Ciao belle/i, vi chiedo il favore di lasciare una stellina se il capitolo vi è piaciuto e se vi va un feedback nei commenti.
Baci, vostra Nyliæ ❤️Callie
«DSS, sta per Decision Support System» scrive il prof alla lavagna. «È un approccio avvenuto negli anni '80, in cui si sviluppano sistemi di supporto alle decisioni, intesi come l'insieme delle tecniche degli strumenti informatici atti ad estrapolare informazioni da un insieme di dati memorizzati su supporti elettronici» continua.
Scrivo tutto sull'IPad minuziosamente, cercando di non perdermi nemmeno una parola.
«Decision, indica l'attenzione rivolta ad attività decisionali e a problemi direzionali; Support, indica che le tecnologie informatiche sono di aiuto nel prendere le decisioni, ma non si sostituiscono al decisore, il quale rimane il vero protagonista; infine, System evidenzia che questi strumenti mirano all'integrazione tra utenti, macchine e metodologie di analisi» prosegue il prof, ma si interrompe a causa di una chiamata al telefono.
Finalmente abbiamo pochi minuti di pausa, la lezione prosegue ininterrottamente da un'ora e mezza e mancano ancora altre due ore. Mi piacciono queste cose è vero, ma fare una lezione alle otto del mattino e sentir parlare per tre ore abbondanti è molto pesante.
I miei occhi vagano nell'aula. Eh sì, contrariamente a quanto mi sono ripromessa cerco una persona in particolare.
Maledizione ieri notte mi ha ignorata. È venuto lì, mi ha aiutata e poi è andato via, senza dire nulla. Si è comportato da vero stronzo. Odio essere ignorata, per di più se non c'è un motivo. Da che mi parlava tranquillamente al nulla più totale.
«Scusate ragazzi, vi lascio un quarto d'ora di pausa, poi riprenderemo la lezione» dice il prof rientrando in aula con il telefono ancora in mano.
Dovrebbe essere qui, seguiamo lo stesso corso; infatti, mi accorgo della sua presenza grazie a un gruppo di ragazze che lo seguono con fragore mentre esce fuori a fumare una sigaretta. Sbuffo.
Perché le ragazze fanno così? Ha senso andare dietro a un ragazzo che nemmeno sa della tua esistenza?
«Ciao, posso sedermi?» una voce maschile risuona nell'aria.
Sento due paia di occhi fissi su di me. Sono proprio di un bel nocciola. Il suo sorriso è contagioso. È proprio un bel ragazzo.
Oh, sta parlando con me.
«Si, fa pure è libero» rispondo.
«Io sono Chase Williams, mi sono appena trasferito non conosco nessuno qui» si presenta.
«Callie Myers, sono qui dall'inizio delle lezioni, ma neanch'io conosco nessuno» dico.
Lui sorride in modo dolce. «Oh non dirmi che sono tutti degli snob» dice in modo teatrale.
«Qualcuno si, gli altri non so. Non socializzo molto ultimamente» rispondo sincera.
«Beh devi pur avere qualcuno con cui divertirti durante queste noiose ore di lezione.»
«Ti stai offrendo volontario per caso?» ridacchio.
«No pensavo più a quel tipo laggiù. Credi che si taglierà i capelli o lascerà che quel casco di banane gli occupino la vista ancora?» sghignazza indicando un tipo piuttosto buffo e io lo seguo a ruota.
Non ha un filtro tra bocca e cervello, tutto quello che pensa dice.
«Non è divertente» lo riprendo.
«Ma se stai ridendo.»
Beh sì, sto ridendo, ma quel tipo è veramente buffo.
«Amici?» domanda porgendomi una mano a mezz'aria.
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MIRROR - Oltre il tuo riflesso
ChickLitL'università di Stanford rappresenta un nuovo inizio per Calliope Myers, che appena diplomata si sta trasferendo al college insieme al suo gemello. Per tutta la vita è stata una ragazza allegra, solare, con la voglia di vivere, ma qualcosa è cambiat...