MIRROR - Oltre il tuo riflesso

13. Evelyn

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Baci, vostra Nyliæ ❤️

Callie

«Insomma Chase non pensi sul serio che possa credere a questa storia? È ridicolo» lo rimbecca Xander.

Chase sta raccontando una delle sue avventure. Per farla breve, sostiene che si sia gettato in pieno inverno da una scogliera alta all'incirca sette metri perché aveva perso una scommessa.

«Ti giuro che è andata davvero così. L'acqua era gelida» risponde lui con il sorriso sulle labbra di chi si diverte ripensando all'accaduto.

Stanno sempre a pizzicarsi questi due. Non mi intrometto nella loro conversazione, ho imparato a mie spese che bisogna calare la testa quando Chase racconta una delle sue imprese, altrimenti ti tortura per le settimane successive.

Sono sempre delle perle le sue, simili alle avventure dei ragazzi di una notte da leoni, poco credibili ma molto fantasiose. Non so quante siano veritiere, ma perché non divertirsi con i suoi racconti, si merita il beneficio del dubbio. Ci mette una tale enfasi nel raccontarle, va riconosciuto il suo talento.

«Ho i miei dubbi, però vabbè» sbuffa Xander.

Osservo l'intera sala alla ricerca di una persona in particolare. Evelyn Sanders, colei che porta allegria nella mia vita e che non mi abbandona nonostante a volte abbia i miei momenti di silenzio.

È insolito che ancora non sia arrivata, noi stiamo qui ormai da una mezz'oretta, fa parte della nostra routine. Questa mattina è uscita presto per le sue lezioni, non l'ho nemmeno sentita, è stata piuttosto silenziosa oggi, solitamente è un uragano.

Probabilmente l'ha fatto perché ieri stavo un po' male di stomaco e non riuscivo a prendere sonno, né a trovare nessuna posizione comoda. Credo che la cosa peggiore in assoluto sia beccarsi un virus intestinale che ti incolla al letto, con i crampi al basso ventre e la nausea continua.

È decisamente peggio di una qualsiasi febbre o mal di testa che sia. Io e il mio stomaco delicato siamo ormai degli habitué. Sinceramente sono grata a Eve per non avermi svegliata come suo solito, la mia lezione era alle dieci, mi ha fatto bene riposare un altro po'.

«Chi cerchi biscottino, il cavaliere verde?» tira ad indovinare Chase.

Lo fisso stralunata. A chi si riferisce adesso? Lui e la sua ostinazione nell'affibbiare a tutti dei soprannomi ridicoli.

A me chiama principalmente 'biscottino' anche se gli piace cambiare, Eve è 'chiquita' per la sua sensualità, mentre Xander è 'orsacchiotto' o 'cuore di panna' per la dolcezza che nasconde dentro secondo Chase. La sua fantasia sfida qualsiasi immaginazione.

«Cavaliere verde?» ripeto confusa.

«Si mon petit colibrì, Nikolay e i suoi occhioni verdi» dice.

Nikolay.

L'ultima volta che l'ho visto qualche giorno fa era in uno stato confusionale. Ripenso alla paura che ho provato, non si sa mai come aiutare le persone in quello stato, delle volte si può perfino peggiorare la situazione, ma credo di essermela cavata bene. Mi ha stupito il fatto che mi ha ringraziato piuttosto che cacciarmi via. Non tutti riescono ad accettare di essere visti in quelle condizioni.

I nostri visi erano così vicini, bastava poco per accorciare quella maledetta distanza, le nostre difese sembravano quasi sparite e poi piomba Logan con il suo commento sarcastico a far rialzare il muro di cemento tra di noi.

Ricordo ancora il suo buon profumo.

«Sei incorreggibile. Comunque no, sto cercando Eve, non l'ho sentita oggi» spiego.