first last love [Héctor Fort]

37

Quando dico che capita tutto a me, lo dico per davvero.

I posti erano scelti casualmente dal mister e i collaboratori del Barcellona.
Mi avevano messo vicina a Héctor e la sua ragazza, e al mio fianco per fortuna c'era Gavi.

Entriamo nel locale, bellissimo. Tutti ci accomodiamo ai posti e iniziamo a parlare.

Davanti a me avevo Lamine con la sua migliore amica, e Pau che era da solo.

"Come sta andando la gravidanza?" mi domanda proprio Cubarsí.
"Bene dai, non ho neanche troppa nausea" dico guardando Pablo sorridendo.
"Rispetto a 2 settimane fa no" dice Pablo ridendo.
"E com'è vivere con Gavi?" sta volta mi fa la domanda Lamine.
"Bello dai" dico semplicemente.
"Vivi con Pablo?" mi domanda Héctor, perplesso.
"Eh si, come ben sai ho dovuto abbandonare il lavoro" dico abbastanza fredda.

"Io esco un attimo" dico, il ritornare a parlare con Héctor mi ha messo abbastanza ansia.
"Stai bene?" mi domanda Pablo.
Semplicemente annuisco per poi sparire sul terrazzo del locale.

"Che succede?" sento parlare dietro di me Héctor.
"Vai dalla tua ragazza" gli rispondo freddissima.
"Ayla scusa" mi dice.
"Me ne sbatto delle tue scuse, e ora rientra, non ti voglio nei paraggi" dico urlando.
"Calmati, stai tremando" viene ancora di più verso di me.
"Vattene Héctor" gli dico alzando ancora di più il tono.

Lui era determinato a farmi incazzare, visto che si sfila la giacca la mette sulle mie spalle e mi prende in braccio cercando di calmarmi, visto che stavo tremando.

"Mettimi giù, lasciami, dimenticati di me e di tuo figlio. Lasciaci" cercavo in tutti i modi di ferirlo, ma facevo male solo a me stessa.
"Ayla, secondo te potrei mai dimenticarmi i te e del mio bimbo?" dice Héctor.
"Si, lo hai già fatto" gli dico, iniziando a piangere.

"Ayla, io non ti ho mai dimenticata, e mai potrò. Lo sai perfettamente perché lo ho fatto, io non sono mentalmente pronto a fare il padre, a crescere un figlio, ma non ho pensato a te, ho pensato come sempre a me stesso, ma in questi 2 mesi il pensiero principale eri tu. Ho capito che devo prendermi le mie responsabilità e aiutarti. Perché tu sei la mia mami e un bambino senza un padre non può crescere, specialmente se il padre sono io, non posso permettermelo" dice tutt'un fiato Héctor, iniziando a piangere.

"H-Héctor" dico verso di lui. Tutti e due stavamo aspettando di riparlarci per tornare quelli di prima.
"Ayla" dice lui, guardandomi negli occhi con una strana sincerità. Mi stava trasmettendo la sua voglia di tornare quelli di prima.

In un momento però io incomincio a sentirmi male, il solito vomito che mi accompagnava da 3 mesi, ma che ultimamente stava passando.

"Mami, andiamo in bagno" mi prende di peso Héctor e mi porta in bagno.

Entriamo ed andiamo nel bagno, Pablo vedendo la scena si mette ad applaudire, ma appena ragiona che mi aveva portato in bagno corre subito verso di noi.

"Amore, stai bene?" mi domanda Pablo.
"Ha il vomito Pablo" gli risponde Héctor.
"Quando tornate?" domanda Pablo verso il 39 del barça. Stava alludendo al tornare insieme, e voleva dire a Héctor di prendersi le responsabilità da padre.
"Per me anche ora" gli risponde Héctor.
"Io la lascio tra le tue mani, ma non voglio rivederla soffrire come quando la hai lasciata per Serena, se mai dovesse succedere per me e per Ayla sei un uomo finito" dice Pablo minacciando Héctor che fa segno di sì con la testa e viene a controllare come sto.

"Stai bene mami?" mi domanda Héctor.
"Si tutto ok" mi ero rialzata da terra, mi stavo lavando le mani ed ero pronta ad uscire, per raggiungere tutti gli altri.

Io, Pablo e Héctor usciamo dai bagni e ci accomodiamo ai nostri posti.

"Amore ci sei? Ti ho pensato disperso" dice Serena.
"Ascolta Serena, sia io sia tu sappiamo che stiamo insieme per colpa mia, io non ho mai provato amore nei tuoi confronti ma in quel momento avevo bisogno della tua presenza, visto che mi conosci bene, ma ho capito che non ti amo, io amo Ayla. Quindi mettiamo fine a questo teatrino" dice Héctor.

"Lo so Héctor, speravo che ci arrivassi. Grazie a te" dice Serena sorridendo e aggiungendo altro. "A te Ayla però voglio fare i complimenti, sei riuscita a rendere il malessere più malessere, sensibile e pieno di amore, quindi sei stata brava. E poi voglio farti gli auguri per vostro figlio. Posso chiederti un abbraccio?" così se ne esce.

Io mi alzo e vado verso di lei e la abbraccio, non so perché ma la facevo cattivissima, ma forse mi sbagliavo.

Lei dopo esce dal locale e noi mangiamo tranquillamente.

"Allora mami, dovresti sapere il sesso di mio figlio" mi domanda Héctor incuriosito.
"In realtà lo sa solo Pablo" dico, guardando Pablo.
"Usciamo un attimo" mi propone Héctor

"Quanto mi sei mancata piccola" dice Héctor guardandomi le labbra.
"Anche t-" stavo per concludere la frase ma Héctor fa congiungere le nostre labbra e da vita a un vero e proprio bacio, pieno di cose non dette ma di troppo amore.

"Piccioncini, dentro su" viene a chiamarci Junior, che aveva raggiunto Héctor così dal nulla.
"J" lo saluto io, mentre Héctor gli batte il cinque.

Faccio per entrare e c'erano tutte le luci spente.

"Scemi, accendete sta luce" dico urlando.
"Calma mami" cerca di calmarmi Héctor.

"SORPRESA" urlano tutti i ragazzi, accendendo le luci e svelandomi la sorpresa.
Era un pallone.

"Un pallone?" domando perplessa.

"Ayla, 4 mesi fa casualmente sei entrata nella mia vita e da allora ci sei sempre stata per me. Tu sei tutta la mia vita. Quasi una settimana fa mi hai dato l'onore di essere il primo a sapere se tuo figlio è maschio o femmina e questo pallone è il modo per capirlo" dice Pablo iniziando a commuoversi, "però prima devi uscire sul terrazzo che c'è una sorpresona" dice sorridendo.

Io quasi corro fuori e appena arrivo trovo tutti i miei amici, la Juventus, più Vanja, Thessa insieme a suo figlio, e in più Arda.

"RAGAZZI" saluto tutti, andando però a mirare alle 2 ragazze.
"Amore mio" mi saluta Vanja.
"Ayla vita" mi dice Thessa.
"Iaia" urla quasi il mio nipotino.

"Amori miei" dico verso le ragazze.