5. Calliope

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Ciao belle/i, vi chiedo il favore di lasciare una stellina se il capitolo vi è piaciuto e se vi va un feedback nei commenti.
Baci, vostra Nyliæ ❤️

Nikolay

«Una sala giochi?» domando stizzito.

«Dai amico voglio giocare a biliardo» risponde Logan cingendomi le spalle.

Mi irrigidisco a quel contatto. È tutto ok, è Logan posso stare tranquillo.

«Non muori dalla voglia di battere quei due» sussurra in modo che possa sentirlo solo io.

Sorrido. Mi frega sempre, ogni dannata volta.
Sa di essere il mio preferito.

«Prima voglio una birra» dichiaro.

«Il primo giro lo offro io» si vanta Eric.

«Non ci aspettavamo da meno Ric» commenta Logan.

Siamo proprio due opposti. Io parlerò pure poco, ma Logan non riesce a smettere di farlo. Mette bocca su tutto, è più forte di lui. Gli piace commentare. Per fortuna riesce spesso a capire il mio umore e mi lascia in pace, anzi ha la capacità di comunicare agli altri il mio pensiero quando percepisce che la mia voglia di emettere un suono è pari a zero.

«Entriamo? Fa un freddo cane» dice Daniel incamminandosi, così lo seguiamo.

Crescendo il mio carattere si è plasmato attorno alla mia mente. Sono sempre stato silenzioso e scontroso. Le sedute con il dottor Anderson non mi aiutavano affatto a stare meglio. Lui voleva scavare nella mia mente, ma io non avevo voglia di farlo. Esco da lì sempre scombussolato. Vorrei svegliarmi da quell'incubo e ritornare a quando tutto era apposto, ma ciò sembra non avvenire mai.

«4 Heineken bellezza» flirta Daniel.

È il più cascamorto del gruppo, ci prova con tutte senza pudore. Come ogni volta le donne cascano ai suoi piedi.

«Certo, ve le porto subito» rispose lei facendogli un occhiolino.

Il mio ultimo pensiero sono le donne. Avrò pure l'aspetto di un bello e dannato, ma a nessuno piace stare per davvero con chi è dannato, con chi ha dei seri problemi. Non sarebbero in grado di gestirmi.

Non riesco nemmeno io a farlo e poi non saprei donarmi a un'altra persona, dover affrontare altri problemi mi soffocherebbe. Non mi piace essere visto nelle mie stranezze o tantomeno essere compatito; quindi nessuno deve avvicinarsi troppo a me.

Ovviamente sono anche un ragazzo di 21 anni, quindi quando la mia mente è lucida anch'io sento il bisogno di soddisfare i miei bisogni. Mi sono perso anch'io in qualche scappatella random, ma il rapporto in sé per sé è sempre stato distaccato, non mi importava di loro e glielo facevo capire, era questione di una notte.

Non mi piacciono nemmeno le effusioni in pubblico, le ragazze cercano di avvicinarmi spinte dall'attrazione per il mio aspetto, ma non sanno veramente che genere di stronzo si trovano davanti, difatti per me sono invisibili. Non ho mai dormito con nessuna di loro, neppure con i miei amici se non per Eric che è il mio compagno di stanza, ho sempre paura dei miei incubi, ma lui prende dei sonniferi la notte o è talmente andato da non riconoscere nemmeno dove si trova il letto.

Non mi importa proprio delle donne, l'unica che lascio avvicinare quel tanto che basta è mia sorella minore.

«Nik la birra.» Me la passa Logan.

Una chioma bionda attira particolarmente la mia attenzione, perché lei è rotta, proprio come me.
Calliope.

Lei è qui.

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