Capitolo 3

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Tornata a casa, dovetti subire le innumerevoli domande di mia Madre. Di norma dopo il lavoro tornavo sempre verso le 14:00 e anche se l'avevo avvisata che sarei tornata un po' più tardi, lei mi bombardò comunque di domande del tipo "Con chi sei uscita?" " Hai conosciuto qualche ragazzo?" "Dai, fammelo conoscere".
Purtroppo per lei, non avevo trovato proprio nessuno, tranne quel tizio arrogante e maleducato. Chissà per quale motivo voleva questo libro, forse stava cercando qualcuno proprio come me, o aveva appena scoperto dell'esistenza della magia e voleva saperne di più. In ogni caso, non avevo alcuna intenzione di cercarlo per fargli tutte queste domande, e poi di sicuro non avrei concluso nulla, mi bastava sapere che non era una minaccia per me. Lo supposi dal fatto che Ofelia non mi aveva avvertita di nulla, e a tal proposito, era da un bel po' che non la sentivo. Probabilmente dopo la magia che aveva usato questa mattina per dimostrarmi che era tutto vero, avrà consumato un bel po' di forze.
Decisi di non preoccuparmene e mi sedetti sul mio letto, presi il libro e me lo misi sulle gambe pronta a sfogliarlo e vedere se mi avrebbe rivelato qualcosa di utile. Non appena lo aprii, una nuvoletta di polvere si innalzo in aria, di sicuro non veniva aperto da un bel po' di anni. Se non altro questo voleva dire che di persone interessate a questo libro o alla magia in generale, non ce ne erano state di recente e questo mi diede un po' di sollievo. Scorsi un po' di pagine fino a fermarmi al capitolo dedicato ai vincoli, direi che questo faceva proprio al caso mio. Iniziai a leggere come avveniva e i rischi che comportava stringerne uno, il testo citava:

"Un vincolo avviene quando due entità decidono di suggellare un alleanza che soddisfi le richieste di ambo le parti. Una volta stretto un vincolo non è possibile tirarsi indietro o cancellarlo, in tal caso si andrebbe incontro a catastrofi inimmaginabili verso chi non mantiene la parola data. In certi casi, si può anche andare incontro alla morte. La punizione per non aver tenuto fede al vincolo varia a seconda della richiesta fatta, più il favore è complesso da compiere, più la punizione sarà catastrofica."

Non sapevo quale delle due fosse la peggiore, se essere colpita da catastrofi varie o morire direttamente nel caso in cui accettassi e poi mi fossi tirata indietro.
Il mio dubbio era, se poi non fossi riuscita a mantenere la mia parola non per colpa mia, ma perché me lo impedivano? avrei potuto essere vincolata a lei per tutta la vita, praticamente. Cercai altre informazioni, ma non c'era molto che già non sapessi a proposito dei vincoli, quindi guardai qualche incantesimo. Magari sapere cosa avrebbe potuto farmi il nemico mi sarebbe stato utile, o almeno sapere come scioglierne uno.
Dopo averne letto un paio, mi balenò per la mente un'idea. Potrei provare a farne uno, cosi per curiosità e per sapere se effettivamente ero umana al 100% e potevo sentire solo la voce di Ofelia. Cercai un incantesimo base, di quelli semplici per principianti.
Ne trovai uno che mi sembrava adatto a me, semplice e da quello che vedevo, non richiedeva chissà quale concentrazione. Consisteva nel far materializzare una piccola fiammella sul palmo della mano, immaginarla e catalizzare tutta la mia concentrazione su quella.
Lessi l'incantesimo un paio di volte e quando mi sentii pronta, aprii la mano e misi il palmo verso l'alto, chiusi gli occhi e visualizzai la fiammella che si materializzava;

  "Accenditi piccola e luminosa, prendi vita e allumina"

Finii di dire l'incantesimo, aprii gli occhi e mi guardai il palmo della mano.
Quello che vedi fu il nulla, non era comparso assolutamente nulla. Me lo aspettavo, ma rimasi comunque un po' delusa, magari avrei dovuto riprovarci un altro paio di volte prima di riuscire a provocare almeno una minuscola scintilla.

<<Ofelia, secondo te è normale che io non ci sia riuscita al primo colpo? Cioè, magari se ho qualche dote potrei farla uscire riprovando un paio di volte>> attesi una risposta per qualche minuto, ma Ofelia non sembrava intenzionata a parlare.

<<Ofelia? Mi stai ignorando?>>

Mi alzai dal letto per avvicinarmi alla mia giacca e prendere la chiave.

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