Capitolo 2

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Qualcosa non mi tornava, in cosa avrei dovuto aiutarla? forse era il caso di saperne di più prima di accettare qualsiasi cosa mi proponesse. Anche se la voglia di sapere qualcosa su mio fratello mi stava facendo impazzire, dovevo rimanere lucida il più possibile.

<<In cosa ti dovrei aiutare? sappi che non accetterò nulla finché non mi avrai spiegato per filo e per segno cosa sei e cosa stai cercando>>

Dissi in tono deciso, dovevo dimostrargli che non mi avrebbe mai tenuta in pugno. Anche se aveva delle informazioni importanti su Nathan, avevo la sensazione di non dover dimostrare nessun mio punto debole, in fin dei conti non sapevo nulla di questa entità che si nascondeva dietro alla chiave. Avrebbe potuto anche uccidermi per quel che ne sapevo e onestamente non mi andava di fare una brutta fine.
Attesi finché non mi rispose.

<<Ti dirò tutto quello che vuoi sapere, se questo mi garantirà il tuo aiuto, spero riuscirai a capire tutto quello che ti spiegherò, da quello che ho potuto notare tu sei umana...>>.

Cosa voleva dire con "tu sei umana"? c'era qualcosa che non mi tornava, ma ero certa che a breve mi avrebbe tolto ogni dubbio.

<< Come prima cosa sarà meglio presentarmi. Il mio nome è Ofelia, sono stata sigillata dentro a questa chiave circa 40 anni fa da uno stregone>>

Ora iniziavo a capirci sempre meno, stregone? cosa diamine voleva dire, ora mi sentivo veramente dentro ad uno dei film fantasy che vedevo spesso. Come potevano esistere questo genere di cose? sicuramente si stava trattando tutto di un sogno, non c'era altra spiegazione.

<<Sul serio? mi stai dicendo che esiste la magia, le streghe e tutto il resto? sto sicuramente sognando>> dissi con ironia e una risatina mi uscì spontanea

<<Come immaginavo, sei umana..>>.

Con ancora un pò di titubanza, decisi di metterla alla prova.

<<Dimostrami che è tutto vero e che questo non è un sogno, perchè in questo momento a me sembra tutto surreale>>.

Attesi in silenzio una risposta, se fosse stato tutto vero e reale voleva dire che forse anche Nathan era stato sigillato come Ofelia, o che comunque questa stranezza c'entrava qualcosa con la sua scomparsa improvvisa

<<La mia magia non funziona più bene come prima, essere sigillata mi consente di usare solo il 10% della mia magia. Ma nonostante ciò, qualcosa per dimostrarti che è tutto reale lo posso fare>>

Stavo per rispondere, quando all'improvviso tutte le luci in casa si accesero.

<<Mostrami il palmo della tua mano e rivolgila verso l'alto...>>

Feci come mi aveva detto e aprii la mano, dopo 2 secondi sul mio palmo spuntò una bellissima rosa gialla.

<<Ok, ora forse posso anche crederti>> dissi sorridendo mentre osservavo quella meravigliosa rosa, però ancora non capivo come fosse possibile e soprattutto, dentro questa casa non molto tempo fa è entrato qualcuno più di una volta. Perchè ha parlato solo con me? perchè non ha mai cercato di mettersi in contatto con le altre persone che erano entrate qui

<<Perchè non hai mai cercato l'aiuto di altre persone? da quello che ho visto qualcuno deve esserci entrato più di una volta in questa casa>>

Forse pensandoci bene, una persona normale nel sentire una voce in una casa abbandonata se la sarebbe data a gambe, quindi era probabile che io fossi stata l'unica senza un minino buonsenso ad essersi lasciata prendere dalla curiosità.

<<Ci ho provato, ma nessuno mi sentiva... nessuno tranne te>>

Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire... perchè io riuscivo a sentirla e gli altri no? dovevo tenere in considerazione che avrebbe potuto anche mentirmi per indurmi ad aiutarla. In ogni caso, iniziavo a sentire che tutto questo fosse troppo per me e che forse sarebbe stato meglio tirarmi indietro, però se penso a Nathan...

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