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"Sei contenta?" mi domanda Héctor.
"Certo che si, ma non me lo aspettavo. Pensavo di uscire con Pablo" gli dico.
"Quindi no. Non sei contenta" tira su un broncio il 39 del Barça.
"Dai su, papi non farmi arrabbiare eh" gli dico, avvicinandomi ancora di più a lui per dargli un bacio.

Camminiamo un po', fino a quando lui si ferma.
"Che c'è Héctor?" gli domando.
"Devo bendarti" mi dice.
Io rido, ma dopo capisco che era serio.
Mi mette questa sciarpa, ovviamente del Barcellona, mi prende in braccio e continua a camminare.

"Mami, ora ti tolgo la benda. Tieni chiusi gli occhi, ok?" mi dice Héctor.
"Ok" gli dico.
"apri gli occhi tra 3, 2, 1, aprii" mi dice il numero 39, proprio come si fa con i bimbi quando sono piccoli e devono vedere la sorpresa per Natale.

Apro gli occhi, trovo un tavolo arredato con delle candele e dei cuori, a bordo mare. Era semplicemente stupendo.

"Papi, che bello!" esclamo contentissima.
"Mami, ti piace?" mi domanda sorridendo.
Io in mia risposta corro ad abbracciarlo, e gli do un bacio, che sa di tante cose.

La cena passa tranquillamente, fino a quando lui si alza mi fa segno di alzarmi e iniziamo a camminare sul bordo mare. Camminiamo un po', ad una certa lui si ferma.

"Ayla, devo dirti una cosa" se ne esce così Héctor.
Io vado subito in panico.
"Cosa è successo Héctor, ti senti con un altra? Dai almeno sta volta le palle di dirmelo le hai avute" gli rispondo in questo modo per sembrare più stronza e nascondere invece la paura.
"Ascolta e basta" mi risponde con una faccia notevolmente triste.

"Ayla, sin da quando ti ho vista in spogliatoio, ho pensato che eri una ragazza speciale, dopo essere stato obbligato da Pedri a salutarti, lo ho fatto e la prima cosa che ho pensato è stata <questa ragazza sarà mia>, ci ho provato ma la mia ex ha scelto di rovinare il tutto, io però ci ho riprovato. E ora siamo qui. Ho bisogno di te nella mia vita, sei una parte fondamentale per me, lo ho capito ora, e ho capito che posso avere sotto tutte le tipe che voglio ma io guarderò solo te, perché in questo momento e per sempre ho scelto te", si inginocchia e dalla giacca tira fuori una scatoletta "Ayla Yildiz, vuoi diventare la mia ragazza?".

Sono semplicemente sconcertata, l'ansia incomincia a prendere il controllo di me stessa, cerco di scacciare quei pensieri, e in quel momento incomincio anche a piangere, perché ora ho capito veramente ciò che mi sta chiedendo.

"S-si" gli rispondo, la voce mi trema, ero agitatissima, incomincio a tremare tutta.

Lui sfila l'anello e me lo mette sull'anulare destro, io scoppio a piangere ancora di più.

"Su mami, calma" cerca di calmarmi il numero 39, che mi abbraccia.

Solo in quel momento ragiono su quanta fortuna ho avuto ad incontrare uno come Héctor, così dal nulla. Era un ragazzo d'oro.

In quel metro e 85, mi sento protetta da tutte le cose negative che mi circondano.

first last love [Héctor Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora