11 anni prima
<<Iris, sei sempre la solita lumaca! Sbrigati!>>
Mio fratello maggiore mi incitava a muovermi, mentre io ero intenta ad arrampicarmi sulla rete che segnava la fine della nostra proprietà.
<<Sono quasi in cima, prendimi al volo. Mi lancio>>.Lo ammetto, soffro un po' di vertigini.
Nonostante le mie innumerevoli paure, sentii che in compagnia di Nathan tutto diveniva meno pauroso.
Nathan era la mia forza.
L'unica persona di cui io mi fidassi in tutto e per tutto, che riusciva a proteggermi da qualsiasi cosa fin da quando ne avevo memoria.
<<Non ti preoccupare, non ti farò cadere. Ora però sbrigati che si è già fatto tardi! Se i nostri genitori scoprissero che siamo usciti dalla nostra proprietà saranno guai seri>>.Con una piccola spinta e un po' di coraggio, mi buttai al di là della rete e come previsto, Nathan mi prese al volo.
Fortunatamente, ero una bambina mingherlina alla mia veneranda età di 9 anni, mentre invece Nathan aveva già qualche anno in più di me, a breve avrebbe compiuto 14 anni.
Nathan mi mise a terra e con una mano mi spettinò i capelli.
<<Hei!>> lo guardai in malo modo, lui rispose con una risata e mi porse la mano.
<<Dammi la mano, dobbiamo fare in fretta, il sole è già quasi del tutto tramontato>>
Allungai la mia piccola mano verso la sua e lui la strinse, per poi iniziare a camminare verso casa a passo svelto.
Ci mettemmo più o meno 10 minuti ad arrivare davanti alla porta di casa nostra, ma io prima di entrare decisi che avrei dovuto porgli una domanda per me importantissima.
Perciò, mi voltai verso di lui e lo guardai dritto negli occhi, gli feci cenno con la mano di abbassarsi un pò e lui si chinò per avvicinarsi di più, mentre io mi mettevo in punto di piedi.<<Domani ci andremo di nuovo?>> sussurrai.
Lui mi rivolse uno sguardo diverso dal solito, sembrava incerto ma allo stesso tempo aveva quel suo solito luccichio d'emozione che ormai avevo imparato a riconoscere.
<<Si Iris, domani mattina, sempre se ti va di venire..>>Non riuscii a trattenere il grande sorriso che gli riservai un istante dopo.
Stare con Nathan era una delle poche cose che mi rendevano veramente felice.
<<Certo che ci vengo! Con te andrei pure in capo al mondo>>.
Lui mi sorrise e si avvicinò di più, dandomi un bacio svelto sulla fronte <<Entriamo>>.Dopo essermi fatta una doccia, mi misi il mio pigiama preferito con sopra stampate tante fragoline e scesi al piano inferiore per aiutare la Mamma a preparare la tavola.
Mentre scendevo le scale, mi ritrovai a ripensare ad un dubbio che ormai si era insinuato da giorni nella mia mente.Perché Nathan voleva sempre andare in quel posto? Era vecchio e sporco, in oltre non facevamo altro che cercare.. cosa? forse Nathan aveva sentito dire che lì avrebbe potuto trovare qualche cosa di prezioso? Magari un tesoro nascosto!
Però.. me ne avrebbe parlato se fosse stato cosi.. e invece ogni volta che provavo a chiedergli cosa stessimo cercando, lui mi ripeteva di non preoccuparmi e che non era niente di che, oppure semplicemente cambiava argomento.Ripensai anche al suo comportamento insolito degli ultimi giorni, non riuscii a capire se stesse cambiando realmente oppure si trattava solo di una mia impressione.
Inoltre, sembrava essere più impaziente, tendendo a perdere la pazienza con più facilità rispetto al normale, anche nei miei confronti.Forse iniziavo ad essere una palla al piede per lui? È per questo che mi chiede sempre se mi va di venire o stare a casa ad aspettarlo? Magari preferirebbe che io rimanessi a casa e..
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SECRECY AND LIES
FantasyIris è una ragazza di 20 anni, che si porta dietro un costante senso di colpa e il desiderio di capire il mistero sulla scomparsa di suo fratello Nathan. Decide così di partire e di cercare risposte, durante questa sua ricerca della verità, incontr...