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"Eccoci" mi fa vedere casa sua Pablo, era semplicemente stupenda. Era arredata in uno stile moderno, bianco, nero con tocchi di grigio. Era a dir poco stupenda.

"Guardiamo un film?" propone Gavira.
"Si dai" gli dico, lui va in camera a prendere una coperta, rigorosamente del Barcellona, e ci mettiamo sul divano accendendo la TV e andando su Disney plus.
Fa partire il mio film preferito, "Luca" era bellissimo.

Ero troppo stanca, infatti dopo neanche 30 minuti mi addormento. Lui rendendosene conto mi prende in braccio e mi porta nella stanza degli ospiti. Mi lascia un lieve bacio sulla fronte e mi sistema le coperte.

La mattina vengo svegliata da un continuo suonare alla porta. Pablo probabilmente va ad aprire.
Sento solo qualcuno correre su per le scale e aprire la porta della camera dove dormo.
Era Héctor.

"Ayla, che ci fai qui" mi domanda.
Aveva il viso stanchissimo, vestito con una tuta normale e i capelli tutti sfatti. Era bellissimo anche così.

"Non volevo andare a casa, tanto non ti interessiamo noi" dico, riferendomi anche al piccolo o piccola dentro di me.
"Di quanto sei?" mi domanda Héctor, riferendosi al piccolo.
"3 settimane, o almeno il test diceva così" dico, sorridendo leggermente.

"Ayla, sai benissimo perché ho reagito così. Però io voglio essere il padre di questa creatura, che è mia. Tu sarai la mamma di mio figlio. Ti amo" mi dice Héctor.
"Dovremmo anche fare la prima visita" incomincia Héctor.
"Ora vai più in palla di me eh" dico ridendo.

Lui si sdraia sul letto, iniziando a coccolarmi la pancia, e mettendo la testa sul mio petto. Io allora gli tocco i capelli. Era bellissimo quando si dimostrava più fragile.

Si credeva il cattivo della fiaba, quello che non si merita nulla, quando invece è il contrario.

Così ci riaddormentiamo.

"Futuri genitori, svegli"
Il pomeriggio, dopo esserci alzati, Pablo ci porta a casa per dire la notizia ai miei amici e anche a mia mamma e mio papà.

"Ciao" saluto tutti.
"Ayla, ci hai fatto preoccupare" mi dice Manuel, che aveva in braccio Theo.
"Scusatemi, non stavo benissimo, e sono andata a casa di Pablo" dico a tutti.
"Amore" viene mia mamma incontro a me, "tutto bene?" mi domanda insieme a mio padre.
"Si tutto ok, volevo solo staccare" dico a mia mamma.

"Héctor che fai?" domando io al mio ragazzo.
"Vado un attimo fuori" se ne esce dalla porta.
"Lamine?" domando verso Lamine, che era quasi il suo migliore amico insieme a Pau.
"Calma Ayla" mi cerca di tranquillizzare Cubarsí.

Dopo 5 minuti suonano alla porta.
"Vai tu ad aprire, sei la padrona di casa" mi sprona la mia migliore amica.
Apro la porta e la scena che trovo era semplicemente stupenda. Tanto che crollo a piangere.

first last love [Héctor Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora