaterializzazione.
Oggi vado a Diagon Alley con Ginny , devo prendere le ultime cose e devo procurarmi una nuova bacchetta .
La mia non so che fine abbia fatto dopo il mio rapimento. Adesso ne sto usando una in prestito ma sento che non siamo in armonia.
Ginny è felice di accompagnarmi sicuramente vorrà trascinarmi in qualche negozio di abbigliamento.
Sono grata di averla come amica, un po' di frivolezze scacciano via la mia tristezza.
E dobbiamo anche pensare a come festeggiare Harry.
Tra poco è il suo compleanno.

•~•~•~•~•~•~•~•~•~•

Alla fine abbiamo deciso di festeggiare al quartier generale dell'ordine tutti insieme.
Mi fa strano se penso a chi non c'è più, devo cercare di scacciare questa malinconia e pensare al presente.
Rischio solo di bruciare la torta...

"Ecco è pronta... !!!"

Sono arrivati tutti anche Piton, non so che effetto mi farà rivederlo.
Anche se è stato reintegrato lui rimane sempre lui, con il suo sarcasmo pungente, burbero e cinico.

"Buona sera Granger..."

La sua voce... calda e calma.
Mi giro ed eccolo in cucina.

"Buona sera Professore"

Nessuno dei sui proferì parola

Ma i loro occhi dicevano tutto, occhi neri e profondi di lui e caldi ambrati quelli di lei, così diversi eppure adesso in qualche modo erano uniti da un filo invisibile.
Poi lui parlo.

"Spero proprio che lei non voglia avvelenarci tutti ..."

Fece una sorta di smorfia che ho interpretato come un sorriso mal nascosto e si diresse verso la sala da pranzo.

Punto di vista di Piton

Una volta materializzato non mi dilungai con troppi convenevoli, mi limitai a salutare e ad annuire di fronte alle solite chiacchiere.

Intravidi una chioma riccia in cucina.
Lentamente entrai, l'aria sapeva di cioccolato e di burro.
L'ordine si era riunito per festeggiare Potter, mi avevano pregato di presenziare.
Ho già deciso che andrò via presto,
odio questo genere di cose.

Lei era riversa sul forno aperto, era così diversa dall'ultima volta che l'avevo vista.
Adesso sembrava che la vita fosse rinata in lei.
Solo adesso mi accorgo che non è più una bambina.
Ha tutte le fattezze di una donna fatta e finita.
Una donna forte che è sopravvissuta a cose terribili, che ha combattuto con coraggio e non si è mai arresa.
Ormai ho stampato in mente il suo corpo, conosco ogni ferita e cicatrice ogni dettaglio.
Eppure con quel vestito che le avvolge i fianchi, provo quasi vergogna per la reazione che mi scatena.
In fondo è una mia allieva.
Scaccio via questi pensieri impuri mentre mi sistemo al tavolo.

La cena si è conclusa, la signora Weasley ha cucinato un numero indefinito di portare,  tutte le volte che incrocio il suo sguardo mi fa dei sorrisi enormi, vorrei tornare subito nei miei alloggi.
Non ne posso più.

"Mi scusi professore..."
Una voce alle mie spalle.

"Spero le sia rimasto un po' di spazio per la torta ..."

Il suo braccio mi passa a fianco e posa davanti a me un piattino con una fetta di torta.
Sulla sua pelle candida spiccano numerose cicatrici.
Intravedo anche  "sanguesporco" come un marchio, che sembra sfoggiare con orgoglio.
Per un momento mi sembra di sentire il suo profumo.
Ne rimango piacevolmente inebriato.
Prendo la forchettina e inizio a gustare il dolce. Lei rimane come in attesa aspettando il verdetto.
Non voglio darle troppa soddisfazione.

Ho sempre trovato insopportabile quella sua aria da prima della classe.

Quello stupido del rosso ha già divorato tutto, mentre mangia sembra un maiale.
Non so spiegarmi come una ragazza come lei possa essersi confusa con questo troglodita.

"Sorprendentemente ....sembra che stasera nessuno morirà avvelenato...."

La guardai, un leggero ghigno sul mio viso....

Lei accenna un sorriso.
Sussurrando dice:
" sono felice che le sia piaciuto..."
Dopo di che  si risiede al suo posto tra Molly ed Harry , ed io mi congedo per tornare ad Hogwarts.

Dopo tutto quello che ha subito,
mi stupisce.
Dove trova la forza di sorridere?

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