<<Praticamente,
ero al bar
e arriva questa;
un culo da paura,
due labbra da urlo,
e una voce capace di...
di controllare un esercito>>
<<Che cazzo vuol dire?>>
<<Tipo una voce seducente,
dai cazzo amico...
hai capito, no?>>
<<Vai avanti>>
<<Arriva questa e penso
che me la dovevo assolutamente,
immancabilmente,
irrimediabilmente,
trombare.>>
<<Mhmh.>>
<<Così le offro da bere,
qualche chiacchera,
scopro che è una massagiatrice...
una massagiatrice, cazzo amico!
Dopo qualche drink,
come farebbe una dea,
mi mette la mano sulla minchia...
sì sulla minchia...
"Vieni da me,
posso farti un massaggio" mi dice.
Non me lo faccio ripetere due volte
e vado a casa sua>>
<<Senza sapere neanche il suo nome?>>
<<Ma sì, chi cazzo se ne frega,
aveva un corpo extra lusso...
extra lusso ti dico.
Si sarà chiamata Natasha... boh.>>
<<Seee, vai avanti>>
<<Arriviamo a casa sua,
mi offre un té,
prepara l'olio per i massaggi,
e mentre mi massaggia...
mentre mi massaggia
tira fuori le tette.
Al ché mi ci diverto bene,
sai no amico...
il solito,
aveva due gran belle tette>>
<<Ah-ha>>
<<Dopo un po'
mi fa un pompino da urlo...
davvero da urlo ti dico...
il migliore mai ricevuto.
Le vengo su quelle...
le vengo su quelle belle tette,
e mi rilasso.
"Ora puoi finirmi il massaggio,
piccola" le dico.
Lei ridacchia "Adesso tocca a me venire">>
<<Beh, mi sembra giusto.>>
<<No amico, la minchia...
la minchia non mi tira
se son venuto da poco.
E di sicuro,
non le avrei leccato la fica...
la fica la leccano i froci, ti dico.
"Piccola, magari dopo;
la fica non la lecco,
e per qualche ora sono...
sono fuori gioco."
Lei ridacchia ancora,
si tira giù i pantaloni e le mutande,
e così vedo...
la sua minchia.
Era un cazzo di travestito!>>
<<Te lo meriti,
così impari,
non si va con la prima che passa,
brutto porco.
E dopo che hai fatto,
sei andato via?>>
<<No amico, ero...
ero curioso ecco.
Così me lo sono...
me lo sono fatto mettere in culo
dritto su per il culo,
te lo dico io, amico>>
<<Ma che cazzo?
E ti è piaciuto?
Sei diventato gay?>>
<<Sì, mi è piaciuto, amico...
ma non fa per me quella roba,
te lo dico io amico...>>
<<E quindi che hai fatto?>>
<<Niente, quando ha finito...
quando ha finito 'sta troia...
'sta troia mi ha chiesto
cinquanta dollari!
Non volevo darglieli,
mi aveva appena inculato!>>
<<E così?>>
<<Niente amico...
te lo dico io,
lei, o lui?
Bah.
Continuava a insistere,
così ho preso il posacenere...
e le ho spaccato la testa, amico...
l'ho proprio ammazzata.>>
<<E ora?>>
<<Nulla amico...
stanotte parto...
Messico amico,
te lo dico io.>>
<<Beh, buon viaggio allora...
frocetto>>
<<Come merda mi hai chiamato,
amico?! Io ti ammazzo!>>
<<Dai, stavo solo scherzando...
Bobby? Che stai facendo?
BOBBY,
POSA QUEL CAZZO DI POSACENERE>>
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Chill.
PoetryC'è poco da dire: voglio parlare di libertà, sogni e desideri, restando sospeso tra caos e bellezza. Con i miei versi (forse fuori dal coro) voglio mettere in discussione le convinzioni e abbracciare la bellezza trasgressiva della libertà. O forse s...