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Mattinata della partita, Héctor era a casa sua. Ci eravamo sentiti e ci trovavano allo stadio. Oggi giocavano contro il Mallorca.

La mattinata passa in fretta, visto che ho dormito per tutto il tempo, il pomeriggio praticamente io e Kenan lo passiamo in macchina, visto che già dalle 6 c'era traffico per andare allo stadio.

Appena arriviamo allo stadio ci dirigiamo verso lo spogliatoio. Vado verso Héctor, che mi bacia. Parliamo un po' e alle 8 mio fratello va nelle tribune, i ragazzi vanno a riscaldarsi e Pablo sta con me nelle panchine.
Mi passa una cuffietta e iniziamo ad ascoltare musica.
"Pablito, oggi dico a Héctor del bimbo" gli dico.
"Aylina, sappi che sei fortissima. Io non potrei essere più fiero di te" mi dice. Io mi beo di tutti questi commenti che mi fanno bene. Come non amarlo.

Al 73' minuto andiamo in vantaggio grazie a Lamine. Che bravo quel ragazzo.

La partita finisce, andiamo tutti negli spogliatoi, e aspetto mio fratello.
A tutti gli altri glielo avrei detto dopo.

"Héctor, devo dirti una cosa" gli dico. Avevo un ansia unica.
"Che succede Ayla" mi domanda, con un aria gelida.
"Sai quella sera in Turchia, che ero stata male?" gli domando.
"Certo, avevi il vomito. Ma ora stai meglio, non riesco a capire" dice il 39 del Barcellona.
"Ecco, io la stessa mattina ho sentito Vanja, lei mi ha consigliato di fare un test di gravidanza. Io lo ho fatto. È positivo" dico tutt'un fiato.
La sua faccia parla più di tutto.

"Cioè fammi capire meglio. Aspetti un figlio da me? Non può essere possibile. Come cazzo è possibile, io sono minorenne e sono in un momento critico della mia carriera, tu sei qui per lavoro e sei anche tu minorenne. Ayla è negativo, non può essere possibile. Ti sono venuto dentro per una singola volta, che cazzo no. Non può essere possibile. È sbagliato quel cazzo di test!" sbraita, iniziando a tirare per terra qualsiasi oggetto gli capiti davanti.

"Ayla, veramente?" questo che mi si avvicina è Kenan, l'altra mia paura.
"Si" dico, andando ancora di più in palla.
"Quindi divento zio? Comunque vada io sono qui, e anche mamma e papà" dice abbracciandomi da dietro.

"Héctor su calmati" cerca di calmare il suo amico, Lamine, ma sembrava troppo incazzato.
Io me ne esco dagli spogliatoi e con Gavi vado a casa sua. Tornare a casa mia mi avrebbe fatto solo male.

first last love [Héctor Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora