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Il sabato successivo Erica aveva casa libera e decise di invitare tutte noi. Era tanto che non trascorrevamo un po' di tempo tra amiche.
"Hey Angela, perché non hai portato Noemi?" disse Grace.
"No. Questa è una serata fra ragazze." rispose Erica infastidita mentre finiva di sistemare il tavolo.
"Perché? Noemi non è una ragazza?" domandò Angela entrando e poggiando le buste sul pavimento.
"Si. Ma è la tua fidanzata. Questa è una serata tra amiche."
"Noemi non è la mia-"
"Si quello che è, sedetevi a tavola." rispose interrompendola.
Ci sedemmo tutte a tavola per mangiare.
Percepivo della gelosia nel suo tono di voce, anche se non riuscivo a comprenderne il motivo. Ogni qual volta veniva tirato in ballo il fidanzato o la fidanzata di una di noi pareva innervosirsi.
"Ange quasi quasi chiedevi a tuo fratello un po' di fumo." continuò Grace.
"Beh quello avrebbe dovuto chiederglielo Elisabeth."
Tutte su girarono verso di me con sguardo curioso, io diventai viola.
"Beh, che avete da guardare?"
"Oddio! Ma tu ed Ethan avete scopato!" urlò Grace.
"Si sono dati alla pazza gioia."commentò Stella.
"Quante volte? Vogliamo i dettagli?" disse Erica.
"Ragazze perché vi meravigliate così tanto? Voi non lo avete mai fatto?"
Rimasero tutte in silenzio.
"Non ci crederò mai. La prima ad averlo fatto è mia cugina." dissi guardando Stella.
"Va bene lo ammetto. Ma solo con il mio ex."
"Beh, ci stavi da tanto."
"Io l'ho fatto l'anno scorso al mare." rispose Grace.
"O mio dio! con chi? Non ci avevi detto nulla" continuò Stella.
"In realtà me ne vergogno un po'. Ero in vacanza con i miei in crociera, ho conosciuto un ragazzo con cui sono stata durante quei giorni e una notte siamo stati assieme."
"Non l'hai più visto?"
"No. Da quando è finita la crociera no."
"Magari vi incontrerete di nuovo." disse mia cugina.
Erica portò a tavola i primi piatti, in uno c'erano dei rustici, in un altro delle pizzette. In una teglia dei tramezzini.
"Arrivano le altre pizze."
Presi un tovagliolo e iniziai a mangiare un tramezzino.
"Oh ma sono proprio buone queste pizzette. Le hai fatte tu?" chiese Angela.
"Si, in fondo avere il papà pizzaiolo non è male. Mi ha insegnato a fare un'ottima pizza." rispose Erica.
"Siamo sicuri che non le ha fatte lui?" domandò Grace prendendola in giro.
"È a lavoro, ha un alibi." continuò Erica ridendo.
I genitori di Erica avevano una pizzeria, che andava abbastanza bene, soprattutto nella nostra zona. Le avevano insegnato a cucinare, e lei adorava farlo per gli altri.
A volte quando una di noi stava male si presentava a casa con una torta, dei dolcetti, o qualsiasi cibo ci piacesse.
Non riusciva ad invitarci spesso perché aveva la casa invasa dai suoi fratelli più piccoli, ma quella sera erano dai nonni.
Aveva una sorella di nome Cassandra, che andava in classe con mio cugino Mattia, e un fratellino di nome Antonio, che invece frequentava ancora l'asilo.
"Ange non ti piace quello che ho preparato?"
le domandò Erica notando che fosse l'unica a non aver toccato cibo.
"No. In realtà ho mangiato molto a pranzo e a merenda. Non ho molta fame."
"Vabbè. Ho fatto molte pizzette, te le conservo. Se ti dovesse venire fame più tardi."
"Dai ma mangia qualcosa." disse Grace provando ad incoraggiarla.
"Sul serio, sto bene così. Quando avrò fame mangerò."
Più tardi, dopo aver sparecchiato, Erica tirò fuori il gioco del drago.
Per chi di voi non avesse ancora avuto la sfortuna di giocarci, adesso vi spiegherò brevemente in cosa consistesse.
Era un grande tabellone, simile al gioco dell'oca, che presentava delle caselle numerate.
Lo scopo era riuscire a completare il tabellone il prima possibile.
La difficoltà consisteva nell' eseguire ciò che veniva chiesto nelle tabelle, ovvero bere.
Dunque il vero vincitore, cioè il drago, sarebbe arrivato alla fine del gioco ancora sobrio, nonostante avesse dovuto bere molto.
Le mie amiche lo avevano disegnato manualmente. Mi raccontarono di averlo già da un paio di anni.
Avevano fatto un bel lavoro, siccome la tabella era bella da vedere anche esteticamente.
L'avevano colorata, decorata con sticker, scritte particolari e foto.
Iniziammo il giro, ma dopo circa un'ora eravamo già tutte allegre.
Mia cugina era particolarmente ubriaca,aveva beccato le caselle con le penitenze peggiori. Adesso rideva in continuazione e diceva cose senza senso.
Anche Angela aveva bevuto molto, e aveva iniziato a pubblicare qualche video nelle sue storie Instagram in cui inquadrava noi mentre giocavamo.
Erica e Grace erano abbastanza sobrie, invece io, mentre cercavo di distinguere la mia pedina fra le altre, mi definivo dignitosamente brilla.
Alla fine la partita la vinse proprio Stella.
"Vi ho schiacciate tutte merde!" disse togliendosi le scarpe e iniziando a ballare sul divano.
"Aspettate! Metto un po' di musica" disse Erica.
"Alexa, riproduci Dance The night di Dua Lipa."
Da quel momento in poi non si capì più nulla.
Tutte iniziarono a ballare in modo strano sotto le note di quella canzone.
Ci siamo scattate molte foto, con quegli outfit imbarazzanti, i capelli scompigliati, ma un grosso sorriso in volto.
Angela aveva proposto a Stella di metterle lo smalto da ubriaca, così ne aveva preso uno giallo fluo e le aveva sporcato tutte le dita dei piedi.
Stella però, definì il suo lavoro un'opera d'arte.
Verso le tre andammo nella stanza in cui Erica aveva preparato i letti.
Io, Angela e mia cugina avremmo condiviso un letto matrimoniale.
Erica dormiva nel letto accanto con Grace.
"Ma ancora non avete sonno? Spegnetevi." dissi mettendo la testa sotto il cuscino.
Avevo particolarmente sonno e loro continuavano a parlare.
"Erica ma quindi chi hai detto che ti piace?" domandò Grace.
"Mi piace tuo cugino."
"Davvero?!" Esclamò lei.
"Grace stavo dormendo." disse Angela con la voce impastata dal sonno.
"Si ma lui non mi considera minimante. Ogni mattina lo vedo passeggiare nell'atrio con altre ragazze..Come ben sapete, odio stare al centro dell'attenzione e non mi sono mai dichiarata ad un ragazzo. So che voi mi considerate una bella ragazza, ma siete le mie amiche e siete di parte. Personalmente io non mi piaccio e mi sembra assurdo che un ragazzo possa provare qualcosa per me.
Comunque a me Matteo piace davvero molto. Lo vedo sempre ai corsi pomeridiani, e desidero molto parlarci, almeno una volta.
C'è una mia compagna di classe, Virginia, che ogni tanto parla con lui. Secondo voi dovrei dirglielo?"
"Scusa non posso mettercela io la buona parola?" domandò Grace.
"No, sembra una cosa troppo seria così."
"Va bene, dillo pure alla tua amichetta."
Erica tirò il cuscino addosso a Grace.
"Va bene, va bene, hai avuto la tua vendetta, adesso possiamo dormire però?"

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