MIRROR - Oltre il tuo riflesso

15. Devastante

Ciao belle/i, vi chiedo il favore di lasciare una stellina se il capitolo vi è piaciuto e se vi va un feedback nei commenti.
Baci, vostra Nyliæ ❤️

Callie

Un profumo inebriante mi arriva alle narici a ogni folata di vento. Mi trovo con Nikolay, sulla sua moto, senza nessuna distanza di precauzione a dividerci. Non riesco ancora a credere di avere accettato la sua proposta, né il fatto che lui mi abbia parlato di proposito e in modo quasi normale.

Un'ora fa, quando sono uscita a prendere un po' d'aria fresca, in modo tale da poter osservare la luna, con l'idea di interrompere i miei innumerevoli pensieri con della musica di sottofondo che si riverberava nelle mie orecchie tramite le mie cuffie, non pensavo che la serata avrebbe avuto un risvolto del genere: io e Nikolay che viaggiamo nella notte su una metà a me sconosciuta. Ho fatto in tempo ad avvisare Eve, senza darle troppe spiegazioni, infatti mi ritrovo diversi messaggi da parte sua.

Eve <3: COSA SIGNIFICA CHE STAI ANDANDO IN UN POSTO CON NIKOLAY? Quando è successo, non ti stava ignorando? Dove andate poi? Ti ha per caso rapita? No, perché in caso vado a tirare giù dal letto quell'altro imbecille dell'amico suo e lo obbligo a portarmi da te.

Io: No, non mi ha rapita. Non lo so nemmeno io. Lascia pure riposare Logan. Ti spiego tutto quando torno, sta tranquilla, ily <3

Eve <3: Fa attenzione Cals, ily <3

Il gelo a questa velocità riesce a trapassare il tessuto della mia felpa nonostante sia bella pesante. Mannaggia a me.

Dopo aver accettato la sua proposta e averlo seguito, mi era passata l'idea per la mente di dover prendere una giacca, ma avevo il timore che se avessi perso tempo avrebbe cambiato idea. È così impensabilmente complicato.

La mia fortuna è che lui è un ragazzo alto e bell'impostato così posso ripararmi grosso modo nascondendomi dietro la sua immensa schiena. Improvvisamente la moto si ferma.

«Siamo arrivati» mi osserva aspettando che scenda.

«Oh sì» dico impacciata, ero persa nei miei pensieri.

Mi guardo intorno confusa. Quando abbiamo varcato il cancello alle mie spalle? Ci troviamo all'interno del cortile di una lussuosa villa, che si estende maestosa davanti a me.

Nik si incammina verso la parte laterale dove un muro in vetro si estende, apre il portellone inserendo un codice a quattro numeri. Lo seguo dentro e rimango esterrefatta dalla vista dell'enorme piscina e ciò che riesco ad intravedere degli interni. I proprietari di questo posto saranno multimilionari.

Aspetta un secondo, ci stiamo introducendo in casa di qualcuno, è un reato. Potrebbero arrestarci.
«Nik dove siamo? Di chi è questa casa?» chiedo allarmata.

«Non preoccuparti e fa silenzio» dice serio.

«Ma potrebbero beccarci, non possiamo introdurci a casa delle persone e come conoscevi il codice?» chiedo allibita.

Lui ridacchia per la mia inquietudine.
«Fidati di me. Sono venuto qui tante volte» risponde con un sorriso sghembo.

Sta forse scherzando? Lo squadro dalla testa ai piedi allibita. «Fidarmi? Di te? Mai» rispondo dura.

«Sei più intelligente di quello che credevo» conferma, poi si volta a osservare l'enorme portafinestra. Le luci sono tutte spente. «Adesso fa silenzio e seguimi» ordina.

«Ah Dio, sei così dispotico» borbotto.

«Shh» sibila.

Giuro che lo ammazzo. Come diavolo mi è venuto in mente di accettare.